33.

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Vi sfido. Per 24 h quando imprecherete, al posto di dire "cazzo" direte "darren". Non solo su wattpad, intendo a casa, scuola, con gli amici ecc.
Premio? Sceglierete voi di farmi fare qualcosa -NON SCRIVERE IL BACIO PERCHÉ LO DECIDERÒ IO EHEHEH- ovviamente nei limiti dell'accettabile eh. Se almeno dieci di voi ce la fanno vi metterete d'accordo. Siate fantasiose! Okay, non troppo però.
NON MENTITE PER FAVORE. Non dite che ci siete riuscite se no, okay? Apprezzerò l'onestà e vi dedicherò un capitolo.
Ora, chi gioca?

Non ho idee per il capitolo, se viene 'na schifezza perdonne moi.

   + + +

Niall: mi manchi fottutamente tanto e non ci vediamo solo da tre ore, cazzo
Avril: lo so. Sento anche io la tua mancanza. È come avere un coltello piantato nel cuore.
Niall: ew
Niall: amore. Non vedo l'ora di rivederti
Avril: mi dispiace
Niall: per cosa?
Avril: ho rovinato tutto con la febbre
Niall: ow no piccola, non preoccuparti. Non è colpa tua.
Avril: avremmo potuto passare anche la sera assieme
Niall: ma l'abbiamo fatto no?
Avril: niall. Vuoi dirmi che ti sei divertito a giocare ai lego con johnny mentre io vi guardavo dal divano?
Niall: sì!
Avril: mmh
Niall: davvero, anche se non ho capito un darren di quello che diceva, è stato tenero
Niall: ti assomiglia fottutamente tanto, sai?
Avril: ormai userai darren al posto di cazzo?
Avril: comunque lo so :) lo dicono in tanti, che ci assomigliamo
Avril: e grazie per avermi cantato half a heart per farmi addormentare.
Niall: è stato un piacere ;)
Niall: e sì, userò darren
Avril: solo con me spero.

Avril aspettò la sua risposta; ma invece di un messaggio, le arrivò la notifica del tweet di Niall.
@Niall_Official: darren.

Avril scoppiò a ridere e subito si premette la mano sulla bocca per soffocare le risate. Johnny stava dormendo, non voleva rischiare di svegliarlo.
Avril: dio, sei un tale idiota!
Niall: ti amo anche io, pasticcino del mio cuore
Avril: ew da quando sei così rimbambito?
Niall: solo per te, pulcino amorevole
Avril: pulcino amorevole? Che razza di soprannome è?
Niall: ne vuoi altri? Lumachina adorabiiile? Pandino cucciolosooo? Cupcakeee? Torta miaa? Folletto amatissimoo?
Avril: piccolo irlandese, torna in te
Niall: perché mi chiami piccolo? Non sono piccolo. Darren non è piccolo!
Avril: dio! NIALL!
Niall: indovina chi ce l'ha più grande tra me e ed!
Avril: DIO NO.
Niall: io.
Avril: niall ti prego.
Niall: ricordarmi quanti anni hai
Avri: 16
Niall: oh cinque in meno di me
Avril:
Niall: ah beh
Niall: sei abbastanza grande per queste cose. Dopotutto scrivi fanfiction ziall erotiche.
Avril: GESÙ NIALL BASTA NON LE SCRIVO
Niall: ahah hey piccola tranquilla
Niall: scherzavo.
Avril: lo so.
Avril: piccolo.
Niall: non sono
Niall: okay. Non lo dico più.
Avril: santo cielo, domani dovrò andare a scuola
Niall: scuola? Ew
Avril: lo so.
Niall: meglio parlare di darren piuttosto che andare a scuola
Avril: non saprei urgh
Niall: oh avanti sarebbe molto più interessante
Avril: saresti vissuto alla perfezione  nell'antica grecia
Niall: perché?
Avril: perché i greci erano più pervertiti di te. Non ti dico cosa ho trovato sul dizionario. Poveri i miei occhi innocenti.
Niall: ahah okay
Niall: oh dio ho un mal di schiena che non hai idea
Avril: piccolo miooo
Niall: mi faresti un massaggio?
Avril: se tu fossi qua sì
Niall: li sai fare? Non è che rischio di strapparmi un muscolo o cose del genere?
Avril: idiota.
Avril: ormai sono io che li faccio a mio padre quando ha un crampo o mal di schiena
Niall: posso diventare la tua cavia la prox volta che ci vedremo?
Avril: d'accordo
Niall: stavo scrivendo ad harr e mi si è cancellato il messaggio che rabbia
Avril: oh, succede anche a me con le cose che scrivo
Niall: su di me e Zay?
Avril: niall no
Avril: ti prego
Avril: non cominciare
Niall: c'è lego house alla radiooo
Avril: io sono a letto, non c'è proprio la radio
Niall: oooh
Niall: ora stanno parlando
Niall: che palle
Niall: avevo voglia di ascoltarla
Avril: chiama ed e fattela cantare, no?
Niall: ma che idea geniale!

     》》》》

- Non ce la faccio più - piagnucolò Avril, passandosi una mano tra i capelli. Era seduta contro la parete azzurrina del bagno, rannicchiata.

La voce di suo padre le rispose con una risata.
- Non ti faccio uscire prima. Scordatelo, tesoro.

- Ma dai! - protestò Avril. - C'è matematica! Non serve a niente! Quando mai dovrò utilizzare la radice quadrata nella mia vita? Lo sai? Io sì: MAI.

Derek rise ancora più forte, facendola irritare ancora di più.
- Non ne ho idea, ma anche volendo non potrei venire a prenderti. Sono intrappolato con la maestra di Johnny per il colloquio.

- Quella che ha una cotta per te? - inorridì la figlia.

Derek annuì, all'altro capo del telefono. - Ha già cercato di toccarmi il petto tre volte. È peggio di un'arpia.

- Andrà a finire che ti stuprerà - borbottò torva Avril. In quel momento la campanella suonò e lei alzò gli occhi al soffitto, disperata.

- Hai cinque minuti per salvarmi, nel qual caso decidessi che la vota di tua figlia fin'ora è stata troppo breve - disse lugubre. - Pensaci.

Derek non fece in tempo a rispondere che lei chiuse la chiamata, alzandosi lentamente e uscendo dal bagno.
A noi due, megera.

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