Capitolo 27

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Eva

La settimana passo velocemente, mi svegliavo accanto a Can ogni mattina, facevamo colazione tutte tre insieme, , accompagnavo Chris dalla mamma di Leyla per poi dirigermi a lavoro le mie amiche chiedevano spesso di Can e la risposta era sempre la stessa 'non è successo altro.'

Perché era vero io e Can avevamo i ormoni a mille, quando non eravamo in presenza di Chris ci baciavamo sempre, baci passionali, pomiciavano come degli adolescenti in fase di crisi ormonale ma nulla di più, lui aveva rispettato la mia decisone di partire e io ne ero felice, con lui stavo bene, stavo così bene come non stavo da tanto, ero felice e riuscivo a non pensare al passato anche se era arrivato il momento di fare i conti con il passato, l'indomani dovevo partire e avevo l'ansia, avevo paura di quello che mi aspettava, delle persone che avevo lasciato , non ero più tornata in Italia.

'A cosa pensi?' Disse Can stesso nel mio letto ormai come di routine

'Al mio ritorno in Italia.' Si rabbuiò 'sono cinque anni che non torno in Italia.' Dissi stendendomi accanto a lui, misi la mia testa sul suo petto mentre lui mi accarezzava i capelli

'Mi mancherai.' Disse cominciando a baciarmi ricambiai il suo bacio, un bacio lento e pieno di sentimenti, mi sedetti sopra di lui continuando a baciarlo, scesi verso il suo collo e succhiai la sua pelle con l'intento di fargli un succhiotto finì il mio capolavoro e scesi ancora baciando il suo petto lasciavo baci umidi sparsi ovunque continuai ancora finché arrivai alla sua zona V

'Eva.' Sussurrò gemendo abbassai i suoi boxer che ormai erano troppo stretti per la sua erezione, cominciai a massaggiare il suo membro e guardai lui vulnerabile tornai a baciare le sue labbra semi aperte
'Mi farai impazzire.' Tornai davanti al suo membro mi abbassi lasciandogli un bacio sulla punta per poi cominciare a giocarci con la lingua, lui respirava velocemente con una mano prendeva in pugno le lenzuola e l'altra la teneva stretta in un pugno cominciai a prendere il suo membro in bocca guardandolo alternavo i miei movimenti tra lenti e veloci, era cosi bello è così vulnerabile, mi sentivo fiera del mio lavoro  lui alzava i fianchi venendomi in contro continuai così per qualche minuto finché senti un liquido salato in bocca, leccai ancora una volta la sua punta per poi tornare sul suo viso, accarezzai il suo viso, lui era ancora nel suo mondo e io lo lasciai rilassarsi.

'Sei stata fantastica.' Disse dopo un tempo 
'Devo ricambiare il favore.' Sorrise malizioso

Can

Avevo appena avuto uno dei orgasmi migliore della mia vita era stata semplicemente fantastica la sua bocca era calda e morbida mentre succhiava il mio pene mi guardava e quel sguardo mandava in tilt il mio sistema ma io volevo ricambiare il favore noi potevo lasciare la mia principessa a bocca asciutta.

Dopo averla fatta stendere sotto di me, le tolsi il pigiama fino a scoprire tutto il suo seno cominciai a leccare un  capezzolo mentre con l'altra mano torturavo l'altro capezzolo lei ansimava di piacere, tornai a baciarla con desiderio, baciai tutto il suo corpo, accarezzai le sue gambe e lei distinto le apri per me mi abbassai nella sua zona intima sistemandomi li, le alzai le gambe e la guardai per l'ultima volta facendole l'occhiolino

cominciai a leccare lentamente il suo clitoride, volevo assaporare tutto di lei, sussulto dal piacere, con una mano giocai con i suoi capezzoli mentre con l'altra infilai prima un dito e poi l'altra continuando a leccare la sua parte intima.

'Can.' Sussurrò tirandomi i capelli i suoi respiri si facevamo sempre più veloci stava sul punto di venire , cominciai a velocizzare anche io i movimenti
'Oh Can.'  Disse gemendo era uno spettacolo della natura, cominciai a rallentare i miei movimenti, le sue gambe tremavano per il piacere appena ricevuto ed ero fiero a essere stato io la causa.
Volevo che urlasse il mio nome ma mi accontentavo anche dei suoi sussuri infondo dall'altra  parte della casa c'era una piccola peste che dormiva.

Mi sedetti vicino a lei guardandola mentre si riprendeva, quando aveva detto che doveva partire per l'Italia avevo avuto come una fitta al cuore, mi mancherà e non so cosa aspettarmi al suo ritorno quindi mi ero goduto tutto dell'ultima settimana.

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