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"Piccoliiiiiiii, mamma Jin è arrivata con il pranzooooo. Dove sieteee???" urlò entrando come un uragano in casa e facendo scoppiare a ridere i due ragazzi.

Mentre tornavano verso il divano, Kook prese Jimin per il polso e se lo avvicinò ancora per un secondo.

"Oggi pomeriggio guardiamo un film insieme?" sussurrò nell'orecchio del moro, provocandogli una scarica elettrica che lo fece scostare da quel corpo caldo e troppo pericoloso per lui.

"Solo se starai meglio e se mangerai tutto, altrimenti te lo scordi e fili a letto tutto il giorno" lo minacciò puntandogli un dito contro e facendogli capire che non stava scherzando per niente.

"Ahhh che cosa avete da litigare di prima mattina voi due? Kook e tu cosa fai in piedi? Mettiti subito sul divano e copriti, santa madre mia. Ascolta Jimin, altrimenti questo piccoletto ti fa fuori in un nano secondo" lo sgridò Jin, facendolo subito sedere sul divano e coprendolo con la coperta "Guai a te se ti muovi da qui" lo minacciò, ma la sua minaccia, a differenza di quella di Jimin, era dolce e infatti fece solo scoppiare a ridere Kook, provocandogli immediatamente un attacco di tosse.

Jimin corse subito al suo fianco, gli mise una mano sulla schiena e iniziò a massaggiargliela dolcemente, cercando di tranquillizzarlo e aiutandolo a respirare piano. La scena era dolcissima e Jin sbucò dalla cucina per vedere se il corvino stava soffocando, ma appena vide Jimin chinato su di lui e che con dolcezza lo stava rilassando, gli spuntò un dolce sorriso. Era davvero contento che Kook fosse entrato nelle loro vite e soprattutto in quella di Jimin, era la prima volta, dalla morte della nonna, che vedeva il moro sorridere e preoccuparsi per qualcuno.

Non che non si preoccupava di loro o della loro mamma, anzi Jimin nascondeva un'infinita dolcezza nel suo animo e con loro ogni tanto la mostrava, ma quello che realmente racchiudeva Jimin era davvero un pozzo infinito di amore che doveva solo trovare il coraggio di donarlo a qualcuno e lui era fermamente convinto che Kook era la persona giusta.

Avrebbe fatto di tutto per aiutare quei due cuccioli a stare insieme.

Sospirò immerso nei suoi pensieri e tornò in cucina a finire di preparare pranzo e cena, così poi non li avrebbe disturbati per tutto il giorno, sghignazzò tra sé e sé.

"Jin, mi passi un bicchier d'acqua per favore?" urlò Jimin, distogliendo completamente Jin dai suoi pensieri e correndo a portare l'acqua richiesta.

"Tieni idiota, bevila piano prima che affoghi" disse rivolgendosi a Kook che lo guardò in modo torvo.

"Aishh, voi due..." sospirò Jin tornandosene in cucina, lasciando basiti i due ragazzi che non capivano il perché delle risate del maggiore.

Jimin continuò a far bere a piccoli sorsi, il corvino, mentre con la mano gli teneva la nuca con l'altra sollevava piano il bicchiere d'acqua. Il suo sguardo preoccupato non lasciava un secondo quello di Kook, che nel frattempo aveva gli occhi lucidi e pieni di lacrime dovute all'attacco di tosse.

Appena si calmò, Jimin pose il bicchiere e asciugò le lacrime del corvino con i suoi polpastrelli molto delicatamente, lasciando una leggera carezza sulla guancia.

Kook approfittò di questo piccolo momento di dolcezza e prese la mano del moro stringendola fra le sue e sorridendogli dolcemente fino ad attirarlo sul divano vicino a lui per appoggiare la sua testa sulla spalla del moro che si irrigidì immediatamente.

"Non mi sento per niente bene Jimin, mi sa che mi sta tornando la febbre" ammise con un filo di voce debole che portò subito il moro a mettergli una mano sulla fronte constatando che era di nuovo bollente.

"Non ti preoccupare, ci sono io qui con te. Adesso ti porto la medicina e poi mangi qualcosa. Riposi un po' e poi ci guardiamo un bel film. Ok?" lo cullò dolcemente fra le sue braccia, prima di alzarsi e correre in cucina da Jin per informarlo delle condizioni di Kook.

Si stava preoccupando, la febbre non scendeva e lui iniziava ad avere ansia...

"Stai tranquillo Chim, chiama il dottore e vedi cosa dice...anzi digli di venire qui a visitarlo, così starai più tranquillo. Vedrai che starà meglio in un paio di giorni, ci vuole tempo" lo rassicurò Jin, mentre il moro annuiva e correva a chiamare il medico.

La mattinata passò abbastanza serena, il medico era venuto subito a far visita al corvino, rassicurando Jimin che la malattia stava facendo il suo corso e che rispetto all'ultima volta stava molto meglio. Gli aveva confermato le medicine e gli aveva prescritto assoluto riposo per almeno una settimana.

Jin se ne andò via insieme al dottore accompagnandolo fino all'auto, mentre Jimin si continuava ad occupare di Kook che dopo aver mangiato qualcosina si era appisolato sul divano ed ora dormiva profondamente.

Lo coprì bene e si mise seduto sulla poltrona vicina con in mano un libro da leggere. Sembrava una scena molto intima e molto familiare, pensò il moro, mentre sollevava il viso dal libro per osservare il corvino...la cosa più straordinaria è che gli piaceva questa sensazione...l'unico dilemma che lo perseguitava era il fatto se dire a Kook tutta la verità sul suo conto o no. Non sapeva se poteva fidarsi o meno di quel piccolo coniglietto che tanto gli era entrato nel cuore.

Una storia da raccontareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora