Non avrebbe mai pensato che il solo sentire il suo nome sussurrato cosi dolcemente, fosse per lui la cosa più bella che potesse esistere. Il suo piccolo cucciolo era ancora assonnato e stravolto, ma stava bene ed era con lui.
"Amore mio, piccolo stupido che non sei altro" lo strinse forte a sé incurante del fatto che Jimin avesse la schiena a pezzi, troppa era l'ansia che aveva accumulato e il solo averlo tra le sue braccia era per lui la cosa più importante. Fu però risvegliato da un piccolo lamento proveniente dal moro.
"Oh mio dio...scusa amore mio...scusami. Ti ho fatto male?" disse ansioso Kook accarezzando dolcemente Jimin al quale affiorò un lieve sorriso.
"No...solo che non sento più la schiena...devo aver preso una botta quando sono scivolato" abbassò la testa imbarazzato "Scusami Kook per averti fatto preoccupare. Non volevo...volevo solo fare una passeggiata ma poi sono scivolato in quel dirupo e non sono più riuscito a risalire...mi sentivo solo...pensavo non saresti venuto a salvarmi" continuò in preda alle lacrime, balbettando parole sconnesse e tremando.
"Amore mio ovunque tu sia io verrò sempre da te, non dimenticarlo mai" lo consolò il corvino abbracciandolo di nuovo, con cautela stavolta "Ora andiamo in bagno, ti aiuto a fare una bella doccia calda e poi ti controllo le ferite e le curiamo per bene...non ti puoi immaginare quanto mi sono spaventato oggi" confessò il corvino posando un bacio sulla tempia del moro prendendolo delicatamente in braccio per recarsi verso il bagno.
Kook fece sedere Jimin sul water, mentre lui iniziava a riempire la vasca mettendo l'essenza profumata del moro.
"Aspettami qui, vado a prenderti il pigiama e un ricambio" disse prima di correre a prendere tutto il necessario.
"Eccomi, ora ti aiuto a spogliarti e ti immergi nell'acqua calda. Non ti lascio piccolo, ti aiuto io" lo rassicurò il corvino vedendo che il viso di Jimin aveva fatto delle piccole smorfie appena aveva cercato di togliersi la maglietta da solo.
Ciò che vide sotto gli indumenti del moro, fece accapponare la pelle al corvino, c'era un enorme livido sul fianco sinistro e la schiena era piena di graffi e piccoli rivoli di sangue ormai secchi.
"Dio mio" sussurrò mettendosi una mano davanti alla bocca e guardando Jimin preoccupato "Ascolta amore" disse cautamente "Ora ti aggrappi a me mentre entri nella vasca. La tua schiena non è messa molto bene, è piena di piccole escoriazioni che sono sicuro bruceranno a contatto con l'acqua e inoltre hai un grosso livido sul fianco sinistro. Sarò il tuo sostegno, ti lavo io"
Jimin ormai senza forze, riuscì solo ad annuire, si aggrappò al corvino e mancò poco nel lanciare un urlo appena la sua schiena entrò a contatto con l'acqua. Aveva ragione Kook, bruciava da morire, ma nonostante questo strinse i denti e si fece lavare dal minore che lo trattò con delicatezza. Lo aiutò ad asciugarsi e lo portò in braccio fino al letto dove gli tolse l'accappatoi e lo aiutò ad infilarsi i pantaloni del pigiama per poi sparire nel bagno tornando con una cassettina medica piena di garze e creme.
"Ora ti spalmerò per bene questa crema sul livido e poi questa sui graffi nella schiena. Se senti bruciare stringi la mia coscia, non avere paura di farmi male. Ci metterò pochissimo e sarò delicato" lo rassicurò.
Jimin non aveva dubbi, il suo ragazzo era davvero dolce e delicato, infatti a parte l'attimo in cui applicò la crema sul livido, per il resto non sentì nulla anche perché Kook mentre applicava la crema soffiava leggermente sulla ferita per alleviare il bruciore.
"Ecco fatto" disse aiutando il moro ha mettersi la maglietta e a stenderlo sul letto, dopo aver messo due cuscini dietro la schiena gli rimboccò le coperte e si mise al suo fianco accarezzandogli dolcemente la testa.
"Grazie Kook...mi dispiace davvero per tutto" singhiozzò Jimin "Lo so che sono stato stupido ad uscire da solo e sono pure caduto come un idiota...ma non posso vederti di nuovo soffrire per colpa di quel coglione. Io...io...ti amo troppo. Ti prego dammi la possibilità di aiutarti, diamo ascolto al padre di Nam. Lo sai benissimo anche tu che è la soluzione migliore e la meno pericolosa...Kook ti prego, non sopporterei che un'altra persona che amo soffra ancora e mi abbandoni" concluse ormai in preda alle lacrime.
"Shhh piccolo mio, smettila di piangere per favore. Ora riposa e domani ne parliamo con calma e prenderemo una decisione insieme. Va bene?"
Jimin annui mentre il corvino lo prese delicatamente tra le braccia stando attendo a non fargli del male.
"Ti amo Jimin...non ti puoi immaginare quanto. Non ti abbandonerò mai"

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Una storia da raccontare
FanfictionJimin un ragazzo normale, uno scrittore di successo denominato "Lo scrittore fantasma" perchè nessuno conosce la sua identità...ama la solitudine e vive in una baita immersa nella natura. Odia profondamente i giornalisti. Jungkook un giornalista all...