Mi aveva detto che gli piacevo e io come una codarda avevo attaccato la chiamata scappando da lui
Non potevo ancora esprimere i miei sentimenti perché nemmeno io sapevo cosa provassi per lui, certo ne ero attratta era molto attraente mi accorgevo dei sguardi di tutte le ragazze su di lui che se lo mangiavano con lo sguardo ma per me era ancora presto aprirmi con lui fino a quel punto.
Tornai a casa devasta da tutte quelle emozioni, appena entrai dentro casa mia madre si girò verso di me guardandomi con le lacrime agli occhi
'Oh piccola mia.' Disse con lo sguardo di compassione, quella compassione che tutti provavano per me cinque anni prima e da cui ero scappata
Mi abbracciò e mi lasciai culare nelle sue braccia perché ne avevo bisogno, certo Ayan e Leyla mi erano stata accanto il più possibile ma nulla in confronto a qualcuno che quel dolore lo avesse provato
Tornata in Italia ero tornata a essere quella ragazza debole che aveva perso il marito ma io non volevo essere quello, io volevo essere forte.
Io dovevo essere forte.
'Mamma sto bene, lo dovevo fare.' Dissi mentre le sue mani mi accarezzavano i capelli
'Ora che sei qui ci sarò io a prendermi cura di voi.' Rimasi di stucco lei non aveva capito che io non ero tornata per rimanere.
Come facevo a dirle la verità?
'Mamma io non sono tornata per rimanere.' Dissi e la sua mano si fermò
'Io riparto tra due giorni.' Si staccò da me con uno sguardo pieno di rabbia
'Io pensavo che volessi rimanere.' Disse tornando a essere dura, con la stessa faccia che cinque anni prima si arrabbiò per la mia decisione di partire
'Non mi sono goduta per nulla mio nipote, quel giorno non sei stata l'unica a soffrire figlia mia.' Disse alzando la voce 'quel giorno tutto soffrimmo! Tu avevi perso tuo marito. Io avevo perso lui che per me era come un figlio!.' Alzò le mani in aria 'Tu pero te ne sei andata e hai lasciato tutto questo dolore solo a noi, in più io ho perso anche mia figlia! Te ne sei andata senza pensare a il dolore che lasciavi dietro!' Urlò ancora, non avevo visto mai mia madre così furiosa nemmeno cinque anni prima
Ero rimasta senza parole mia madre buttò fuori tutta la rabbia che aveva dentro di se con quelle parole.
Ero sicura che quelle parole se le teneva dentro da cinque anni
Notai con la coda dell'occhio mio padre entrando nel salone
'Sei stata un egoista.' Urlò ancora 'hai pensato solo al tuo di bene.' Disse uscendo di casa e sbattendo la porta dietro di se
Mio padre stava in un angolo senza dire parole mentre io rimasi di stucco.
'Sei stata un egoista.' Nella mia testa raccò queste parole
'Non lo pensava davvero.' Disse finalmente mio padre
'Invece si che lo pensa.' Ed era vero lei lo pensava ma non lo aveva mai detto
Mio padre mi abbracciò e io scoppiai a piangere di nuovo, ero sempre stata la sua principessa, nonostante il suo passato lui aveva sempre compreso i miei bisogni.
'Chris dove sta?'
'Sta con teddy.' Teddy era il nostro cagnolino
Andai in camera e mi addormentai tra le ore piccole della sera prima e tra tutto questo pianto ero devastata.
Mi alzai verso le 19 esenti delle voci provenire dalla cucina
Era mia madre con la madre di Andrea che giocavano con Chris mentre si gustavo un caffè
Entrai in cucina mia madre nemmeno mi guardò negli occhi mentre la mamma di Andrea mi sorrise
'È proprio bello, hai fatto un ottimo lavoro Eva.' Disse sincera, anche se sapevo che anche lei la pensasse come mia madre, avevo tolto a entrambe la possibilità di vedere cresce il loro nipote, l'unica cosa che era rimasta di Andrea.
'Ho pensato..' cominciai a parlare 'se per voi va bene posso lasciare Chris qui per un po'.' Dissi mia madre si girò verso di me
'Fino a settembre poi torno a prenderlo.'Io non sarei mai rimasta in quel posto ma lui meritava di stare con le sue nonne
'Oh mia cara ma è una bellissima idea! Ne sarei veramente felice.' Disse la madre di Andrea mentre vidi un sorriso spuntare su quello della mia ma orgogliosa com'era si riprese subito tornando dura
Certo sarà dura stare senza Chris ma infondo un mese non era nemmeno tanto.
Quella sera la mamma di Andrea rimasse a cena, solo che la mancanza di lui si sentiva, mille volte avevamo fatto quelle cene tutte insieme ma mai senza di lui.
Verso le 22 tornai in camera, avevo bisogno di sentire la voce di Can, volevo spiegare perché avessi chiuso la chiamata così bruscamente senza spiegarmi
Avevo bisogno di tempo.
Lo chiamai e dopo un po' una voce mi rispose ma non era la sua voce
'Pronto?' Era un voce femminile
'Scusami stavo cercando Can.' Dissi con una fitta al cuore
'Mi dispiace dolcezza è impegnato con Polen.'
Chiusi immediatamente la chiamata
Dopo tutto quello che gli avevo raccontato lui la sera stessa era andato a letto con Polen non ci volevo credere.
Che stronzo, mi ero fidata di lui ma inutilmente.
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Un nuovo inizio // CY
Romance"La prima volta non fu quando ci spogliammo ma qualche giorno prima, mentre parlavi sotto un albero. Sentivo zone lontane del mio corpo che tornavano a casa" (Franco Arminio)