Chi ama Ed in versione fangirl?
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Avril non pensava veramente che sarebbe successo tutto quel casino. Ovviamente, ci sperava e l'aveva sognato, come ogni ragazza e fangirl che si rispetti. Ma, si aspettava che Niall seguisse una delle sue opzioni che aveva elaborato e si era preparata ad affrontare con calma: o le avrebbe riso in faccia, oppure avrebbe detto con gentilezza che non provava lo stesso per lei.
Ma di certo non si aspettava che Niall ricambiasse. Né che lo dichiarasse in un'intervista. Davanti a tre quarti del mondo. In diretta.
Non appena il suo cervello registrò quelle poche parole che le avevano bloccato sia il respiro che il battito cardiaco, Avril si lanciò ad afferrare il cellulare proprio mentre quello cominciava a suonare. I suoi occhi lessero di sfuggita il nome: Ed.
- OMMIODDIO L'HA DETTO OH PORCA TROIA NON CI CREDO ADESSOVIMETTERETEASSIEMEEAVRETESETTEFIGLIEOHMIODIOIOSONOLOZIO - Ed riprese fiato dopo aver strillato quelle parole senza nemmeno aver preso fiato una sola volta. Poi rimase in silenzio per qualche secondo. - Avril? Ma sei viva?
- No - rispose lei, quasi urlando. Saltò in piedi e cominciò a camminare avanti e indietro davanti alla televisione, in panico. - Oh darren, e ora che faccio? OH MIO EDWARD CHE DIAVOLO FACCIO? - urlò.
Dall'altra parte dell'oceano Ed sussultò e fece una smorfia, portandosi il cellulare lontano dall'orecchio, seccato. Poi l'eccitazione fece brillare di nuovo i suoi occhi azzurri.
- Beh, che cazzo dovresti fare? Lo chiami, o lui ti chiama, vi mettete assieme, poi quando vi vedrete vi bacerete, poi farete l'amore e avrete tanti bei bimbi e io sarò il loro zio. Capito?
Avril si lasciò sfuggire una risatina isterica, respidando affannosamente. - Fosse semplice.
- Ma lo è! - protestò Ed, cominciando a prestare più attenzione al panico che trasudava dalla voce dell'amica. - Tesoro, calmati un attimo. Tu lo ami, vero?
- CERTO CHE LO AMO - strillò lei. Ed trasalì.
- E ALLORA SPOSATELO, NO?
Avril si schiaffò una mano sulla fronte. - Ed - si lamentò. Ma, subito dopo, il trillo di un'altra chiamata le ghiacciò il sangue nelle vene.
- Mi sta chiamando - disse, in panico. - EDWARD! MI STA CHIAMANDO, NON OSARE RIATTACC- MA VAFFANCULO - urlò istericamente, mentre Ed le chiudeva in faccia ridendo.
Avril guardò il nome di Niall stampato a caratteri cubitali sul display, torcendo la manica della felpa blu. Rispondo o non rispondo?
L'immagine dell'espressione seria e appassionata di Niall mentre parlava, all'intervista, le riaffiorò in mente. Rispondo, decise immediatamente.
Sfiorò lo schermo e si morse il labbro, ormai già seganto profondamente dalle impronte dei suoi denti. Si portò lentamente il cellulare all'orecchio, stringendosi in un mezzo abbraccio con la mano sinistra aggrappata al fianco destro.
- Niall? - chiese, con voce tremante.
La voce calma e dolce dell'irlandese le rispose timida, facendo sciogliere ogni sorta di ansia che stava provando.
- Piccola Av.
Avril sorrise, asciugandosi col pollice una lacrima all'angolo dell'occhio.
- Ti amo - disse, con la voce rotta.
Lo sentì ridacchiare imbarazzato. - Ti amo anche io, piccola Av.
Avril chiuse gli occhi e si tranquillizzò lentamente ascoltando il suo respiro attraverso il telefono.
- Da quanto? - le chiese lui, dolcemente.
Lei sorrise. - Probabilmente da quando Alex ha tentato di violentarmi e mi hai ascoltato, mi hai calmata.
