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Ringraziate in ginocchio la mia doccia. Mi fa veni' certe idee eheheh...

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- Mamma?

Adele girò la testa alla ricerca della voce di suo figlio. Era abbracciata a Derek, entrambi sul divano che ascoltavano il silenzio tranquillo e pieno d'amore che si era creato.

Quando erano rientrati a casa, dopo aver trovato quel ragazzo sulla porta ed essere usciti ancora per prendere Johnny a casa della nonna, avevano trovato la casa immersa nel silenzio.

- Johnny. Cosa ci fai sveglio?

Il bambino era in piedi, avvolto sonnolento nel pigiama bianco con gli orsetti. Stringeva il peluche del maggiolino di Cars sotto al braccio, e i suoi capelli erano tutti arruffati.

Si strinse nelle spalle, sbadigliando.

- Voglio una ninna nanna.

Derek sorrise e scambiò uno sguardo d'intesa con la moglie.

- Va bene, andiamo allora...

Adele li seguì mentre si dirigevano verso scale sorridendo. Johnny posò la testa sulla spalla del padre, sorridendo.

- Avril si sta amando con il suo fidanzato - biascicò.

Golia quasi si strozzò con la sua stessa saliva, mentre Adele inciampava e si reggeva alla schiena del marito per non cadere.

- Papà! - Johnny si mise a piangere vedendo il viso cremisi del padre, che continuava a tossire.

- Sto... bene, amore - disse con voce soffocata, mentre Adele abbracciava il bambino spaventato, sussurrandogli delle dolci rassicurazioni.

Golia riprese fiato e li circondò con le sue grandi braccia, ancora in iperventilazione.

- Va tutto bene - si ripeté. Poi spostò lo sguardo scuro sui ricci color miele del bambino.

- Cosa vuol dire che Avril si sta amando con Niall? - chiese sconvolto.

Adele lo guardò di traverso e lui fece una faccia come per dire 'che c'è?'.

Calmatosi, Johnny lo guardò con i suoi occhioni azzurri.

- Quello che fai tu quando abbracci la mamma prima di andare a nanna - mormorò sbadigliando.

- Ma...- -Basta - disse severamente Adele, riprendendo in braccio Johnny. - Andiamo a cantare la ninna nanna, che è tardi.

Golia la seguì sulle scale, con il cuore a mille. Ma, in corridoio, invece di proseguire fino alla stanza di suo figlio, Derek si fermò davanti alla porta socchiusa della figlia.
Non farlo, Derek. Non rovinarti questa beata ignoranz- oh, 'fanculo, è mia figlia.

Spinse piano la porta e quasi svenne dal sollievo quando distinse le due sagome abbracciate sul letto.

Con i vestiti.

Niall era praticamente sdraiato su sua figlia -avrebbero dovuto parlare, di questa cosa. Ma almeno dormivano come angioletti.

Derek richiuse la porta e sorrise, rassicurato.

     》》》》

  

Era da un po' che Niall non si trovava in una situazione del genere. Era immobile da circa mezz'ora.

Non aveva l'abitudine di dormire con delle ragazze, ecco tutto. E la sera prima era crollato su Avril senza pensare alle conseguenze del mattino seguente.

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