Angry wolf

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"Mi terrai il broncio ancora per molto?" Niall si accomoda al suo fianco, al loro solito tavolo della mensa, osservando il minore lanciargli uno sguardo di sfuggita, prima di addentare la mela che stava sgranocchiando durante la pausa pranzo.

Erano passati un paio di giorni dalla luna piena, avvenuta venerdì, ed il cacciatore aveva provato a contattare Harry durante i giorni passati a casa, ma l'amico non lo aveva degnato di una sola risposta. Il punto è che sapeva di meritarselo. Aveva nascosto una parte fondamentale della sua vita ai suoi fratelli e doveva sapere che Harry, il più permaloso tra loro tre, ne avrebbe risentito parecchio. Liam era quello che non gli aveva dato alcun problema. Aveva da subito capito le sue ragioni e non le aveva obiettate. Infondo, entrambi si erano ritrovati a nascondersi delle cose proprio per la stupida convinzione che, così facendo, avrebbero tenuto al sicuro l'altro. Harry invece, sembrava risentito fino al midollo. Lo notava dagli sguardi che gli rivolgeva e, allo stesso tempo, sapeva che il riccio stesse faticando a tenergli il muso. Non avevano mai realmente litigato da non parlarsi per giorni e, da quanto aveva capito, il ragazzo dagli occhi verdi si era fatto a malapena sentire persino con Liam.

"Beh, dipende se mi nascondi qualche altro segreto oscuro." Harry replica, osservando il biondo rivolgergli un'occhiata divertita, iniziando anche lui a pranzare. A qualche tavolo in lontananza Lilibeth e Liam stavano mangiando e chiacchierando in solitudine: il loro amico, seppure ancora convinto della decisione presa, sapeva che la ragazza meritasse una spiegazione migliore ed inoltre, Beth era ormai diventata una cara amica per ognuno di loro e nessuno voleva escluderla dal gruppo.

"Anche tu e Liam mi avete nascosto del fatto che fosse diventato un licantropo." Ribatte, divertendosi nel notare la mascella di Harry serrarsi a quello.

"E' dall'inizio degli omicidi che sei distante da noi, credevamo che fossi terrorizzato a morte e non volevamo darti altro motivo per aumentare la tua preoccupazione." Sospira, posando il torsolo della mela, immergendo gli occhi verdi in quelli di Niall, sempre calmi e rassicuranti.

"Però non penso che il tuo risentimento verso di me sia totalmente dovuto al fatto che ti abbia nascosto delle cose." Il biondo lo sorprende ed osserva il momento in cui Harry sembra ritornare ad essere il ragazzino troppo iperattivo e, soprattutto, pieno di insicurezze e con la paranoia attaccata addosso come una seconda pelle. Lo osserva sospirare sconfortato, iniziando a tamburellare nervosamente le dita sul tavolo.

"Anche Liam voleva tenermi nascosto della licantropia." Mormora, portando velocemente lo sguardo sul ragazzo in questione e si morde il labbro, sapendo che probabilmente il Beta stesse ascoltando la loro conversazione. "Ed ora, sapere che io abbia scoperto i vostri segreti solo grazie alla mia testardaggine mi fa sentire inutile. Ho sempre voluto essere per entrambi un punto di riferimento, un punto fermo." Ammette, sviando lo sguardo da quello del suo migliore amico. Harry si sentiva così frustrato. Era stanco di sentirsi così inutile, un peso.

"Ma tu lo sei Harry. Proprio per il fatto che per noi sei importante abbiamo cercato di salvaguardarti." Mormora, afferrando la mano di Harry che continuava a battere nevroticamente sulla superficie e, così facendo, riesce a recuperare la sua attenzione.

"D'ora in poi non voglio che pensiate a salvarmi e non voglio che ci sia più nessun segreto tra di noi. Siamo una squadra da quando siamo dei ragazzini e siamo le uniche costanti nelle nostre vite." Harry afferma deciso, guardandolo negli occhi, prima di spostare lo sguardo su Liam e il sorriso che quest'ultimo rivolge ai due ragazzi fa capire al riccio che quella conversazione, fatta di sentimenti che covava in silenzio da troppe settimane, fosse arrivata finalmente ad entrambi i destinatari.





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