A Istanbul le giornate estive passavano lentamente, c'era chi prendeva il sole sulla riva del mare, chi passeggiava con le amiche, chi si gustava un bel gelato e chi come me passava il pomeriggio con la famiglia solo che nel mio caso la famiglia ero io e Chris il mio bimbo.
'Mamma Mamma più forte spingimi' disse sorridendo 'voglio toccare le nuvole' e indicò il cielo
Chris una piccola peste di 5 anni ma che molte volte sembrava averne molti di più era la mia unica ragione di vita.
Mi ero trasferita a Istanbul quando lui aveva appena sei mesi di vita, non riuscivo a resistere, non mi piaceva come la gente mi guardasse con compassione, ogni volta che incontravo qualcuno 'o povera ragazza così giovane a cresce un figlio da sola' e frasi di questo tipo e per questo motivo avevo deciso di prendere tutti i risparmi che avevo messo da parte negli anni e cambiare aria e la Turchia mi aveva sempre affascinato, non è stata una scelta facile e non approvata da tutti, mio padre mi chiese in ogni modo di rimanere ma non c'era verso quando mi imputavo su una cosa non riuscivo a cambiare idea e lui lo sapeva infondo questo carattere era tutto suo mentre dall'altro conto mia madre aveva smesso di parlarmi per quasi un anno ma alla fine si era resa conto che non riuscivo a tollerare tutto quel dolore e che per stare bene dovevo andarmene.
Avevo una casa tutta mia o meglio dire tutta nostra ma dopo quella orribile sera non riuscivo più a metterci piede in quella casa, ogni volta mi mancava il respiro troppi ricordi che il mio cuore non riusciva a sopportare.
Decisi di venderla e mi trasferì a Istanbul, all'inizio fu molto difficile, una giovane mamma in una città sconosciuta senza sapere la lingua e senza lavoro. Ma mi ero fatta forza e adesso eccomi qui.
Dopo 4 anni e mezzo mi sentivo realizzata.
'Mamma andiamo a prenderci un gelato? ' disse Chris facendomi tornare con i piedi per terra
'Certo tesoro, dai andiamo'
'Vado a prendere la palla e torno' lo guardai mentre si allontanava, era cresciuto così tanto che non riuscivo a crederci, ma nonostante tutto era il mio piccoletto, l'unica cosa che mi rimase di lui.
Lo guardai avvicinarsi a un ragazzo che faceva le flessioni e gli cominciò a parlare cosa che mi sembrò abbastanza strana perché non era mai stato un bimbo molto socievole ma come sempre riusciva a stupirmi , mi avvicinai anche io non volendo che desse fastidio al ragazzo
'Chris non dare fastidio al signore.' Dissi rimproverandolo
'Mamma mi insegni a farlo?' Mi indicò il ragazzo che si fermò per ridere e guardarmi con degli occhi penetranti
'Non credo che tua madre sia brava a farlo.'Mi fermai a guardarlo anche io , certo era un bel ragazzo aveva capelli lunghi raccolti in una coda disordinata anche la barba era lunga e un corpo muscoloso e ben definito l'unico problema era il suo sorriso sfacciato.
'Dai Chris saluta il signore e andiamo.'
Dissi dopo essermi accorta di averlo fissato un po' troppo ,ma chi si credeva di essere, era solo un presuntuoso'Ciao signore' disse Chris sorridendogli il ragazzo non faceva altro che fissarmi e questo mi metteva abbastanza a disaggio
'Ciao piccoletto' sorrise anche lui 'Ciao anche a te' mi fece l'occhiolino ma mi girai senza guardare più indietro verso quel sfacciato.
Ciao ragazze! Questa è la mia prima storia spero che vi possa piacere!!!
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Un nuovo inizio // CY
Romance"La prima volta non fu quando ci spogliammo ma qualche giorno prima, mentre parlavi sotto un albero. Sentivo zone lontane del mio corpo che tornavano a casa" (Franco Arminio)