Eva
Come ogni giorno della settimana mi svegliavo e preparavo Chris per portarlo a casa di Leyla.
Quando lavoravo sua madre si era offerta volontaria a tenerlo, era così dolce e spesso diceva a Leyla di mettere su famiglia e farle un nipotino ma lei cominciava sempre a sbraitare, non ne voleva sapere.
La famiglia di Leyla era molto unita. Suo padre Nihat aveva un alimentari in un piccolo quartiere e sua madre Mevkibe quando non teneva Chris gli dava volentieri una mano.
'Finisci di fare colazione e andiamo da nonna Mevkibe' Fini di mangiare l'ultimo boccone
'Siii andiamo da nonna.' lui una nonna tutta sua ce l'aveva ma la vedeva raro.
Mia madre era la mia migliore amica, avevamo un rapporto bellissimo per lei è stata dura la mia partenza, non voleva accettarlo ma io ne avevo bisogno. Dopo un anno dalla mia partenza decise che ormai non aveva più senso non parlarmi.
Ora il nostro rapporto è ancora distaccato ma è felice sapere che io non soffro più per lo meno e quello che lei pensa ma il dolore convive in me.
Uscendo di casa vidi il mio proprietario di casa entrare nell'appartamento difronte al mio.
'Buongiorno signor Okul.' Si girò notandomi
'Buongiorno a te Eva' era un signore sui sessant'anni piccolino e robusto ma molto gentile 'Chris dove sta?' Mi chiese sorridendomi, in quel momento uscì Chris con il suo zainetto sulle spalle
'Buongiorno signor Okul.' Disse Chris sorridendogli
'Avrete un nuovo coinquilino, ieri pomeriggio è stato a vedere la casa e si trasferirà la settimana prossima.' Disse spostando lo sguardo da me a Chris 'se ci sono problemi non fatevi problemi a dirmelo, non mi fido di quel ragazzo ma è amico di mio nipote, non potevo dirgli di no.' Disse dubbioso
'Non si preoccupi signor Okul, non ci saranno problemi.' Sorrisi chiamando l'ascensore
'Buona giornata ragazzi.' E chiuse dietro di se la porta.
Ciao ragazze chiedo scusa per eventuali errori appena posso correggerò la storia!!! Fatemi sapere cosa ne pensate!! Un bacione
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Un nuovo inizio // CY
Romance"La prima volta non fu quando ci spogliammo ma qualche giorno prima, mentre parlavi sotto un albero. Sentivo zone lontane del mio corpo che tornavano a casa" (Franco Arminio)