Passarono la giornata semplicemente avvinghiati uno all'altro sul divano mentre guardavano un film...Kook era ancora molto provato e verso sera si addormentò sulla spalla del moro.
Quest'ultimo continuò beatamente a guardare il film, anche se non era proprio attento alla trama. I suoi pensieri erano rivolti a quel piccolo esserino appoggiato a lui, che nonostante la debolezza e la febbre trovava sempre un modo per stuzzicarlo e provocarlo.
Lo stava sfinendo, Jimin non voleva affezionarsi a lui, anche se ormai era consapevole che era troppo tardi per questo.
Guardò il corvino appoggiato alla sua spalla e non poté fare a meno di sorridere, con la mano gli tolse una ciocca di capelli per mettergliela dietro all'orecchio e continuò ad ammirare il suo viso.
Da una parte si sentiva molto più rilassato a stare con lui, soprattutto dopo avergli parlato del suo passato e del suo odio verso i giornalisti. Non l'aveva giudicato, ne aveva cercato di giustificare o difendere la categoria, aveva semplicemente parlato di come era lui e del suo pensiero e questo gli aveva fatto capire che forse era davvero diverso da tutti gli atri.
Si alzò cautamente facendo appoggiare il corvino al divano e coprendolo bene con la coperta, per dirigersi verso la cucina e scaldare la cena, lasciata da Jin la mattina.
"Maledetto Jin che non mette le cose al posto giusto" borbottò sussurrando, mentre cercava in punta di piedi, senza fare rumore, di prendere la pentola messa troppo in alto.
Sconfitto e assai irritato da quella situazione iniziò a lamentarsi sempre più forte paralizzandosi nell'esatto momento in cui, alzando la testa, vide Kook appoggiato alla porta che sogghignava, ridendo sicuramente di lui e della sua bassezza.
"Che hai da ridere? Non ti è mai capitato di non riuscire a prendere le cose troppo in alto?" lo aggredì "E poi che ci fai alzato e senza la coperta? Guarda che così non guarirai mai, stupido idiota"
"Ehi piccoletto, smettila di insultarmi. Non sono stato io a mettere la pentola così in alto" disse dirigendosi verso la mensola per prenderla "E poi...no non mi è mai capitato di essere troppo basso da non riuscire a prender qualcosa" lo provocò ridendo, ma scappando subito nel soggiorno, minacciato dal moro che aveva preso in mano un bellissimo bastone di legno e lo stava rincorrendo.
"Vieni qui, giuro che se ti prendo stavolta ti ammazzo" urlò Jimin mentre rincorreva Kook, che si sedette sul divano con il fiato corto, dovuto alle troppe risate e alla tosse che iniziò ad arrivare, provocandogli un attacco.
Subito il moro si precipitò ad aiutarlo, senza smettere di insultarlo nel frattempo.
"Vedi che sei idiota, ma quando inizierai a capire che devi stare a riposo e calmo. Stupido imbecille"
Kook non riuscendo a rispondere per l'attacco di tosse che stava avendo, si accasciò sul divano tenendosi una mano sul petto che gli stava scoppiando, faceva davvero male.
"Respira piano...avanti idiota, respira con me...piano. Devi regolare il respiro in modo che la tosse diminuisce" lo guidò Jimin respirando insieme a lui, finchè il corvino si calmò e ricominciò a respirare piano senza più attacchi di tosse. Aveva gli occhi lucidi e la faccia rosso, si sdraiò completamente privo di forze. Ogni volta che aveva quegli stupidi attacchi, il suo corpo cedeva e lui si sentiva ancora più impotente e stupido.
"Come ti senti?" gli chiese porgendogli un bicchiere d'acqua e sedendosi accanto a lui.
"Stupido...mi sento uno stupido, Jimin. Mi sento debole e non mi sopporto, ecco come mi sento" rispose incazzato con sé stesso. Come biasimarlo, lui in tutta la sua vita, non aveva mai avuto bisogno di nessuno. Si era sempre arrangiato da solo e non stava mai male, anzi, era un uomo forte e sentire il suo corpo così debole lo faceva incazzare.
