era tutto dannatamente buio. non vedeva nemmeno ciò che c'era -se c'era qualcosa- a un palmo dal naso. il suo cuore batteva forte e aveva tanto freddo. era come se fosse nuda, i vestiti erano troppo sottili, così sottili che avrebbe potuto sbriciolarli solo sfiorandoli.
due mani la afferrarono e il suo corpo si incendiò di lussuria. avril si rese conto che era un altro incubo, ma mentre delle labbra risalivano lungo la sua giugolare non riuscì a emettere suono.
" non ancora" pensò disperata. - no - voleva gridare, ma la sua bocca non si muoveva, le sue labbra erano sigillate. non poteva essere ancora quell'incubo.
- che brava bambina - non poteva essere ancora harry, non poteva. non l'avrebbe mai fatto. lo sapeva. non era harry.
- mi vuoi, vero? - la testa di avril si mosse da sola su e giù anche se lei stava urlando e urlando di no nella sua testa. le mani tatuate di harry si trasformarono in quelle di zayn.
- giù, piccola.
"fermati fermati fermati" il suo corpo obbedì. ora la stretta era familiare. niall.
- brava, adesso vedrai cosa ti farò.
- NO - Niall si svegliò di soprassalto con il cuore in gola quando l'urlo di Avril tagliò l'aria. Spalancò gli occhi e la sua mano andò a stringere con forza la sua spalla, mentre anche lui si metteva seduto, con le palpitazioni e sudato per lo spavento.
- Avril? Avril, cosa c'è?
Avril scoppiò a piangere e crollò sul suo petto, lasciandosi avvolgere dalle sue braccia mentre ansimava, con i singhiozzi che le bloccavano il respiro.
- Ssh - Niall la strinse fino a farle male, accarezzando piano la sua schiena e cullandola tra la seta azzurra. - Ssh. Sono qui.
Lentamente, dopo lunghi minuti, Avril cominciò a rilassarsi stringendosi al suo corpo. Non importava che le lacrime creassero scie fredde sul torace di Niall, né che Avril stesse tremando talmente tanto da far rabbrividire anche lui.
Finirono distesi, con lei rannicchiata contro di lui, il viso affondato nella sua maglia bianca e le mani tremanti che stringevano le sue spalle. Niall le depositava piccoli e dolci baci sulla fronte, sulle guance, sul naso, sugli zigomi, e piano piano riuscì a calmarla, con quei tocchi casti e dolci.
- Va tutto bene - lei soffocò un mugolio strozzato contro la sua clavicola, mentre Niall le accarezzava dolcemente i capelli. Le sue braccia erano una dolce culla piumata, così calda e morbida e solida allo stesso tempo.
- Scusa - mormorò poi. La sua voce era orribile, rauca e graffiante per le lacrime e lo spavento.
- Va tutto bene. Hai avuto un incubo? - chiese lui con dolcezza. Avril annuì senza spostare il viso dal suo petto. Niall sospirò.
- Quale incubo?
Il suo silenzio fu piuttosto esplicito. Niall arrossì appena. - Oh no - esclamò piantando gli occhi nei suoi. - Quello in cui ti violentavo?
Lei abbassò lo sguardo, a disagio, e Niall la strinse di nuovo.
- Scusa - disse mortificato. Lei scosse la testa e gli baciò il petto. Niall cominciava ad avere caldo. I capelli di Avril erano caduti sul suo braccio, morbidissimi, e non aiutava il fatto che fosse sdraiata sopra di lui, e che fosse nuda, sotto alla maglia larga che aveva indosso.
- Scusami tu - Avril tirò su col naso e strinse il suo fianco con le dita, appoggiando l'orecchio sul suo petto.
- Cosa fai? - chiese Niall, confuso.
- Ssh - mormorò lei. Chiuse gli occhi e il battito del cuore di Niall la rilassò completamente, assieme al suo respiro.
Lui cercava di respirare regolarmente. Ma sentiva una strana stretta al basso ventre, anche se non era decisamente il momento.
