Before the storm

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"Claire, è meraviglioso." Harry mormora, quasi senza parole, accarezzando con la punta delle dita il grosso bestiario antico, ancora chiuso sul tavolo della clinica veterinaria. Osserva i grossi ghirigori, completamente in legno, adornare la copertina di un bellissimo marrone scuro. Il più piccolo se ne sentiva incredibilmente attratto: aveva sempre provato una sorta di formicolio sotto pelle nello sfogliare quei tomi antichissimi e pregni di conoscenza, ma con quello, sembrava che un fuoco scoppiettasse sotto pelle.

"Sapevo che ti sarebbe piaciuto. Appartiene alla famiglia Tomlinson da che ne ho memoria..." L'emissario rivolge un dolce sguardo affettuoso al ragazzo che, a quella rivelazione, inizia ad accarezzare delicatamente quei rilievi, desiderando aprirlo. I suoi occhi, completamente incuriositi ed emozionati, si soffermano su di lei facendola divertire.

"Puoi parlarmi di Mark e Johannah? Volevo chiederlo a Louis, ma presumo che tutti e tre i fratelli pensino a loro ancora con l'amaro in bocca." Sospira comprensivo, appoggiando il viso contro il palmo della mano. Osserva la donna alzarsi e andare a recuperare una sua agenda, da cui recupera una foto che porge al ragazzino.

Davanti agli occhi dell'adolescente una versione più piccola di Louis, Zayn e Lottie è stampata su quella foto. I tre fratelli sono in compagnia di una bambina dell'età più o meno della Beta e di altre due bambine di qualche anno più piccole. Dietro a quei meravigliosi ragazzi, un uomo dalle spalle larghe e con una perfetta postura, ha le mani poggiate sulle spalle di Louis. I suoi occhi scuri sembrano però molto affabili e il suo sorriso ed i suoi capelli, dello stesso colore di suo figlio, lo fanno sembrare ancora più simile al suo primogenito. Al suo fianco, una bellissima donna, un po' più bassa del marito, ha una mano immersa tra i capelli corvini di Zayn, facendolo ridere e mettendo di conseguenza in mostra la sua dentatura con qualche dente mancante dovuto alla giovanissima età. Con l'altro braccio, la donna tiene stretta a se una bambina delle bambine più piccole, che è quasi appisolata tra le sue braccia. I suoi occhi, blu come il più bello dei mari, esprimono tanta gioia e felicità essendo circondata d'amore e dalla sua meravigliosa famiglia.

Harry deglutisce, con un peso enorme al cuore e gli occhi lucidi, arrossati, nel sapere quella famiglia distrutta. Nel vedere quella felicità scomparsa a causa degli assassini.

"Ogni tanto mi capita di riguardarla. Erano due persone eccezionali e hanno cresciuto i loro figli in maniera esemplare, infondendogli ogni principio e con tanto amore." Claire è malinconica mentre riguarda anche lei quella foto, dando un sospiro tremante. "Erano come dei fratelli per me, mi consideravano parte della famiglia. Per questo hanno incaricato me della custodia dei loro figli." Rivela quel dettaglio che probabilmente i tre amici avevano solo potuto immaginare. "E io li ho cresciuti come se fossero figli miei, anche se la mia educazione si è incentrata principalmente sul nostro rapporto in quanto io emissario e loro in quanto branco." Ammette, guardando Harry negli occhi. "Avevano bisogno dei loro genitori, ma al tempo stesso avevano bisogno di recuperare ciò che restava del branco, nonostante fossero ancora dei ragazzini. Ho cercato, per quanto ho potuto, di svolgere entrambe le mansioni." Sospira affranta, accarezzando con delicatezza la foto.

"Sono molto legati a te, Claire." Harry le poggia una mano sulla spalla, in un atto di conforto, osservando la donna annuire con un debole sorriso e con gli occhi tristi. Quella tragedia non avrebbe mai liberato i loro cuori dal dolore, ne erano tutti consapevoli. Piano piano però il dolore sarebbe diventato meno invalidante.

"Lo so, li ho dovuti costringere a lasciarmi andare a vivere nella mia vecchia casa, una volta ritornati a Beacon Hill." Ride, ricordandosi quei momenti. Era stato un parto ritornare nella città natia per tutti loro e i tre ragazzi non volevano lasciarla andare via dopo tutto quegli anni vissuti al suo fianco. "Ma Louis era ormai diventato un uomo, un bravo capobranco, e sapevo che la mia presenza potesse infondergli una certa tranquillità, ma doveva imparare a contare unicamente sulle sue forze, per quanto ne fossi io stessa addolorata." Ammette, ottenendo un sorriso in risposta da Harry, gemello al suo, nell'immaginare quei momenti. "Non lo vedevo così felice e spensierato da tempo, Harry." Claire lo guarda negli occhi, poggiandogli una mano sul braccio con fare materno. "Oggi, mentre ti guardava, sembrava aver ritrovato la pace che gli è stata brutalmente sottratta." L'emissario ammette un po' commossa, guardando nuovamente la foto in cui Louis era rappresentato con un piccolo sguardo fiero, già da Alpha, anche se un sorriso tutto denti tradiva il suo status nel branco.

A storm in a tea cupDove le storie prendono vita. Scoprilo ora