78.

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Niall si strinse nelle spalle, respirando profondamente. Era tremendamente nervoso, si vedeva dal modo in cui fissava la sua ex ragazza, e tremendamente stordito dalla sua bellezza. Non l'aveva mai vista più attraente di così. Il vestito lungo le stava d'incanto, fasciandole il corpo sottile e ben proporzionato. Sembrava dimagrita, i capelli le scivolavano dolcemente attorno al volto sorpreso.
I suoi occhi erano fissi su di lui, le labbra socchiuse in una domanda intrappolata.
- Avevi detto che volevi vedermi il prima possibile, così... così ho preso un aereo e sono venuto qui - si strinse nelle spalle, abbassando lo sguardo sulla punta degli stivaletti che aveva rubato a Harry qualche giorno prima.
Avril si ritrovò a sorridere, e lo nascose portandosi una mano alla bocca. Abbassò gli occhi, schiarendosi la voce. - Sì, ecco... vieni dentro?
Niall si sciolse in un sospiro sollevato e annuì, facendo qualche timido passo nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle. Senza dire nulla andò a sedersi sul letto, accanto a lei, e il suo sguardo si soffermò sulla curva della spalla della ragazza. Avril se ne accorse e si morse il labbro.
- Come stai? - chiese piano Niall, tormentandosi le mani.
Lei sorrise, scrollando le spalle. - Bene... bene.
Niall annuì e il suo sguardo vagò per tutta la stanza, osservando le foto attaccate con lo scotch alla parete davanti a loro. Erano tantissime, foto degli amici e dei familiari di Avril; e c'erano anche quelle che ritraevano anche loro due. Ne rimase piuttosto sorpreso. Si alzò, catturato da quella scoperta, e si avvicinò veloce alla parete, sfiorando con le dita alcune delle fotografie.

Sorrise commosso quando ne notò una, che per lui aveva un significato particolare.
Louis l'aveva scattata di nascosto il giorno del compleanno di Avril; erano in acqua, le onde che lambivano loro le cosce, con le mani intrecciate e gli sguardi persi uno in quello dell'altra, e sorridevano mentre dietro di loro il sole si abbassava sul mare tingendo il cielo e lo specchio d'acqua cristallina di sfumature pastello.
- Quella è la mia preferita - ammise dolcemente Avril, osservando la schiena di Niall.
Il ragazzo si voltò, schiudendo sorpreso le labbra. Si fissarono intensamente per qualche secondo, prima che lui si schiarisse la voce.
- Io... pensavo mi odiassi.
- Lo so, ma non è vero. Ti ho perdonato, ormai... credo.
- Non penso di meritarmelo - mormorò lui staccandosi dalla parete e camminando di nuovo verso di lei. Avril si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli con un sospiro.
- Questa è la tua opinione. E non conta molto, dato che sono io a decidere di perdonarti, idiota.
Niall sorrise suo malgrado, tornando a sedersi accanto a lei. Stavolta Avril allungò la mano e strinse le sue dita.
- Quindi... dormiamo assieme? - chiese con un sorriso da bambino.
Avril scoppiò a ridere e rovesciò la testa all'indietro.
- Sei un cretino!

- AHI!
- Scusa, scusascusascusascusa - soffiò Niall, stringendo gli occhi e aprendone poi uno per vedere lo sguardo omicida di Avril fisso su di lui. Non che potesse essere fisso da qualche altra parte, dato che lei era in braccio a lui e le loro teste erano a una spanna di distanza.
- Ma dico, se devi fare il gentiluomo e portarmi in braccio, ALMENO NON STACCARMI UN PIEDE - sbraitò lei, facendo una smorfia dolorante e allungando il collo per assicurarsi che la sua gamba non fosse rimasta intrappolata tra la porta e la parete.
- Ti ho chiesto scusa! - si lamentò Niall, e stavolta si mosse con più cautela mentre posava Avril sul bordo della vasca da bagno. Si guardò attorno, vedendo il pigiama della ragazza posato sulla mensola mentre lei si chinava a massaggiarsi la caviglia.
- No, non mi piace - disse arricciando il naso, dopo aver dato un'occhiata al pigiama.
Avril alzò lo sguardo al soffitto. - Dammelo e basta.
- No - Niall sorrise e lei alzò le sopracciglia, - aspetta qua.
Niall corse fuori dal bagno mentre Avril gli urlava dietro un 'come se potessi muovermi'.
Dopo qualche minuto l'irlandese fu di ritorno con i vestiti prescelti.
- Dove li hai presi? - esclamò Avril, stupefatta. Niall le sorrise. - Dal tuo armadio, ovvio. Ho trovato un sacco di cose interessanti.
Lei arrossì come un peperone, memore del regalo perverso di alcune sue amiche infilato sotto alla pila di felpe in un angolo del cassetto. Decise di non chiedere nulla e prese i vestiti dalle mani di Niall, trovando una canottiera nera con dei gattini stampati sopra e dei pantaloncini beige.
- Va bene - sorrise, e lui si avvicinò. Mentre tendeva le braccia, lei lo guardò confusa. - Cosa stai facendo?
- Ti aiuto a cambiarti - disse tranquillo lui. Lei rimase senza parole; boccheggiò, alla sola idea. Niall colse il suo sguardo e la guardò corrucciato.
- Avanti, Avril, ti ho vista nuda un sacco di volte e ti ho anche toccata. Non vedo il motivo per cui tu dovresti essere imbarazzata.
Lei abbassò lo sguardo mentre il suo cuore subiva una scossa elettrica al ricordo. - Okay, allora...
Niall la afferrò per i fianchi e la tirò in piedi. Il petto di Avril si scontrò contro il torace di Niall e lei deglutì, sentendo una vampata di calore riscaldarle ogni millimetro del corpo.
Lui sorrise dolcemente, spostandole una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Le baciò la punta del naso, poi le fece cenno di girarsi.
Avril obbedì e le dita di Niall aprirono lentamente il vestito, sfiorando appena la sua pelle. I suoi occhi azzurri si accorsero dei brividi che le percorsero la schiena, e della pelle d'oca. Niall soffocò un sorriso e le accarezzò la curva della schiena con il dorso della mano, prima di fare un passo indietro e afferrare la canottiera che aveva scelto. Gliela porse, poi le baciò la nuca e uscì dalla stanza.
Avril rimase lì in piedi, davanti allo specchio, tremante e con le lacrime agli occhi.

