Jimin appena il suo ragazzo uscì sbattendo la porta di casa, chiamò subito Jin dicendogli a grandi linee cosa era successo e se sia lui che Tae potevano tenere sotto controllo Kook aveva una fottuta paura che facesse qualcosa di avventato.
Non si fidava molto del coniglietto arrabbiato ed era sicuro che i suoi amici, davanti alla sua richiesta, non lo avrebbero mollato nemmeno per andare in bagno.
Nel frattempo chiamò Nam e gli chiese se poteva raggiungerlo...aveva bisogno di parlare con il suo mentore e grande amico.
Jungkook invece entrò nella casa dei ragazzi e fu subito accolto da Tae che lo prese per il braccio e lo fece sedere sul divano.
"Ora tu ci racconti cosa sta succedendo fra voi due" lo minacciò Tae che fu subito raggiunto da Jin il quale si sedette al lato opposto dei due.
"Avanti Kook che cosa sta succedendo? "chiese più gentilmente il maggiore, guardando storto suo fratello per la sua aggressività, ma Tae era semplicemente se stesso, non poteva nascondere il fatto che in quel preciso momento era davvero arrabbiato con quel coniglietto che stava facendo soffrire il suo migliore amico.
"Non lo so ragazzi. Jimin è così cocciuto e determinato ad incontrare quel coglione di Taemin..." nelle sue parole più che incazzatura, c'era molta preoccupazione e stanchezza per quella situazione. Voleva semplicemente che tutto finisse alla svelta, che ognuno di loro tornasse alle proprie vite e che Jimin rimanesse con lui per sempre. Sospirò pesantemente e si accasciò sul divano mettendosi le mani nei capelli in segno di disperazione.
Venne subito accolto tra le braccia del maggiore che cercò di consolarlo picchiettando le mani sulla sua schiena.
"Mi dispiace ragazzi avervi coinvolti in questa situazione...non riesco nemmeno a pensare ad un loro incontro e a quello che Taemin potrebbe fare a Jimin. Non potete nemmeno immaginare di che cosa è capace"
"Hai ragione Kook, non lo sappiamo e nemmeno possiamo capire ciò che hai subito, ma se Jimin ha preso la decisione di incontrarlo è perché ha ponderato bene tutte le atre opzioni e ti posso assicurare che non farebbe mai nulla di avventato. Quel ragazzo non è così fragile come tutti pensano, ha una forza enorme e credimi che non succederà nulla per il semplice fatto che Jimin non permetterà a nessuno, se non ha te, di sfiorarlo" cercò di rassicurarlo Jin con la sua pacatezza e la sua maturità nell'affrontare un argomento così delicato. Non voleva che quei due ragazzi litigassero proprio in un momento così delicato dove ognuno di loro dovrebbe essere la forza dell'altro.
"Esatto Kook, mio fratello ha ragione. Jimin ha dovuto affrontare parecchie cose nella vita ed ora che finalmente ha trovato la vera felicità farà d tutto per proteggerti. Devi comprenderlo...cosa faresti se fossi tu al suo posto. Pensa se Taemin avesse fatto quelle orribili cose a Jimin. Gli permetteresti di incontrarlo di novo?" chiese Tae.
"NO" urlò il corvino, alzandosi in piedi e camminando avanti e indietro continuando a mettersi le mani nei capelli "Avete ragione...non permetterei mai che si incontrassero di nuovo, però io ho una fottuta paura che Taemin gli faccia qualcosa di male...io amo Jimin più della mia vita e non oso immaginare nemmeno di vederlo soffrire" sospirò, sedendosi di nuovo sul divano appoggiando la testa all'indietro, chiudendo gli occhi per alcuni secondi.
"Me ne devo andare. Grazie ragazzi. Torno da Jimin" disse all'improvviso alzandosi dal divano e correndo verso l'uscita per raggiungere il suo ragazzo. Come aveva potuto pensare di stargli così lontano anche solo per un giorno. Come aveva potuto essere così stupido da non capire la preoccupazione di Jimin.
Jungkook correva veloce verso casa, non distava molto da quella dei due fratelli, ma sembrava lontanissima per lui che voleva raggiungere subito il suo amore e stringerlo forte a sé.
Appena arrivò spalancò la porta urlando disperatamente il suo nome senza però ottenere risposta.
Probabilmente era ancora arrabbiato con lui, lo cercò per tutta casa senza trovarlo, controllò tutte le stanze senza tralasciare nulla, ma di Jimin nessuna traccia.
Fu in quel preciso momento che iniziò ad assalirgli il panico...iniziò a sudare freddo e a non capire più nulla.
Il suo cervello era impazzito, mentre il suo corpo si era immobilizzato incapace di fare qualsiasi passo...perchè Jimin non c'era? Dove era andato?

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Una storia da raccontare
FanfictionJimin un ragazzo normale, uno scrittore di successo denominato "Lo scrittore fantasma" perchè nessuno conosce la sua identità...ama la solitudine e vive in una baita immersa nella natura. Odia profondamente i giornalisti. Jungkook un giornalista all...