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- Vieni qui! - Avril non riuscì a impedire che un urletto le scappasse di bocca quando due braccia l'abbrancarono per la vita e la sollevarono.

- Oh mio dio - rise, mentre Niall le afferrava le gambe e la sollevava di scatto da terra. Si aggrappò alle sue spalle mentre lui rideva e le scoccava un bacio sulla fronte.

- Oh, dio, Niall, mettimi giù - lo pregò lei, avvinghiata al suo collo come un koala.

- No - ghignò lui. Avril gemette e tuffò la testa contro il suo petto, coperto solo dalla stoffa di una maglia a maniche lunghe, con le braccia dipinte di blu scuro. Gli stava da dio, sembrava davvero un modello. Avril non riusciva ancora a credere che era lì con lei, anche se le sue braccia possenti e muscolose sotto alle sue dita le confermavano che invece era tutto vero.

- Dio, quanto ti voglio bene - si ritrovò ad arrossire sotto allo sguardo sorpreso e dolce di Niall. I suoi occhi azzurri, di ghiaccio, sembrarono scioglierle il cuore. Avril non si era accorta di averlo detto ad alta voce.

- Ti voglio bene anche io - mormorò con un dolce sorriso lui. Avril sorrise timidamente mentre lasciava che le sue gambe dondolassero nel vuoto creato dalle braccia forti di Niall che la tenevano distante dal pavimento.

- Dove stiamo andando? - chiese curiosa lei. Niall le gettò un'occhiata sorniona mentre rallentava.

- Dai, dimmelo - si lamentò Avril. Niall rise e fece cenno di no con la testa.

- Li vedrai tra sette secondi.

Avril impallidì mentre il suo sguardo veniva immancabilmente attratto dalla porta che veniva aperta dal bodyguard -John, se non errava?

Per poco non svenì quando Niall entrò nella stanza; e lo ringraziò mentalmente per averla presa in braccio, perché altrimenti sarebbe decisamente finita a terra.

Quattro paia d'occhi -uno verde, uno color ghiaccio, uno color castagna e l'altro di una tonalità poco più chiara del nero- si puntavano su di lei.

Tutto quello che riuscì a fare fu non mettersi a urlare. Ma le lacrime le affiorarono agli occhi e si voltò di scatto, affondando il viso nel petto di Niall mentre scoppiava a piangere.

Lui fu colto di sorpresa dalla sua reazione disperata -e come lui, anche gli altri quattro che immancabilmente si avvicinarono a lei, preoccupati.

- Ehy - Niall la depose gentilmente a terra e l'abbracciò mentre sentiva sotto alle mani la forza dei singhiozzi che la scuotevano. - Avril? Piccola, va tutto bene?

Lei scosse la testa, aggrappandosi alla sua schiena mentre le lacrime rotolavano sulle sue guance. Si vergognava terribilmente di quella reazione così infantile -eppure era così felice.

- Tesoro, è tutto okay - cercò di rassicurarla Niall, in completo panico, dandole delle goffe carezze sulla schiena. Cercò con lo sguardo l'aiuto degli altri, spaesati quanto lui.

- Avril, cosa c'è che non v... ehy, brutto cafone! Ridammela! - Niall strillò mentre Liam, risvegliato dallo shock, afferrava Avril e l'attirava a sé. Lei fu percorsa da un brivido e per poco non svenne quando si rese conto che Liam Payne la stava abbracciando.

- Brutto folletto irlandese, l'hai terrorizzata! - esclamò indignato l'inglese, provocando il sorriso di Avril. Aveva la guancia premuta contro il suo petto -non perché era lei a volerlo, piuttosto perché lui la stava stringendo con un sacco di forza.

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