- Ma stai piangendo?
- No - rispose lei, tirando su col naso. Niall rise. L'imbarazzo e la tensione erano svaniti quasi del tutto, ora. - Ti amo - ripeté Niall, facendola sorridere. - Ti amo, ti amo, ti amo.
Avril sorrise timidamente, senza riuscire a trattenere la violenta felicità che stava provando in quel momento. - Me l'hai già detto - rise.
- Non saranno mai abbastanza le volte che te lo ripeterò - disse lui. - Non sai quanto vorrei baciarti, ora. Mi pizzicano le labbra, davvero.
Avril rise e si portò le dita alla bocca. - Non penso che ti piacerebbe baciarmi.
- Cosa? Perché? - chiese lui stupito.
- Le mie labbra sono massacrate. Me le mordo in continuazione - disse goffamente lei.
Lui scoppiò a ridere. - Io ti amo. Amo ogni cosa di te, non scordarlo. Amo anche le tue labbra massacrate. Amo il modo in cui le mordi e cerchi di non metterti a urlare di gioia quando sei con me e pensi che io non ti stia guardando.
Avril rimase in silenzio, sentendosi estremamente debole. Riuscì a sedersi sul bordo del divano prima di cadere a terra. Affondò il pugno nella guancia e si appoggiò ai cuscini.
- Sei morta? - le chiese Niall dopo qualche minuto di silenzio.
Avril scosse la testa. - No. Io... vorrei tanto averti qui.
Si rese conto di quello che aveva detto e il senso di colpa minacciò di affogarla nel panico. Arrossì. - I-io, voglio dire... non intedevo... solo che...
- Lo so, piccola Av - mormorò Niall. La sua voce aveva una sfumatura intenerita. - Vorrei anche io essere lì con te, ora.
Avril sorrise e si tuffò contro i cuscini, abbracciandone uno. - Ti... ti va di parlare?
Niall ridacchiò. - Certo... scusami, amore, vai a vedere cosa ci ha scritto Edward.
Avril si scostò il cellulare dall'orecchio ed entrò nella chat. Impallidì e arrossì subito dopo.
Ed: mi raccomando il preservativo
Ed: DOVETE SCOPARE COME CONIGLI IRLANDESI
Niall: stronzo appena ti prendo vedi come ti gonfio di botte
Ed: ahahah NO. Aspe' che aggiungo anche Harold, sta sclerando.
Numero Sconosciuto: VOGLIO DEI MINI-NIALL-NIPOTI, FORZA DATEVI DA FARE SUSU
Niall: DOVE MINCHIA SEI CHE TI UCCIDO STYLE?
Numero Sconosciuto: EHY CI HA GIÀ PENSATO LA MIA EX A STORPIARMI IL COGNOME, HORAN, FA' IL BRAVO E SCOPA IN SILENZIO
- Oh mio dio - gemette Avril. Si portò di nuovo il cellulare all'orecchio, incredula e stordita.
. M-ma quello è Harry?
- Sì - sbuffò torvo Niall - mi dispiace per quello che scriv-... IL MIO ORECCHIO!
Mentre lui parlava, Avril si era messa a urlare: - HO IL NUMERO DI HARRY STYLES OH MIO DIO! Aspetta in linea!
Avril: HARRY TI AMO
Harry: aw amore :3 anche io!
Niall: GIÙ LE MANI DALLA MIA RAGAZZA!
Ed: ma quanto sei possessivo, horanuccio
Harry: ESATTO
Harry: non possiamo fare una cosa a tre?
Ed: eeeh, e io?
Harry: okay a 4
Harry: avvvvril ci stai?
Niall: vi butto fuori dal gruppo se non la piantate
Ed: va be' >.< vado dalla mia chitarra, ciao ciao
Ed: LE PRECAUZIONI MI RACCOMANDO
Niall: MA SE SIAMO IN DUE FOTTUTI CONTINENTI DIVERSI
Harry: dopodomani e il giorno dopo sono giorni liberi, idiot
Harry: e vai dalla tua ragazza, ora.
