Capitolo 21

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Can

Entrai dentro casa con un sorriso a trentadue denti, nemmeno quando ero ragazzino feci  sesso in quel modo ma mi piaceva, quando cominciò a muoversi contro di me persi la ragione, nessuna ragazza mi aveva mai fatto quel effetto, la volevo ancora e ancora solo al pensiero venivo

'Stai calmo amico, non è il momento,' dissi al mio amico

Mi cambiai e tornai da lei che aveva apparecchiato, era ancora rosa sulle guance

'È pronto.' Disse riferendosi alla cena, sorrisi era così impacciata

A cena Chris non fece altro che farneticare io rispondevo alle sue battute mentre lei era rimasta in silenzio tutto il tempo, cercai uno sguardo di pentimento nel suo viso ma non incrociò mai il mio sguardo.

Dopo cena io e Chris guardavamo un po' di televisione mentre lei sistemava la cucina.

Tornò da noi e prese il cellulare è digito qualcosa sorridendo, quanto era bella.

'Si è addormentato.' Disse indicando Chris 'vado a metterlo nel letto.' Si allontanò con Chris nelle braccia, tornò qualche minuto dopo

'Stai bene?' Disse alzandomi dal divano lei mi guardò negli occhi ma non disse nulla, la stanza era illuminata solo dalla televisione ancora accesa 'se vuoi me ne vado.' Dissi indeciso non sapevo cosa fare non mi piaceva vederla così tormentata

I suoi occhi erano luminosi si avvicinò velocemente a me e mi prese alla sprovvista baciandomi , all'inizio rimasi di stucco non me lo aspettavo, era un bacio dolce  ma voglioso, la sua lingua dolce si mescolava con la mia senza staccarmi la feci mettere su di me. Le sue mani giocavano con i miei capelli e i suoi fianchi si movevano contro i miei, gemetti sulla sua bocca , questa ragazza mi faceva impazzire, mi tolse la maglietta e cominciò a indagare con le sue piccole mani sul mio petto io le toccavo il culo e facendola muovere più veloce su di me 'Eva.' Sospirai contro le sue labbra 'sto per venire.' Sussurrai lei lascio le mie labbra che già mi mancavano e cominciò a baciarmi il collo, succhiava, baciava , leccava mentre mi tirava i capelli
Era così sicura di quello che faceva e io non potevo resistere ancora un minuto di più, non ero il tipo da durare cinque minuti a letto ma con lei era diverso, non riuscivo a tenere a freno i miei ormoni
'Eva..' sussurrai ricordando della peste nella camera in fondo 'Eva' sussurri ancora questa ragazza mi aveva fatto avere il secondo orgasmo in così poco tempo, i suoi movimenti si fecero più lenti si alzò e mi guardo negli occhi giocando con i miei capelli si abbassò per baciarmi a stampo

Nessuno lo aveva mai fatto, solitamente i miei rapporti erano fatti solo di sesso senza carezze, baci o abbracci ,ognuno si sodisfava e finiva là.

Cercò di spostarsi da sopra di me ma la fermai

'Dove credi di andare?' Mi guardò senza capire cosa intendessi 'voglio ricambiare il piacere' lei sorride timidamente 'ma da me, voglio sentirti urlare il mio nome.' Divento rosa

Mi alzai dal divano con lei ancora in braccio attraversai il corridoio e entrai in casa mia, la portai nella stanza da letto e la appoggiai sul letto, mi avvicinai togliendole i pantaloni , indossava un paio di mutandine nere di pizzo, cominciai a baciare l'interno coscia per poi toglierle la maglia. rimase in intimo, era perfetta

'Sei bellissima' mi abbassai per baciarla ancora mentre con la mano spostai le sue mutandine e cominciai a giocare con il suo clitoride lei inarcò la schiena gemendo contro le mie labbra, infilai un dito dentro di lei e con l'altro  stuzzicai il suo clitoride lei ansimava dal piacere continuai a provocarle piacere e infilai il secondo dito dentro lei

'Togliti il reggiseno.' Le dissi, lei lo fece mentre il ancora stuzzicavo la sua intimità

La baciai per poi abbassarmi sulle sue tette cominciai a stuzzicare i suoi capezzoli , leccavo , mordevo e di nuovo

'Oh Can..' disse mettendo una mano nei miei capelli e con l'altra  strinse le lenzuola

'Vieni principessa, vieni per me..' mi fermai per guardarla mentre veniva 'urla il mio nome.' Dissi mordendole questa volte forte il capezzolo

'Oh Can..' urlò vendendo , inarcò la schiena per poi rilassarsi , piano piano i movimenti della mia mano diventavano più lenti , lei respirava affannata le baciai per un altra volta i capezzoli e poi le lasciai un bacio a stampo, mi leccai le dita per sentire il suo sapore

'Non vedo l'ora di assaggiarla.'

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