"Ehi, smettila di incazzarti con te stesso. Non sei un supereroe, sai? Capita nella vita di aver bisogno di qualcuno che ti aiuti. E ritieniti fortunato che sono apparso io perché se fossi rimasto con quegli altri due idioti a quest'ora eri di nuovo in ospedale" cercò di sdrammatizzare Jimin, sperando di far sorridere quel piccolo coniglietto depresso.
"Posso chiederti un favore?"
"Certo, chiedimi tutto quello che vuoi, tranne cucinare. Se hai richieste particolari chiamo Jin, non vorrei che alla tua polmonite si aggiungesse avvelenamento da cibo" lo informò il moro che in cucina era davvero negato.
"Mi dai un bacio?" chiese semplicemente guardandolo negli occhi mentre con la mano accarezzava la coscia del moro.
"C-cosa? U-un b-bacio? M-ma che d-diavolo di richiesta è questa?" si alzò indispettito dal divano, allontanandosi il più possibile dal corvino, troppo imbarazzato per quella richiesta fatta con molta semplicità.
"Mi hai detto tu qualsiasi cosa, avanti Jimin, non ti ho chiesto la luna. Ti sto chiedendo un piccolo bacio, nient'altro" lo supplicò, continuando a guardarlo.
Jimin, esasperato, non riusciva ancora a capire se lo stava prendendo in giro o parlava seriamente, ma chi era lui per negare un bacio che desiderava dal momento in cui aveva smesso di assaporare quelle labbra?
"D'accordo, solo uno e poi andiamo a mangiare e tu lascerai il piatto vuoto e poi non ti muoverai da quel divano per nessuna ragione, chiaro?" lo minacciò cercando di sembrare sicuro di sé, quando all'interno sentiva solo lo stomaco ribaltarsi per l'emozione che stava provando, il suo cuore batteva talmente forte che aveva paura che il corvino lo sentisse.
"Vieni qui e smettila di parlare"
Non appena fu vicino, Kook lo prese di forza e lo fece sedere a cavalcioni sulle sue gambe impossessandosi subito della sua bocca, gli schiocchi che si sentivano in quella stanza erano musica per le orecchie del corvino che continuava a baciare Jimin con passione stringendo il suo corpo sempre più vicino al suo petto. Mise le mani sulle natiche del moro avvicinandolo alla sua erezione gemendo appena quest'ultimo iniziò a strusciarsi su di lui. Stava giocando sporco e lui non aveva la minima intenzione di sottrarsi a quel round.
"F-fermo" si staccò Jimin, senza però arretrare, ma rimanendo nella stessa posizione "N-non mi sembra il caso, h-hai chiesto un bacio...solo un bacio"
"Io si, ma sei tu che hai iniziato a strusciarti su di me e come puoi ben vedere adesso ho un problema da risolvere, non sono immune alla tua bellezza, Jimin. Cristo Jimin...mi stai facendo impazzire e non ho la minima intenzione di fermarmi stavolta" e subito dopo riprese Jimin tra le braccia e lo baciò di nuovo e questa volta non stette fermo, anzi lo posizionò meglio sulla sua intimità e con le mani lo fece strusciare ancora meglio sulla sua erezione ormai troppo evidente e troppo dura. Non si fermò nemmeno nell'esprimere ciò che realmente provava in quel momento e iniziò a gemere, mentre le sue labbra lasciavano piccoli segni sul collo di Jimin il quale ormai era senza freni ed era lui che ora muoveva il suo bacino cercando il piacere intenso che ormai non poteva e non voleva fermare.
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Una storia da raccontare
FanfictionJimin un ragazzo normale, uno scrittore di successo denominato "Lo scrittore fantasma" perchè nessuno conosce la sua identità...ama la solitudine e vive in una baita immersa nella natura. Odia profondamente i giornalisti. Jungkook un giornalista all...