Dopo qualche minuto, quando Avril iniziò timidamente ad accarezzargli il petto, un gemito uscì dalle labbra del ragazzo, che si affrettò a intrappolarle la mano.
- Avril, no - mormorò, mentre la guardava intensamente. L'azzurro delle sue iridi era sofferente e caldo.
- Perché?
Niall serrò le labbra, contraendo gli addominali per creare una resistenza minina, cercando di distrarsi.
- Non farlo - ripeté, cominciando a sudare. La mano aveva iniziato a tremargli, e involontariamente lasciò libera quella di lei.
Avril sfiorò il bordo della maglia, poco sotto all'ombelico. Niall trattenne un lamento.
- Non capisco - disse schietta.
Lui deglutì, mentre vampate di calore gli risalivano lungo il corpo.
- Avril - gemette disperato.
Alzò la testa dal cuscino e i loro occhi si incontrarono. - Smettila subito - la pregò, anche se nella sua mente urlava vai avanti, vai avanti *.
Lei si morse il labbro.
- Ma... perché?
- Perché mi stai dannatamente facendo eccitare - ringhiò lui, ma senza cattiveria. Avril arrossì, sgranando gli occhi, e ritrasse di scatto la mano.
- Scusa - mormorò. Lui soffocò un gemito e trattenne la mano, che stava già scendendo verso il basso per trovare un po' di sollievo.
Ispirò fino ad avere l'impressione che i suoi polmoni stessero scoppiando prima di voltarsi di scatto e baciare Avril con irruenza. Lei fu colta di sorpresa, ma prima che potesse riuscire a connettere il cervello e baciarlo lui si spostò.
- Aspetta qui.
Niall si alzò e si diresse velocemente verso il bagno. Avril si prese il viso tra le mani, fissandolo finché non sparì.
- Oddio - sospirò. Si ravviò i capelli e scalciò vua le coperte, avendo terribilmente caldo. Un urlo roco la fece sussultare.
Si alzò di scatto e corse verso il bagno.
- Niall? NIALL! - aprì con irruenza la porta, spaventata, e lo fissò a bocca aperta.
Era in piedi nella vasca da bagno, completamente bagnato. I capelli erano appiattiti sulla fronte, la maglia aderiva trasparente al suo busto, persino i pantaloni della tuta erano mezzi fradici. Le sue spalle e il suo petto si gonfiavano rapidamente, per poi sgonfiarsi e abbassarsi con altrettanta velocità. Aveva un secchio in mano, che lanciò via.
- Che cazzo hai fatto? - esclamò basita.
Lui riaprì gli occhi, respirando affannosamente.
- Acqua ghiacciata. Non... c'era altro modo - ansimò, cominciando a tremare per il freddo.
Avril corse ad afferrare un grande asciugamano appeso ad un'asticella di metallo argentato, dirigendosi poi verso di lui.
- Togliti tutto - ordinò. Lui rabbrividì, battendo i denti, e si sfilò rapidamente la maglia fradicia.
- Fa freddo - mormorò, abbassandosi anche i pantaloni e lasciandoli cacadere nella vasca. Avril cercò di non arrossire e gli fece cenno di uscire dalla vasca da bagno. Niall obbedì e la ragazza lo avvolse dolcemente nell'asciugamano.
- Sei un'idiota - sussurrò, accarezzandogli la spalla. Lui fu scosso da un altro brivido.
- Avresti preferito qualche altra soluzione? - sogghignò, ma il suo sorriso era tirato. Sembrava scioccato.
Avril sbuffò e gli strofinò i capelli umidi, massaggiando il suo braccio con una mano.
- Non era necessaria una... così drastica - disse con voce sottile. Lo guardò timidamente. - È colpa mia.
- Naah - scosse la testa lui - ma ora non ho sonno.
- Io sì - lo rimbeccò Avril. Lo prese per mano e lo tirò verso la porta.
- Torniamo.
Quando furono di nuovo nella camera da letto Avril si mise seduta sul letto prima di voltarsi verso di lui... e arrossire violentemente.
