Dopo la chiamata di Eva mi sentivo travolto da migliori di emozioni, ero felice che si fosse confidata con me ma ero stato un coglione a confidarle i miei sentimenti, non era il momento in quel modo l'avevo fatta allontanare ancora di piùuna chiamata da Metin mise fine ai miei pensieri
'Can come va?' Disse Metin mentre accessi una sigaretta
'Ho confidato a Eva che mi piace e mi ha attaccato il telefono in faccia.' Dissi mentre mi passavo una mano nei capelli dal nervoso
'Lo sapevo che ti piaceva Eva.'
'Tacci coglione, ho voglia di bere.' E lui ridacchiò
Tra una battuta e l'altra mi aveva detto che faceva una festa quella sera e io non avevo intenzione di mancare, volevo dimenticare della figura che avevo fatto con Eva poco fa
Perché non capisco mai quando d il momento di parlare.
Mi preparai per andare alla festa è ancora avevo in testa lei ,
Arrivato alla festa la stessa gente di sempre, salutai qualche amico di Metin che avevo visto un paio di volte e intravidi Cey Cey con Ayan a parlare mi avvicinai a loro e la faccia di quest'ultima mi guardò dubbiosa'Tranquilla non voglio andare a letto con nessuno.' Dissi e lei arrossì avevo beccato in pieno il suo pensiero
Lo sapevo di non essere il ragazzo perfetto ma non avrei mai fatto niente per far star male Eva
Non avevo davvero intenzione di andare con nessuno a letto nella mia testa c'era solo lei, volevo solo divertirmi un po' ma senza doppi fini, se fossi rimasto a casa a quell'ora sarei impazzito
Non vedevo l'ora che tornasse per poterla vedere e se avesse voluto magari baciarla
'Avete visto Metin?' Cey Cey mi fece vedere dove trovarlo e andai a cercarlo
Metin si stava baciando in un angolo con Leyla sorrisi anche lui aveva perso la testa per una ragazza.
Non lo avevo mai visto così preso dopo una ragazza, stavano davvero bene insieme
'Suvvia per quanto è grande questa casa possibile che non c'è una stanza libera.' Scherzai abbracciando il mio amico e sorrisi a Leyla
'Fottiti Divit.' Scherzo il mio amico che ricambiò il mio abbraccio
'Quel Divit?' Disse l'amica di Eva, merda non volevo che lo sapesse nessuno perché io non volevo essere associato alla mia famiglia 'avevo fatto domanda per lavoraci ma non mi hanno accettato.' Disse abbassando lo sguardo
'Meglio, non ti meriterebbero.' Dissi cercando di chiudere l'argomento
Odiavo essere un Divit.
Guardai Metin fare segno a Leyla di tacere ma non obbiettai
'Andiamo a bere?' Dissi a Metin, lui guardò Leyla come per chiederle il permesso e lei annui
'Vado da Ayan e Cey Cey.' Un ultimo bacio
Ci dirigemmo verso il bancone con l'alcol e lui cominciò a fare una sorta di cocktail
'Che è successo?' Disse Metin intento a finire il cocktail
'Le ho detto che mi piace dopo essersi confidata di una cosa del passato dolorosa.' Dissi nervoso 'e lei mi ha attaccato il telefono in faccia' lui mi guardò con un sorriso
'Quindi ti piace.'
'Cavolo se mi piace!' In quel momento Polen si unì a noi
'Stavi orlando di me.' Disse dandomi un bacio sulla guancia
'Non stavo parlando di te.' Dissi cercando di scollarmela da addosso
'Faccio finta di crederci.' Disse prendendo il cocktail che Metin aveva preparato per me
Mi girai vedendo Ayan e Leyla che mi fissavano, sorrisi volevano tenermi d'occhio ma non avrei mai fatto nulla per ferire Eva, non dopo quello che mi aveva raccontato
Si accorsero di essere state beccate e si girarono facendo finta di nulla.
Polen farnetificava con Metin su un lavoro
Presi il telefono per vedere se mi avesse scritto ma niente, cosa ti aspetti coglione pensai appoggiai il telefono sul bancone
'Come mai non ti sei fatto più vedere?' Disse accarezzandomi il braccio
Polen era sempre stata una bella ragazza, ci eravamo conosciuti nel mio periodo buio e non so perché ci sono andato a letto più volte, di solito non andavo a letto con la stessa donna più volte ma con lei si.
Era alta e un bel fisico si vestiva sempre molto appariscente ma non ho mai pensato a lei come mia ipotetica ragazza.
'Avevo di meglio da fare.' Dissi spostando la sua mano dal mio braccio
'Vuoi andare su?' Si avvicinò cercando di baciarmi sul collo ma la spostai
Perché oggi non riuscivo ad avere un po' di pace, volevo solo bere e stare con il mio amico Metin ma quella non era la sera giusta
'Polen lasciami, non ha ho voglia.' Dissi alzandomi dalla sedia
Dalla frustrazione la lasci lì seduta a parlare con Metin e uscì fuori a fumare una sigaretta
La casa di Metin era piena di gente come ogni volta, gente che faceva il bagno in piscina, chi beveva e fumava chi limonava e in quel momento avrei voluto con me Eva per poterla baciare
Ero veramente frustato per tutto, perché avevo confidato i miei sentimenti a una ragazza che mi aveva raccontato qualcosa di importante
Cosa mi sarei aspettato che mi dicesse?
Metin mi raggiunse con un cocktail che lo mandai giù in due secondi
'Dio quanto sono nervoso!.' A lui raccontavo tutto, mi era sempre stato accanto
'Quando tornerà ne parlerete e vedrai che andrà bene.' Speriamo pensai
Non volevo perderla per la mia bocca cazzuta
'Metin io me ne torno a casa, poi c'è Polen non voglio che mi infastidisca.'
Lui annui lo salutai per tornare dentro vidi Polen dove l'avevo lasciata ma con il mio telefono in mano
'Che stai facendo con il mio telefono?' Dissi ancora più frustato
'Controllavo l'ora.' Disse disinvolta 'c'è un'altra?' Ma chi si credeva di essere per fare questa domanda io non le dovevo nessuna spiegazione
'Polen!' La ammonì presi il telefono dalle sue mani
'Tornerai da me Can, come tutte le volte.' Disse urlando dietro di me
Credici.
Passai davanti alle amiche di Eva
'Signore.' Le salutai e uscì
Ero stufo
Quando torni mia dolce principessa?
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Un nuovo inizio // CY
Romance"La prima volta non fu quando ci spogliammo ma qualche giorno prima, mentre parlavi sotto un albero. Sentivo zone lontane del mio corpo che tornavano a casa" (Franco Arminio)