Niall si svegliò quando avvertì il respiro pesante di Avril sul collo. Aprì gli occhi e il cuore cominciò a battergli forte nel petto quando il buio gli piombò addosso, assieme al suono spezzato di un mormorio della sua ragazza.
Avril nella notte si era aggrovigliata a lui, mettendo un braccio attorno al suo stomaco e schiacciando l'altro contro il suo fianco. Aveva la testa posata sulla sua spalla, i capelli che gli accarezzavano la pelle.
- ... no... no... - Avril alzò la voce, ancora immersa nel sonno profondo, e Niall sussultò.
- Avril, svegliati - la scosse delicatamente per il braccio, ma non appena lei sentì il suo tocco si mosse di scatto, urlando.
- AVRIL - Niall le afferrò il polso per impedire che la sua mano gli si schiantasse contro la guancia, e lei ansimò aprendo gli occhi.

- Oddio - esalò, e scoppiò a piangere. Niall la avvolse tra le proprie braccia, baciandole la guancia, sopra di lei e in completo panico.
- Ssh, va tutto bene, piccola. Va tutto bene - mormorò, mentre lei singhiozzava aggrappandosi alla sua maglia bianca e stropicciandone la stoffa tra le dita. Avril cercò di soffocare il pianto, ma era letteralmente impossibile. Ma, lentamente, mentre il profumo di Niall le riempiva i polmoni e cominciava ad emergere dal terrore dell'incubo, e la sua mente si schiariva, si rese conto che finalmente l'unico che avesse mai potuto cancellare le sue paure, era lì con lei.
- Niall... - sospirò, cancellandosi con la mano tremante le lacrime e cercando di aggiustare la voce spezzata - Niall, resta con me, ti p-prego...
- Non me ne andrò mai più, piccola mia - sussurrò lui baciandole il collo, accarezzandole il fianco.
E da lì per Avril venne naturale girare la testa, e nel buio più assoluto che li proteggeva dai loro timori, voltare la testa e incontrare le labbra. Niall ricambiò lentamente il bacio, modellando le sue labbra con le proprie e con la propria lingua, mentre i loro respiri si mescolavano e la mano di Avril gli afferrava la nuca.
- Non finirà mai più, la nostra storia - le sussurrò sulla pelle mentre lei sorrideva, ancora turbata ma estremamente felice. - Durerà.
- Durerà per sempre, almeno finché ci ameremo - mormorò lei, e lentamente Niall si sdraiò sulla schiena, accarezzando la pelle sotto alla canottiera. Avril si scostò per qualche secondo, cercando a tentoni l'interruttore accanto al letto. Una soffusa luce illuminò i loro volti, e i loro sorrisi.
- Baciami - ordinò lei, e Niall sorrise.
Non l'avrebbe lasciata mai più.


LARRY

nient'altro da dire haha.
ah, già. beh... questo era l'ultimo capitolo.
no, non sto scherzando. mi dispiace di non avervi preparate, ma questa decisione si è formata nei giorni in cui fissavo questa bozza e non riuscivo a coordinare una singola parola. la storia di avril e niall è finita qui, anzi; quella che ho raccontato io sì, perché il loro amore non finirà -o meglio, questo dipende da come deciderete voi stesse.
non ci sarà nemmeno il sequel, non ne vedrei l'utilità... ecco, non mi ricordo la data in cui ho iniziato questa storia, ma il 28 settembre Twitter's Girl finisce.
A parte l'epilogo, ma lì ci sarà un altro narratore a parlare ;)
Questa è l'ultima chance per vomitarmi addosso insulti e domande; se ce ne saranno abbastanza li raccoglierò in un altro capitolo e risponderò -o farò rispondere i personaggi, come volete voi. ditemi se volete che lo faccia.
sono cutestharold su twitter, e se volete, andate a spulciare le altre mie storie.
vi voglio bene. xx


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