Fare colazione seduti su una panchina vicino alla Tour Eiffel sollevò decisamente il morale a tutti. Ed e Liam erano seduti davanti a lei, con i loro milkshake alla fragola e una brioche al cioccolato in mano.
Avril si sentiva decisamente meglio, anche se era costretta a stare su quella dannata carrozzina; ma diversamente dal solito, non stava prestando attenzione alle occhiate impietosite della gente, dato che i suoi due amici la tenevano impegnata a chiacchierare.
- Dovrei cominciare una carriera da wedding planner - prese in giro Ed, e Liam quasi le sputò il milkshake in faccia, scoppiando a ridere. Avril fece una smorfia disgustata, sorridendo, mentre Liam tossiva e Ed lo fissava divertente.
- Così impari - sbuffò, imbronciandosi e scostandosi un ciuffo rosso dalla fronte per poi mangiare mezza brioche con un sol morso.
Avril batté la mano sul ginocchio di Liam, accarezzandogli la stoffa dei jeans neri per consolarlo. - Tu rischi di morire troppe volte.
Lui le scagliò un'occhiata incredula, con i suoi bellissimi occhi castani e arrossendo un poco. - Non è colpa mia se fai battute idiote peggio di Harry.
- Peggio di Harry non le fa nessuno - lo contraddisse schiettamente Ed, scuotendo la testa. Avril fece una linguaccia a Liam mentre alzava gli occhi al cielo.
Per qualche minuto calò il silenzio; gli unici rumori erano il mormorio dei passanti e le risate di un gruppetto di bambini che giocavano più in là. Poi, ad Avril venne un'idea.
- Mh, ragazzi - esclamò - quando ripartite?
Liam e Ed si scambiarono un'occhiata. - Domani, credo - mormorò il primo - mi dispiace, ma tra il tour e...
- Ssh, va bene - gli sorrise dolcemente lei. - Che ne dite se oggi pomeriggio ce ne stiamo a casa? È previsto temporale, e a giudicare da quel banco di nuvole laggiù...
Tutti e tre alzarono la testa. Dietro alla torre in effetti il cielo era di una brutta tonalità di grigio.
- Facciamo un giretto ora? - propose Liam, e i ragazzi annuirono. Aspettarono che anche Avril finisse la sua brioche, poi si alzarono dalla panchina e Liam cominciò a spingerla mentre Ed camminava loro accanto. Avril lo osservò di sottecchi mentre estraeva un pacchetto di sigarette dalla tasca dei jeans e ne estraeva una, intrappolandola tra le labbra.
- Tu fumi? - chiese all'improvviso Ed, girandosi verso di lei. Avril scosse la testa, arrossendo un po' e cominciando a tormentarsi le mani. - Mai provato, in effetti.
Ed le sorrise, le iridi azzurre piene di dolcezza. - Bene.
- In effetti non sappiamo un sacco di cose di te - rifletté Liam ad alta voce. Avril inclinò la testa verso l'alto, guardandolo con un debole sorriso.
- Chiedi tutto quello che vuoi.
- Mmh - Liam increspò le labbra; Ed sbuffò la prima scia di fumo dalle labbra, rendendosi conto che il vento la gettava in faccia proprio a Avril, e notò anche la piccola smorfia della ragazza all'odore.
Con un rapido movimento inosservato si spostò dall'altro lato della carrozzina per non darle fastidio.
- Qual'è il tuo colore preferito?
- Blerde - rispose automaticamente Avril, e il rosso scoppiò a ridere, sorpreso. - Te lo ricordi? - chiese esterrefatto. Avril gli sorrise e gli prese la mano, intrecciando le dita alle sue. - Ovviamente.Verso le quattro di pomeriggio, dopo la stancante sessione di fisioterapia, mentre Avril moriva di dolore sul letto abbeacciata al cuscino e fuori diluviava, Liam ebbe un'idea. Era da circa mezz'ora che i tre cercavano di decidere cosa fare senza annoiarsi. Senza risultati, ovviamente.
- SO COSA FARE.
Ed e Avril rizzarono le orecchie.
- Se è qualcosa del tipo vedere chi riesce a mangiare più hamburger di seguito, abbiamo già detto di no - lo anticipò sospettoso Ed. L'amico sbuffò. - Macché. E comunque vincerei io.
- Mai - lo sbeffeggiò Ed, abbandonando la testa contro lo schienale della poltrona e chiudendo pigramente gli occhi. Sventolò la mano per aria. - Avanti. Spara.
