Capitolo 28

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Eva

Mi svegliai presto quella mattina per controllare se avevo preso tutto per il viaggio, preparai la colazione.

L'ansia mi divorava, avrei rivisto tutto e tutti, avevo paura di rivivere il dolore, quel dolore da cui ero scappata cinque anni prima, non ero più tornata in Italia è tanto meno non avevo più rivisto nessuno tranne per i miei genitori che erano venuti a trovarmi in Turchia.

'Sei già sveglia?' Un Can assonato fece il suo ingresso in cucina distraendomi dai miei pensieri, annui, si avvicinò a me abbracciandomi, posai la mia testa sul suo petto 'devi proprio partire?' Disse fra i miei capelli

'Si.' Mi spostai per guardarlo negli occhi gli sfiorai il suo naso con il mio

'Dio mi mancherai.' Disse baciandomi a stampo

'Anche tu.' Ammetti lui rimase sorpreso

Dopo aver fatto colazione Can ci accompagnò all'aeroporto Chris farneticava sul vedere i nonni mentre io ero pensierosa e Can uguale perché non parlò per tutto il viaggio si limitò a guidare 

'Avete preso tutto?' Disse Can entrando nell'aeroporto 'sei ancora in tempo a non salire su quell'aereo.' Mi faceva tenerezza, nemmeno io avrei voluto partire ma dovevo.

Si abbassò per abbracciare Chris

'Ci vediamo presto Campione.' Disse e Chris sorrise

'Mi mancherai Can.' Mandai Chris  a sedersi qualche sedia più in là

Can non poté resistere e si fiondò sulle mie labbra ricambiai il suo bacio senza esitare  circondai il suo collo con le mie braccia per attirarlo più a me,
dopo un lungo bacio appoggio la sua fronte sulla mia e gi guardammo negli occhi

'Chiamami quando atterri.' Annui

Dopo un ultimo bacio Can uscì dall'aeroporto.

Ero pronta a rivivere il passato? Avevo lasciato la mia vita senza pensarci due volte, i miei genitori mi avevano pregato in ginocchio a rimanere la mia migliore amica lo aveva fatto ma io non riuscivo a sopportare quel dolore, avevo incubi odiavo entrare nella casa che una volta era il nostro nido d'amore, avevo smesso di mangiare per mesi, mi mancava l'aria sapere che lui non era più presente nel mio mondo.

Mi aveva lasciato sola, qualcuno lassù mi doveva odiare in quel momento per quanto mi avesse fatto soffrire, avevo sofferto tanto perdendo la mia metà.

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