Capitolo 40

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Quella mattina iniziò da favola, lo avevo capito fin dall'inizio che lei voleva avere il controllo su di me e la lasciai fare, solitamente mi piaceva avere il controllo, volevo dominare la donna a letto e lei lo aveva capito, ma anche lei non era da meno.

Voleva avere il controllo su di me e ci era quasi riuscita, aveva fatto di me quello che voleva, la guardai mentre succhiava il mio pene, i suoi movimenti erano lenti e passionali non ero abituato solitamente le donne erano violente a lento con me mentre lei era solamente dolce e pura , in quel momento ero suo poteva fare di me quello che voleva ma alla fine non riuscivo più a resistere, volevo scoparla come sapevo fare, i suoi movimenti per quanto mi piacessero non mi soddisfavano.

Le alzai i fianchi e cominciai a spingere contro di lei, alla prima spinta sicuramente sorpresa urlo, i suoi seni sbattevano contro la mia faccia dal movimento veloce, a ogni spinta ero più vicino all'orgasmo, cominciai a spingere più veloce dentro di lei alzando i fianchi mentre lei cominciò a urlare dal piacere i suoi seni cominciavano a fare su e giù più veloce finché arrivamo insieme al piacere, continui a spingere ma più lentamente finché mi fermai del tutto. Lei si lasciò a peso morto su di me e io semplicemente la abbraccia ancora dentro di lei.

'È stato il buongiorno più bello della mia vita.' Dissi accarezzandole i capelli

'Pazzo.' Rise nell' incavo del mio collo

'Di te.' Mi lasciai scappare senza volere

Lei però non disse nulla, a me lei piaceva, aveva qualcosa che mi attraeva ogni volta di più ma sapevo che per lei non fosse facile esprimere i suoi sentimenti

Rimasi con lei in quella posizione per un tempo indeterminato finché senti la sua pancia brontolare e cominciai a ridere.

Si alzò e finalmente potevo vedere il suo viso, era sconvolta ma sconvolta di passione. 

Le sorrisi

'Sei bellissima.' Mi lasciai scappare ancora, quel giorno non riuscivo a mettere a freno la bocca

Lei mi sorrise e mi accarezzo il viso soffermandosi sulle mie labbra

'Nemmeno tu sei niente male.' Disse ridendo

'Che cosa? Io sono un figo da paura.' Feci il finto offeso

'Ne ho visti di meglio.' Continuò lei tenendo la sua parte

'Così eh?' Uscì da dentro di lei e la appoggiai sul divano cominciandole a fare il solletico lei cominciò a ridere e calciare

'Devi dire Can se l'uomo più bello al mondo e la smetto' mi fermai per un secondo per vedere la sua reazione è lei mi sfidò

'Mai.' Continuai a farle il solletico e lei urlava

'Ok ok lo dico.' Urlava tra le risate

'Can sei l'uomo più bello al mondo.' Disse e io mi fermai

I suoi occhi dopo tanto erano lucidi ma di felicità e io ero contento di farne parte

'Brava la mia principessa.' Le dissi dandole uno schiaffo al sedere in bella vista lei sussulto.

'Vai a vestirti sennò ti fotto un'altra volta.' Le dissi senza pelli sulla lingua mentre lei divenne rossa

Mi piaceva il suo essere porca al letto perché lo era ma nello stesso momento era timida e quella cosa mi faceva eccitare da paura.

Si alzò dal divano e corse fino in camera nuda mi alzai anche io dal divano e indossai i boxer e i pantaloncini, tornò da me con addosso l'accappatoio

'Vado a fare una doccia.' Mi disse e io mi avvicinai a lei e le spostai una ciocca dietro l'orecchio la guardai negli occhi e mi abbassai per baciarla

'Vado a farla anche io, ti porto a pranzo, fuori.' Lei annui e si girò

Entrai dentro casa con un sorriso da ebete, sarei impazzito per davvero.

Eva mi rendeva felice e io volevo farlo con lei.

Non ero mai stato così spensierato con nessuno e non capivo perché lei mi faceva quel effetto.

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