- Facciamo una sfida. Io leggerò degli estratti di fanfiction spinte, voi due avrete dell'acqua in bocca e chi finisce prima la sua bottiglia d'acqua perde.
- Oddio - esclamò Avril. - Okay!
- Ci sto - sogghignò Ed.
Era ovvio che avrebbe vinto lui. Avril era troppo innocente.
Così, dopo aver steso degli asciugamani per terra ed essersi messi delle tute, Avril e Ed si sedettero per terra a gambe incrociate. Liam si posizionò dietro di loro, seduto su una sedia con il cellulare in mano.
- Bevete - ordinò con un ghigno. - Ne ho trovata una.
Ed prese un sorso dalla bottiglia, senza inghiottire l'acqua, e prese a fissare Avril.
- Voglio cavalcarti, Sheeran.
Avril sputò tutto in faccia all'inglese, scoppiando a ridere mentre lui sussultava e aprendo la bocca si sbrodolava. - SCHIFO - urlò, asciugandosi disgustato la faccia mentre Avril tossiva e Liam moriva dal ridere.
- Ti odio - brontolò, ma sorrideva. Poi nei suoi occhi si accese una luce maliziosa. - Ti fa ridere l'idea che qualcuno voglia cavalcarmi, piccola?
Avril boccheggiò, diventando viola. - I-io... ho riso per la tua faccia! - Liam si schiarì la voce.
Okay questo sì che è imbarazzante. Se devono flirtare via da me.
- Come no - la prese in giro Ed, - Liam, avanti.
- 'Sei diventata grande, bambina.' 'E il tuo cazzo è enorme, papino. Fammelo prend-CAZZO ED GIRATI VERSO DI LEI, NON ME' - strillò Liam mentre gli schizzi gli colpivano i jeans. Avril gridò mentre l'acqua le finiva sul petto. - Coglione! - sbraitò. Ed si prese la facia tra le mani, ridendo fino a non avere più fiato. -Oops - ansimò quando riuscì a respirare di nuovo. Si asciugò gli occhi umidi di lacrime e si schiarì la voce. - Okay, okay.
- Bevete - ordinò Liam, spostando preventivamente la sedia indietro.
Loro obbedirono, e Ed perse senza che Liam non avesse nemmeno iniziato a leggere, vedendo la smorfia che gli indirizzò Avril. I suoi pantaloni della tuta erano già fradici.
- Non ho nemmeno parlato! - si esasperò Liam. - Colpa sua - protestò Ed.
Presero un altro sorso d'acqua.
- Ti prego Y/N torna qui e fottimi.
Liam alzò gli occhi. Stavano resistendo, anche se Avril stava ridacchiando cercando disperatamente di non sputare acqua. - No Louis non ho tempo per ques- Ed e Avril scoppiarono nello stesso istante.
- NON HA TEMPO - esclamò Avril, piegata in due. - Oh dio. Non ha tempo. Okay.
E così, dopo un paio di 'feci scivolare le mani sull'elastico dei suoi boxer mentde i suoi gemiti mi risuonavano nelle orecchie e tirai fuori la sua erezione' e 'più veloce, oh sì' Avril perse miseramente; più che altro perché guardare negli occhi Ed sentendo Liam dire quelle cose era estremamente imbarazzante.
- Penitenza - strillò Liam. Avril alzò gli occhi al cielo. - Mentre voi decidete vado a lavarmi, Ed poi se vuoi puoi farlo anche tu.
Loro annuirono, e una volta in bagno Avril accese il cellulare che aveva spento prima degli esercizi.
I suoi pensieri ripiombarono in una cupa depressione vedendo i messaggi di Niall.
Niall: Avril? Ci sei?
Niall: sei arrabbiata con me?
Niall: cioè ho detto qualcosa di male ? Ovvio che sei arrabbiata con me
Niall: piccola
Niall: hey?
Niall: ricevuto. mi dispiace
Avril: scusami, ero con Ed e Liam
Attese per un po'; ma comparve una sola v accanto al suo messaggio, e si rassegnò al fatto che il cellulare di Niall fosse spento.
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Twitter's Girl
FanfictionNotifica di Twitter: Niall Horan ha cominciato a seguirti. 》》》》 Avril: grazie. Niall: sono qui per te. Sono qui per le mie fan. Se una foto ti fa sorridere allora sono felice di poterti aiutare. con un paio di ideeucce di @idkneils. #5 in fanfictio...