Niall era nudo.
Di spalle, ovviamente, ma il suo bel didietro era in bella vista mentre cercava dei boxer puliti nel cassetto.
Distogli lo sguardo, si ordinò. Ma poi un pensiero le fece cambiare idea.
Hey, quante fan hanno la fortuna di vedere il sedere di Niall Horan?
- Ti piace la vista, eh? - ridacchiò Niall, senza nemmeno girarsi. Avril represse un sorriso imbarazzato.
- Lo so che mi stai fissando, tanto. E continui a farlo - la stuzzicò - ma se non vuoi vedere Darren devi smetterla.
Niall si girò e Avril si buttò all'istante sul cuscino, premendosi le mani sugli occhi.
- Idiota - gemette.
- Hai visto qualcosa? - chiese curioso lui. Avril grugnì, scostandosi le mani dal viso. - No - brontolò.
Due braccia si avvolsero attorno alla sua vita e sorrise mentre Niall la tirava al proprio petto, baciandole la guancia.
- Ti amo.
- Io di più - mormorò lei. Niall rise scuotendo la testa, ma rinunciò a ribattere.
Si addormentarono ancora abbracciati.+ + +
- SVEGLIA! - Avril urlò mentre rimbalzava sul materasso, mentre qualcuno saltava sopra al letto.
- VAFFANCULO, VOGLIO DORMIRE - gridò, allungando un braccio e tirando una sberla sul polpaccio di qualcuno. La risata di Harry esplose nell'aria mentre si gettava accanto a lei, abbracciandola e aggrappandosi a lei come un koala. Avril grugnì e si premette il cuscino sulla testa, infastidita. La gamba di Harry si accavallò al suo fianco mentre il ragazzo la tormentava.
- Svegliaa - canticchiò. - Pasticcino amorevolee. Cucciolo spelacchiatoo. Biscottino zuccherooosoo?
Harry tossì quando gli arrivò una gomitata nello stomaco.
- Fanculo - gemette, rotolando via e cadendo dal letto. Avril scoppiò a ridere e lui emise un grugnito strozzato dal pavimento.
- Questo è quello che succede quando mo svegli in questo modo, Styles.
La testa di Harry spuntò arruffata e la guardò di traverso mentre appoggiava anche le braccia al materasso.
Spalancò scandalizzato la bocca quando Niall gli indirizzò un ghigno e si chinò a baciare con dolcezza la fronte di Avril, accarezzandole la guancia. Lei riaprì gli occhi.
- Buongiorno piccola mia.
Un sorriso illuminò il viso di Avril. - Buongiorno.
Harry si alzò di scatto e si allontanò sculettando verso le scale.
- Che gente - strepitò, lanciandosi i capelli dietro alle spalle e muovendo i fianchi a destra e a sinistra- io vado a mangiare i biscotti, e voi non siete invitati!
Loro risero.
- Ti amo - gli urlò dietro Avril, tra le braccia di Niall.
La mano di Harry spuntò dalle scale e rivolse loro un dolce dito medio.* COME VOI IMMAGINO.
HARRY.
sono una stupida.
passereste a leggere la mia ff su jamie campbell bower, se ne avete voglia? grazie se c'è qualcuno che lo farà ♥
Vi ringrazio per tutti commenti e i messaggi :3 siete soo adorable!
Haha vi è piaciuto Nello? Hehe le ragazze del gruppo mi uccidono.
E HAROLDA È MERAVIGLIOSA AHAHAH.
Fino a domenica-lunedì non aggiornerò, vado a napoliiii con la classeee.
Bacio.
STAI LEGGENDO
Twitter's Girl
FanficNotifica di Twitter: Niall Horan ha cominciato a seguirti. 》》》》 Avril: grazie. Niall: sono qui per te. Sono qui per le mie fan. Se una foto ti fa sorridere allora sono felice di poterti aiutare. con un paio di ideeucce di @idkneils. #5 in fanfictio...