Avril appoggiò nuovamente il cellulare sull'orecchio, l'entusiasmo decisamente sostituito dall'imbarazzo. Nial tossicchiò.
- Okay. Ci sono - disse con un filo di voce, Niall sospirò.
- Mi dispiace per tutte le cazzate che scrivono - si scusò. Avril sorrise, senza riuscire a trattenere che la sua faccia si paralizzasse per la troppa gioia.
- Non importa - sussurrò - l'importante è che tu mi voglia bene.
- Ma io non ti voglio bene, io ti amo.》》》》
- Avril! Ti vuoi muovere? - la ragazza alzò gli occhi al soffitto biancastro dello spogliatoio femminile e sospirò all'ennesimo richiamo di Carmen. Al contrario suo, Carmen era una vera atleta e amava fare le ore di educazione fisica -tutto il contrario di Avril. Finì di allacciarsi le stringhe bianche delle All Star e si rialzò, aggiustandosi la canottiera nera.
Guardò in giù, mentre i lunghi capelli castani le scivolavano lungo il collo accarezzandole morbidi la pelle. Scrutò dubbiosa i pantaloncini grigi che Carmen le aveva prestato sotto ordine del professore di ginnastica per obbligarla a sottoporsi a quel supplizio.
- Ma sei sicura che... - iniziò, poco convinta, ma Carmen perse la pazienza e l'afferrò per il polso, spalancando la porta arancione e trascinandola nel corridoio. Avril rabbrividì per l'improvvisa aria fredda e si strinse nelle braccia, cominciando a tremare.
- Non capisco perché non accendono mai i caloriferi in questa dannata palestra - si lamentò, mentre Carmen la tirava impaziente verso le porte verdi dell'entrata nel salone.
- Perché poi creperemmo di caldo dopo venti minuti di corsa - ribadì Carmen, cercando di nascondere l'eccitazione e i sorrisi dietro a un finto tono esasperato. Avril però notò che era su di giri.
- Che diavolo hai? Non sei mai così contenta. Dio, se io potes- Avril si zittì, dopo che Carmen aveva spinto le porte. Aveva alzato gli occhi dal pavimento verde e le sue iridi azurre di erano impigliate in una figura alta, al centro di un capanello di persone, a qualche metro da lei.
Le cedettero le gambe e Carmen dovette precipitarsi a sorreggerla perché non si schiantasse al suolo. I suoi occhi divennero lucidi mentre boccheggiava, rendendosi conto che lui era lì, era lì per lei.
Niall le sorrideva, felice come non l'aveva mai visto. Spalancò le braccia e Avril con uno scatto saltò in piedi e gli corse incontro, gettandogli le braccia al collo. Affondò il volto nel suo petto mentre le braccia forti del ragazzo si chiudevano attorno a lei, sollevandola da terra, mentre l'abbracciava così forte da svuotarle i pomoni d'aria.
- Sei qui - sussurrò lei, afferrandogli la nuca. Niall annuì, cullandola piano a destra e sinistra, senza riuscire a parlare per l'emozione; chinò la testa e le baciò a lungo la guancia, mentre le dita di Avril stropicciavano la stoffa nera della sua maglietta, e le sue spalle venivano percorse da continui e rapidi singhiozzi.
- Sono qui per te - le assicurò.EYA!
Ho due pezzi di ghiaccio al posto delle mani, ma okay ahah.
E SI VI LASCIO COZIII, SENZA MANCO UN BACIO AHAHAH penso che Mari, tu sarai molto delusa u.u
Per le ragazze a cui non ho risposto nei mex privati riguardo al gruppo su whatsapp, non odiatemi, mi spiace, ma wattpad è impazzito e non me li fa vedere!
Mandatemi un messaggio su twitter, sono @cutestharold :)
Un bachio!
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Twitter's Girl
FanfictionNotifica di Twitter: Niall Horan ha cominciato a seguirti. 》》》》 Avril: grazie. Niall: sono qui per te. Sono qui per le mie fan. Se una foto ti fa sorridere allora sono felice di poterti aiutare. con un paio di ideeucce di @idkneils. #5 in fanfictio...