Non appena la porta si aprì, Niall si ritrovò a fissare le spalle massicce di Derek. Alzò lo sguardo e fissò il gigante negli occhi, cercando di non restarne intimidito.
Gli occhi attenti di Golia lo esaminarono scrupolosamente.
- Presumo che tu sia il ragazzo inglese di cui mia figlia è infatuata - disse infine con un inglese perfetto,lasciando sciogliere le labbra in un sorriso caldo.
Niall sospirò di sollievo.
- Presumo di sì? - rispose dubbioso.
Golia gli fece un cenno del capo per invitarlo ad entrare.
Niall prese un respiro profondo e varcò la soglia. Era terribilmente nervoso, le mani gli stavano sudando e con gli occhi percorreva l'ambiente per esaminarlo.
- Adele, vieni qua.
La madre di Avril spuntò sulla soglia della cucina e sgranò gli occhi azzurri.
- Oh - disse, stupefatta. Niall arrossì trovandosi sotto a quegli sguardi incrociati e abbassò gli occhi a terra.
- È un piacere incontrarti, Niall - Adele lo abbracciò con naturalezza e gli diede un materno bacio sulla guancia. Lui sorrise, già conquistato dalla sua dolcezza.
- Immagino che vuoi vederla. Ha la febbre però - Niall scrollò le spalle, mormorando un vago - Non importa-, e li seguì su per le scale.
Era così nervoso.
Il cuore gli batteva così forte che aveva paura che potesse scappargli via dal petto; si portò una mano sul tessuto leggero che ricopriva la dua pelle come per controllare che non accadesse.
Niall lo fecero entrare dopo di loro. I suoi occhi individuarono subito la piccola cascata di capelli castani che ricadeva sulle pieghe delle coperte blu, che proteggevano un piccolo fagotto dal suo sguardo.
- Avril?
Il richiamo di Derek non servì a nulla, e a Niall scappò un sorriso quando lei si lamentò con un mugugno infastidito e si tirò le coperte sopra la testa.
Allora ci provò Adele, con lo stesso risultato e qualche parola che Niall ovviamente non capì.
Niall fermò un altro tentativo alzando un dito, mentre sorrideva furbo. Avanzò fino al letto, con il cuore che batteva a mille, e lentamente, si sedette. Con gli occhi fissi su di lei, che osservavano le porzioni di pelle chiara lasciate scoperte dalla canottiera nera, si sdraiò dietro di lei.
Quando le passò il braccio attorno alla vita finalmente sentì che era tutto vero, e sentì una gioia sconfinata prendergli violentemente lo stomaco.
- Finalmente ci rivediamo, piccola - sì, il suo italiano faceva decisamente schifo.
Uno.
Fa' che non rimanga delusa, pregò nervosamente.Due.
Le spalle di Avril e il suo corpo intero si irrigidirono mentre il profumo della colonia di Niall la circondava. I loro due cuori battevano irregolari e ad una stessa sinfonia, mentre l'aspettativa e l'ansia e l'attesa riempivano i loro corpi.
Tre.
Niall la sentì voltarsi tra le sue braccia, e si ritrovò a fissare due scioccate iridi blu.
Avril scoppiò a piangere e si aggrappò alle sue spalle mentre Niall rideva, stringendola con forza.
La serrò nel suo abbraccio caldo, mentre dondolava appena per la forza con cui si era avvinghiata a lui. Premette le labbra sulla sua guancia mentre le lacrime -di gioia- di Avril gli bagnavano la spalla.
La strinse forte sorridendo mentre lei afferrava la stoffa che gli copriva il petto e la stringeva così forte da non volerla lasciare mai più. Non appena i loro corpi erano entrati in contatto si erano finalmente sentiti felici. Una felicità così intensa da far quasi male.
- Non è possibile - Niall, anche se non capì, avvertì il tono incredulo e rise, rise contento, stringendo finalmente quel piccolo e febbricitante corpicino che aveva sognato così tante volte di abbracciare.
- Sono qui - mormorò, la voce un po' impastata per la commozione. Accarezzò i suoi capelli esitante, ma velocemente i suoi gesti acquisirono una strana familiarità, come se si fissero visti e abbracciati per anni e non solo un'unica volta.
- Sono qui, piccola - sussurrò, mentre i singhiozzi di Avril si calmavano. - Sono qui.
》》》》
Le loro mani erano intrecciate sopra alle coperte chiare. Avril stava dormendo; era caduta nel sonno poco dopo il suo arrivo, mentre lo ascoltava parlare, cullata dalla dua voce come da una ninnananna, come era già successo. A Niall non era dispiaciuto. Nel sonno aveva potuto studiarla meglio, aveva potuto osservare la piega del viso contro il cuscino, le sopracciglia dritte, il naso all'insù e le labbra fini.
Vederla sorridere l'aveva ripagato da tutti gli sforzi che aveva fatto per riuscire ad ottenere il permesso di allontanarsi dagli altri ragazzi.
Niall sollevò le loro mani intrecciate e le prese la sua anche con l'altra, propria, rimasta posata sul suo ginocchio. Pressò delicatamente le labbra sulle sue nocche, accarezzandole dolcemente con lievi baci.
- Finalmente - sorrise.
Nel sonno, Avril sorrise, e una parola sfuggì alle sue labbra, arrivando come un soffio alle orecchie del biondo: - Niall.
EYA!
Okay è corto ma spero vi basti DAL NON INVIARMI ALTRE MINACCE DI MORTE u.u
Grazie mille per tutti i voti, i commenti e soprattutto per voi meravigliose persone. Twitter's Girl sta avendo un successo chr non mi sarei mai sognata -pensavo che fosse una delle ennesime storie mediocri, in effetti.
Bye ;)
P.s: sono morta dal ridere leggendo i vostri commenti cioè AHAHAHAHAH
STAI LEGGENDO
Twitter's Girl
FanfictionNotifica di Twitter: Niall Horan ha cominciato a seguirti. 》》》》 Avril: grazie. Niall: sono qui per te. Sono qui per le mie fan. Se una foto ti fa sorridere allora sono felice di poterti aiutare. con un paio di ideeucce di @idkneils. #5 in fanfictio...