Capitolo 45

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Eva

E finalmente avevo scoperto il dolore che  Can si portava dentro, l'uomo che avevo davanti non era quello che sembrava, la sua era solo una corazza per non far vedere il dolore alla gente che aveva intorno, lui non era forte per niente voleva solo farlo sembrare, aveva sofferto perché nessuno poteva pensare che il bellissimo uomo che avevo davanti avesse sofferto nella sua vita, la sua aria da menefreghista e dura ma invece lui era stato rinnegato dai propri  genitori, penso  che sia una delle cose più peggiori della vita.

Can mi aveva confessato tutto con una voce tremante e l'unica cosa che volevo fare e abbracciarlo, un abbraccio per fargli capire che non era più solo, ci sarei stata io nella sua vita.

Volevo aiutarlo come lui aveva fatto con me, da quando era entrato nella mia vita stravolgendola ma in meglio riuscivo a stare bene, avevo cominciato a sorridere, a essere serena e a provare a darmi ancora una possibilità.

Can mi aveva migliorato la vita senza rendersene conto.

In quel momento mi resi conto di quanto io e Can fossimo simili, due storie diverse ma soffrivamo, e da quando ci eravamo incontrati avevamo cominciato a liberarci del peso che ci portavamo dentro, eravamo essenziali l'uno per l'altro, era tardi, io e lui non potevamo più separaci, avevamo condiviso troppo.

Dopo le nostre confessioni senza renderci conto fuori era diventato buio e tornammo a casa, mano nella mano e ci addormentammo parlando delle nostre vite però senza soffermaci sui suoi genitori tantomeno su Andrea.

Lui solo in boxer io con la sua maglietta.

La mattina dopo mi svegliai con Can addosso a me, nonostante facesse caldo lui non voleva allontanarsi da me.

Cercai di scappare dalla sua stretta troppo forte come se avesse paura che potrei scappare.

'Eva.' Sussurrò ancora nel sonno senza lasciarmi andare

'Can devo andare a lavoro.'

'No.' Disse come un bimbo piccolo e finalmente apri gli occhi che tanto mi facevano stare bene

'Buongiorno.' E gli lasciai un piccolo bacio a stampo

'Non mi basta.' E mi tirò sopra di lui approfondendo il bacio

Un bacio dolce ma voglioso, le nostre lingue giocavano tra di loro lui approfitto della situazione per palpeggiarmi il sedere e io gemetti di piacere, mi abbassai sul suo collo e cominciai a baciarlo

'Eva cosa mi stai facendo?!' E non lo sapevo nemmeno io cosa mi facesse perché non aveva la minima idea di quello che lui suscitava dentro di me.

La sua lingua combatteva con la mia in un bacio passionale, gli tirai i capelli mentre lui sfiorava ogni parte del mio corpo con attenzione come se fossi la cosa più preziosa al mondo mi mancava sentirmi così importante per qualcuno.

Can stava diventando sempre più importante nella mi vita.

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