Capitolo 43

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Eva

Dopo la chiacchierata con mia madre che fu molto incuriosita da Can e sicuramente conoscendola avrà fatto il terzo grado a Chris tornai appoggiata al l'albero e Can sulle mie gambe

'Non assomiglia a tua madre.' Disse Can sfiorandomi la parte delle gambe scoperte dal vestito

'Lo so, assomiglia a papà.' Dissi giocando con i suoi capelli

'Quando avrò l'onore di conoscere mio suocero.?' e io mi strozzai con la mia stessa saliva cominciai a tossire sempre più forte

Avevo capito bene?

'Calma Eva stavo solo scherzando.' Disse ridendo mentre io gli tirai uno schiaffetto sulla fronte

Tornò il silenzio, Can giocava con l'erba del prato mentre io accarezzavo i suoi capelli guardandomi in giro, era una bella giornata, la gente camminava da una parte all'altra mentre io mi sentivo completa in quel momento, stavo bene.

In quel parco c'ero stata un sacco di volte ma nemmeno una volta mi ero sentita così spensierata, certo avevo Chris accanto che per me era il mio tutto ma mai come in quel momento accanto a Can.

'A cosa pensi?' Domando Can

'A te.' Lo guardai

'A me?.'

'Non so nulla di te.' Dissi sincera mentre lui mi guardò titubante 'tu sai molte cose su di me, io non so nulla.'

'Bene, una volta avevo sentito di un gioco .' Disse alzandosi lui mettendosi contro l'albero e prendendomi tra le sue gambe 'si chiama il gioco delle venti domande, possiamo farci venti domande a testa per conoscerci meglio.'

'Oh che figata.' Dissi sorridendo

'Comincio io.' Ci penso su 'Andrea è stato il tuo primo amore?.' Il mio cuore fece un sussulto a quel nome, gli ultimi due giorni non avevo avuto tempo di pensare a lui e per un attimo mi senti in colpa.

'Si, è stato il mio unico amore in tutto.'

'Tocca te.' Avevo un sacco di domande che mi frullavano per la testa, ma non sapevo da dove cominciare

'Il tuo colore preferito?'

'Mh, non ne ho uno in particolare.'

'Hai mai fumato?'

'Si, ho smesso quando sono rimasta incinta.'

'Oh Eva sei una donna da mille scoperte.'
disse ridendo

'Sei mai stato all'estero?'

'Si, Francia, Spagna, Africa, Australia e molte altre, mi piace veramente tanto viaggiare, tu invece?' Domandò Can

'No, oltre Italia e Turchia non ho visto altro.' Con Andrea avevamo molti sogni, volevamo viaggiare il mondo ma i sogni si erano fatti frantumi. In un solo istante la mia vita  si era frantumata facendo rimanere solo ricordi, Can si accorse dei miei occhi lucidi, da quando ero tornata non avevamo ancora aperto il discorso sul mio passato e per il momento mi andava bene così, avevo accennato al mio dolore ma non avevo raccontato a Can tutto.

'Tocca te.' Disse facendomi una carezza sul viso

'Quanti fratelli hai?' Ci pensai su prima di fare quella domanda, sapevo di Emre ma non volevo andare dritta al punto, volevo sapere tutto della sua vita ma con delicatezza

'Uno, Emre più piccolo di tre anni.' Notai che si rigidi ma non si scompose

'Tu hai fratelli?' Domando a me

'Figlia unica.' Mi sarebbe sempre piaciuto avere un fratello o una sorella in un certo senso ero cresciuta egoisticamente, non avevo mai avuto il piacere di condividere le mie cose con nessuno.

Ero la cocca della famiglia, tutto era per me, non sapevo cosa voleva dire condividere.

'La tua relazione più lunga?' Non ero stupida, mi accorgevo di come le donne lo volessero, era affascinante, misterioso e questo lato piaceva alle donne

'Non ho mai avuto una relazione.' E io lo guardai scioccata 'te lo giuro.' Disse come se mi leggesse nella mente 'ho solo aspettato te.' E il mio cuore sussulto per le sue parole, Can mi faceva tremare le gambe solo con delle semplici parole.

Can ancora una volta mi dichiarava i suoi sentimenti e io non sapevo cosa fare se non andare in panico, perché io ero difettosa dentro, non potevo offrigli l'amore che lui meritava o per lo meno non ora.

Mi serviva tempo, nonostante i cinque anni passati ancora non ero pronta a concedere il mio cuore a qualcun altro.

'Eva.' Mi disse accorgendosi del terrore negli occhi 'lo so che cosa hai passato, posso aspettare, ti ho aspettato una vita posso farlo per un'altra po.' Cercai di restare calma ma dentro di me avevo uno zoo che combatteva tra di loro.

Non sapevo cosa dire, le parole non mi uscivano dalla bocca, mi alzai a sedere con il suo sguardo su di me, in quel momento volevo scappare da lui, nonostante mi facesse bene perché da quando era entrato nella mia vita ero rinata ma non mi sentivo pronta, ma le mie gambe sembravano paralizzate o per lo meno volevo dirgli di smetterla di parlare perché tra di noi era stato semplice sesso ma nemmeno le parole mi volevano uscire dalla bocca perché sapevo che non fosse vero.

Io provavo dei sentimenti per Can solo che non volevo ammetterlo. Non ancora, non era il momento.

'Eva.' Mi chiamò ancora Can, mi voltai verso di lui ed era semplicemente bellissima, mi sporsi verso di lui lasciandogli un piccolo bacio a stampo.

'Ho bisogno di tempo.' Dissi appoggiandomi a lui

'Basta che non scappi da me.'

Buon San Valentino dolcezze!!

Vi auguro un amore forte e dolce allo stesso tempo! Un amore che vi faccia felice perché è quello che tutti meritiamo!! Come sempre chiedo scusa per eventuali errori appena posso correggo!! Un bacione

Un nuovo inizio // CYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora