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Continuerò a scrivere questa e tutte le altre mie fanfiction senza togliere Zayn dalla band.
Ah, e riguardo a ciò che fanno Niall e Avril in questo capitolo non ho alcuna esperienza, sono andata alla cieca. Perdonatemi se è una schifezza.

Harry si era offeso. Avril continuava a lanciargli occhiatine e lo vedeva rannicchiato sulle gambe di Zayn, che la fissava torvo e imbronciato.
Da parte sua Zayn ci aveva rinunciato e per tenerlo buono lo stava coccolando con qualche carezza, come succedeva sempre in quei casi.
Louis era seduto sul bancone di metallo dell'isola e Liam su uno degli sgabelli bianchi, con le gambe che penzolavano di qua e di là. Ed invece era seduto su un pouf e stava mangiando una montagna di biscotti al cioccolato che avevano riempito straboccanti un piatto di plastica.
- Allora - sogghignò Louis, bevendo un sorso di caffè bollente dalla tazza rossa che teneva in mano. - Vi siete divertiti?
Una risatina generale scosse il gruppo e Avril affondò il viso nel petto di Niall, che l'abbracciò protettivo.
- Piantatela - disse tagliente.
- Va bene - brontolò Louis. Si leccò le labbra, assaporando il gusto del caffè.  - Era solo un'innocente domanda.
Un verso di scherno di Liam gli fece fare una smorfia, e allungò uno scappellotto all'amico.
Liam si lamentò a bassa voce e Harry ridacchiò, dondolando le gambe come un bambino oltre il bracciolo della poltrona.
- Comunque - disse Ed - questi biscotti sono buonissimi.
Niall annuì convinto, continuando ad accarezzare le spalle e la schiena di Avril.
- Av, amore, hai intenzione di schiodarti dal petto di Niall? - chiese malizioso Harry. Lei scosse la testa in silenzio, stringendo nei pugni la stoffa grigia della maglia a maniche lunghe che l'irlandese indossava.
- Se ti imbarazzi per così poco cosa farai quando vi chiederò le vostre posizioni preferite? - sogghignò Louis. Anche Zayn stavolta si lasciò scappare un risolino mentre Avril si tappava le orecchie, mugolando imbarazzata, e Niall cominciava ad arrossire.
- La smetti? - si lamentò ostile, trucidando l'amico con lo sguardo. Louis scrollò le spalle e lo guardò innocente mentre tuffava il naso nella tazza di caffè.
- Sono solo curiosità. Devo sapere tutto del mio migliore amico.
Niall grugnì e tappò lui stesso le orecchie ad Avril, coprendo le sue mani con le proprie, più grandi.
- Vai a farti fottere, Lou Lou, non sono cazzi tuoi quello che faccio a letto con la mia ragazza. Okay?
Louis rise fragorosamente mentre Liam sospirava e saltava giù dallo sgabello, andando verso Ed che sovrintendeva a tutta la scena con un adorabile sorriso stampato sulle labbra.
Avril guardò interrogativa Niall, con l'azzurro degli occhi pieno di confusione.
- Nulla - rispose lui sorridendo, baciando velocemente e con dolcezza le sue labbra.
Un coro di versi inteneriti li fece arrossire entrambi, e Avril si nascose nell'incavo della spalla di Niall.
- Sono così carini - mormorò Harry, alzando gli occhi verdi verso Zayn. - Anche se mi ha fatto cadere dal letto.
Lui annuì e gli accarezzò i ricci, facendo mugolare Harry come un gattino, mentre spingeva la testa verso di lui alla ricerca di altre carezze.
- Cosa farete oggi? - chiese Ed, mordendo una gocciola al cioccolato fondente. Alcune briciole nere si intrappolarono nella sua barba rossa, ma lui non se ne accorse.
Avril lo guardò stranita.
- Non stiamo tutti assieme?
Ed scosse la testa, mentre anche Liam gli rubava i biscotti. - Quello domani. Oggi vi lasceremo soli - le rivolse un sorriso innocente.
Avril si girò verso Niall, che la guardava divertito.
- Davvero? - chiese sorpresa. Niall annuì e le ravviò i capelli.
- E che facciamo?
Louis soffocò una risata con un colpo di tosse, guadagnandosi le occhiate complici degli altri.
- Non lo so - nascondendo la mano dietro la schiena di Avril dal suo sguardo, Niall indirizzò il secondo dito medio della giornata a Louis.

     +  +  +

- Tu stai scherzando - ansimò Avril. Era aggrappata alle spalle di Niall, gli occhiali da sole del ragazzo rubati non tanto segretamente che le trattenevano i capelli dal cadere sulla fronte, e il suo sguardo scettico era rivolto verso la mongolfiera al centro del campo in cui si trovavano. Niall scosse la testa.
- Non ci ho mai provato, e voglio che la mia prima volta sia con te.
Avril arrossì e cercò la sua mano.
Niall gliela afferrò e le loro dita si incastrarono perfettamente.
- Non è pericoloso? - chiese Avril, impaurita. Niall la guardò con un sorriso.
- Tranquilla, non ci saremo solo noi, anche un esperto.
Da una parte, lei fu rassicurata da questa cosa, almeno non avrebbero rischiato di morire, eppure era anche un po' indispettita. Avrebbe voluto rimanere davvero sola con lui.
Un paio di uomini stavano parlando di fianco alla mongolfiera, ma si interruppero quando li videro avvicinarsi. Uno si avvicinò con un sorriso e strinse loro la mano. Sembrava sui trent'anni.
- Claudio - si presentò, con un sorriso.
- Io sono Avril, lui Nialll - la stretta di Claudio era ruvida e forte, se ne accorsero entrambi. L'uomo aveva una scintilla di entusiasmo quasi infantile negli occhi, rara da trovare in un adulto. - Saltate su.
Niall scavalcò il bordo della cesta e aiutò Avril a entrarci.
Claudio entrò dopo di loro e disse qualcosa che entrambi non capirono all'uomo rimasto a terra, che stava sganciando la fune che tratteneva la mongolfiera a terra. Le mani di Niall si appoggiarono sul ventre di Avril, mentre l'abbracciava da dietro. Avevano entrambi indossato felpe pesanti -davvero molto pesanti, ma Niall era preoccupato che non fossero sufficienti a proteggere la sua ragazza dall'aria fredda.
Lentamente la mongolfiera si alzò e ben presto la temperatura si abbassò, mentre lentamente si alzava in cielo, sorvolando campi e piccole stradine. Rettangoli verdi e gialli segnavano i confini degli appezzamenti di terra coltivati, le case in lontananza sembravano così piccole da essere fatte di lego. Le macchine che scorrevano sulle strade grigie, esili sotto di loro, come piccoli fili argentati, davano l'impressione di essere giocattoli.
Il vento cominciò a insinuarsi nel tessuto dei loro vestiti, e Avril si strinse forte a Niall, ammirando senza parole il paesaggio sotto di loro. Claudio osservava con la coda dell'occhio le loro espressioni basite, sorridendo. I capelli corti erano spettinati dal vento, i suoi occhi scuri avevano visto e rivisto quelle reazioni, ma ne rimaneva sempre entusiasto e divertito.
- Bello, vero? - alzò la voce per farsi sentire sopra al rumore del vento. Avril lo sentì a malapena ma annuì, mentre un grosso sorriso le illuminava gli occhi azzurri. Si rintanò ancora di più tra le braccia di Niall, che aveva posato il mento sulla sua testa, attento a non fare pressione, mentre osservava il profilo sfumato delle montagne, mimetizzate tra le nuvole.
- È stupendo - mormorò sorridendo. Nonostante il freddo, erano felici. Avril si voltò verso di lui, che si preoccupò nel vedere le sue lacrime.
- Tutto bene? - le chiese, asciugandole con il pollice. Lei rise, accarezzandogli le braccia.
- È il vento, stupido - sorrise, e gli dedicò un soffice e dolce bacio, senza accorgersi che Claudio aveva intrappolato quel momento in una foto, e stava sorridendo, rimirandola per un attimo. I capelli di Avril svolazzavano in aria, mentre la sua mano stava per appoggiarsi alla spalla del ragazzo; e Niall la teneva amorevolmente tra le braccia, stringendola come se non avesse più voluto lasciarla andare.
Poi si staccarono e tornarono ad osservare il paesaggio, ma rimasero abbracciati.
Anche Claudio avrebbe voluto avere Jack lì, e la sua espressione lo esprimeva piuttosto bene.
- Claudio - alzò lo sguardo e si avvicinò ai due, al segno di Niall. Avril lo guardò curiosa.
- Grazie.
Lui sorrise, afferrando la balaustra e appoggiandocisi.
- Non è stupendo?
- Penso che lo sarebbe se ci fosse qualcuno qui - sorrise Niall. Claudio arrossì.
- Chi è? - chiese curiosa Avril. Claudio si morse le labbra, stringendosi nelle spalle larghe.
- Si chiama... Jack - la sorpresa sparì quasi immediatamente dai volti dei due ragazzi, sostituita dalla curiosità.
- Hai una foto? - lui annuì e afferrò il cellulare, cercando rapidamente fino a trovarne una. Avril e Niall osservarono i visi sorridenti. Uno era Claudio, l'altro il presunto Jack. Era più alto di Claudio, anche se non aveva i suoi muscoli, ed era di corporatura slanciata e aveva un sorriso simpatico accompagnato da due occhiali spessi e color beige. I capelli biondi erano disordinati e riccissimi.
- Che dolci - esclamò Avril. Gli restituì il telefono e lo guardò incerta.
- Perché non è qui?
Claudio lasciò vagare lo sguardo su una fattoria che stavano sorvolando.
- Abbiamo litigato.
Niall distolse gli occhi da lui e fissò incerto il profilo di una città poco lontana.
- Dovreste risolvere. Non sprecate il vostro amore, è chiaro che siete anime gemelle.
Il dolore sul volto di Claudio si attenuò mentre osservava quei due giovani poco più piccoli di lui, così innamorati.
- Forse - mormorò. - Forse.

     +  +  +

Louis stava camminando per le strade con gli occhiali ben calati sul naso e avvolto in un maglione grigio quando andò a sbattere contro qualcuno non appena ebbe girato in una piccolissima via. Barcollò e per poco non rovinò addosso alla ragazza che aveva travolto, limitandosi e farla cadere malamente.
- Oddio scusa! - esclamò, in panico, notando subito la smorfia di dolore sulle labbra della ragazza. Le porse le mani per aiutarla a rialzarsi, ma non appena lei alzò lo sguardo si bloccò.
Louis vide i suoi occhi marroni spalancarsi e la sua bocca emettere un urlo soffocato prontamente dalle mani dell'inglese.
- Ssh. Ssh ssh ssh. Ssh. Non strillare ti prego ti prego ti preg-ugh - Louis gemette quando lei lo abbracciò forte e ridacchiò ricambiando l'abbraccio. Le baciò la guancia, accarezzandole la schiena prima di scostarsi.
- Tutto bene? Come ti chiami?
Lei annuì e Louis notò le lacrime sulle sue guance, antecedenti al loro "urto", però.
- Federica - disse lei, con la voce tremante. Louis la aiutò ad alzarsi stringendole le mani che le tremavano violentemente.
- E perché una ragazza così bella  piange?
Federica si premette le dita sulle guance, cercando di darsi un contegno.
- Io... ho perso il mio Leo. È il mio gatto - tirò su col naso e Louis la abbracciò di nuovo vedendo che era di nuovo sull'orlo del pianto. Le stampò un bacio sulla fronte.
- Allora ti aiuto a cercarlo.


IMBARAZZANTISSIMO.
Domanda per voi. Avril vi piace o vi sta sulle palle? Quali sono i difetti che non sopportate?
@Kikka_lovebooks spero che l'ultima parte ti abbia risollevata un poco. (Se non l'hai capito sei tu la ragazza haha. Come sta Leo?)
Ora.
HO IN MENTE UNA COSA.
Vi va se voi fate delle domande ai personaggi e loro rispondono? A chi volete. Niall, Avril, Haroldo, Ed, Derek, johnny, Claudio, Alex... chiunque vogliate.
Vi va? Scrivete questo paragrafo le domande e io provvederò ;)

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