Capitolo 11

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Eva

Quando arrivai a casa di Leyla, sua madre Mevkibe fù molto felice a tenere Chris.

Sono diventata mamma a vent'anni e non me ne pento, non ho avuto tempo per me è tanto meno andare alle feste e divertimi come i miei coetanei.

Appena avevo scoperto di essere rimasta incinta io e lui avevamo deciso  di sposarci per fare nascere Chris in una famiglia e avevo passato i miei vent'anni a essere una donna di casa, certo a volte andavo a cena con le amiche ma mai discoteca o feste.

Leyla indossava un vestito corto rosa mentre Ayan un paio di pantaloncini con una canottiera, lei non era tipa da vestiti preferiva vestirsi da maschiaccio.

'Sono contenta che vai a divertirti.' Disse Mevkibe dopo essere uscita dalla stanza 'te lo meriti.' Anche lei sapeva 'non ti preoccupare per Chris lui è in buone mani, pensa a divertirti.' Lei era come una mamma per me, le sorrisi e lei mi abbracciò.

'Suvvia sono quasi gelosa.' Disse Leyla scendendo le scale 'il taxi è arrivato.'

Dopo aver salutato Mevkibe entrammo nel taxi e dopo venti minuti il tassista si fermò davanti a una grande Villa.

'Questa sera è nostra ragazze.' Disse Ayan tutta felice

Entrai nella grande casa dove c'era un sacco di gente, mi sentivo come un pesce fuori dall'acqua

'Ecco Metin sta lì .' Indicò Leyla

Metin era impeccabile, era veramente un bel ragazzo appena ci notò ci raggiunse.

'Leyla che piacere vederti.' Abbracciò Leyla per poi soffermasi su di me

'Ho portato anche le mie amiche.' Disse Leyla notando il suo sguardo su di me e non capivo cosa avesse da guardare

'Tranquilla sono felice che siete qui, venite andiamo a bere qualcosa.'

Dopo qualche ora Leyla era scomparsa con Metin, io e Ayan parlavamo con un tipo di nome Cey Cey molto estravagante anche lui

Di punto in bianco cominciai a sentirmi strana come se qualcuno mi osservasse, guardai intorno ma non notai niente di strano

'Adoro questa canzone.' Disse Ayan 'andiamo a ballare.'

'Andate voi io vi raggiungo tra un po'. Dissi e Cey Cey prese Ayan e li vidi scomparire in mezzo alla folla di gente

'Non ti facevo tipa da festa.' Un brividio percorse la mia schiena, ancora lui.
Quando Leyla mi chiese di venire non imaginavo di incontrare quel essere presuntuoso  mi girai a guardarlo
Indossava un paio di jeans una maglietta bianca con sopra una camicia blu

'Il gatto ti ha mangiato la lingua?' Continuò 'questa volta non vuoi schiaffeggiarmi?' Continuo ridendo

'Mi piaci.' Disse cercando il mio sguardo 'mi piacciono le donne violente' mi stuzzicò

'Non sono violenta, solo con i stronzi che non hanno rispetto per le donne.' Dissi convinta di me

'Allora non ti hanno mangiato la lingua.' Si avvicinò a me, poggiandosi sul bancone

Lo ignorai cercando con lo sguardo Ayan, qualcuno mi salvi da questo mostro pensai

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Lo ignorai cercando con lo sguardo Ayan, qualcuno mi salvi da questo mostro pensai

'Le tue amiche sono impegnate, non hai via di scampo.' Ma che diavolo sa leggere nel pensiero?

'Vuoi ballare?' Continuò

'No.'

'Sciogliti regina di ghiaccio.' Mi girai di colpo, trovandomi a un palmo di distanza da lui

Un nuovo inizio // CYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora