Love is in the air

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Gira l'ennesima pagina del libro di letteratura, sottolineando attentamente i concetti importanti. Quel giorno, Harry aveva deciso di rintanarsi nella biblioteca scolastica, avendo bisogno di un momento di distacco dal branco. Dal ritrovamento dei cadaveri, avevano sviluppato tutti loro un profondo senso di rabbia ed inquietudine che avvolgeva specialmente il capobranco, a causa delle sue forze notevolmente ridotte. Insomma, nonostante Harry non possedesse il fiuto di un licantropo, avvertiva la tensione gravare su ogni membro del branco e l'adolescente aveva sentito la necessità di uscire da quella casa per respirare.

Sussulta, quando qualcuno poggia lo zaino sulla sedia di fronte alla sua. Alza lo sguardo e sorride immediatamente nel vedere il viso dolce di Lilibeth comparire. Senza fare chiasso, avvolge forte la ragazza fra le braccia che ride a bassa voce, divertita da quella dimostrazione d'affetto così spontanea che le stringe il cuore.

"Hei ranocchio, ti sono mancata?" Beth si stacca piano, spostandogli premurosamente i capelli dal viso, andando a sedersi all'occhiata omicida della bibliotecaria, imitata quasi subito dal riccio. Recupera i libri, raccogliendosi i lunghi capelli neri in una coda, osservando il ragazzo poggiare il viso sulle proprie mani, ignorando totalmente il libro di letteratura.

"Beth volevo venirti a trovare, ma a causa di tutta questa questione..." Sospira frustrato, felice di vederla con un bel colorito di pelle e finalmente più in sé. Il volto terrorizzato e preoccupato lasciava finalmente spazio ai suoi vivaci occhi scuri ed aveva un'espressione nettamente più rilassata rispetto all'ultima volta che l'aveva vista.

Dopo aver scampato l'attacco del Kameleon, la ragazza si era rifugiata nelle mura di casa sua e, per giorni, non era andata a scuola. Harry sapeva che avesse bisogno di rasserenarsi per non cadere in preda alle crisi di nervi. Stesso Beth, durante quei pochi messaggi che erano riusciti a scambiarsi, gli aveva detto di non preoccuparsi di andare a trovarla: aveva evidentemente bisogno del tempo per se stessa per scaricare la tensione e farsi scivolare quel brutto avvenimento alle spalle.

"Nessun problema, tesoro." Gli sorride rassicurante e gli passa una mano sull'avambraccio per tranquillizzarlo. "Piuttosto, tu come stai? Non hai una bella cera." Osserva la ragazza, avendo da subito notato quanto il ragazzo sembrasse provato ed in ansia.

"Oh, sai com'è...ieri sono stati trovati quei tre ragazzi e mia madre è un fascio di nervi perché si sente un fallimento. Inoltre, non sto passando le notti a casa mia ultimamente e, sia io che lei, ne stiamo sicuramente risentendo del distacco visto che, dalla morte di papà, non ci siamo mai separati." Ammette, dando voce al fiume di pensieri. Con Lilibeth non aveva paura di aprirsi. Dal primo momento, la ragazza aveva provato ad approcciarsi a lui e di fare amicizia, ed Harry in pochissimi mesi aveva imparato a sentirsi perfettamente a suo agio con l'amica. Beth non lo aveva mai giudicato, lo spronava in tutto e vegliava su di lui come una sorella maggiore: a causa del trasferimento, la ragazza aveva perso un anno ed era quindi più grande dei tre migliori amici.

"Dev'essere difficile per lei avere questo peso sulle spalle." Sospira infatti comprensiva, osservando gli occhi di Harry leggermente cupi. "Stai dormendo da Liam?" Domanda curiosa, escludendo a priori che stesse da Niall, dato che la notizia che fosse stato attaccato da un animale era circolata in fretta. Sbatte le palpebre confusamente, quando l'amico scuote il capo.

"No, in realtà sto dormendo dal ragazzo che hai conosciuto al bosco, Louis." Harry arrossisce all'occhiata lasciva della ragazza e sbuffa frustrato al suo sorrisino malizioso.

"Adesso voglio sapere tutto." Esclama con un tono di voce di chi non ammette repliche ed Harry sospira pesantemente, facendola ridere.

Almeno c'era Beth a tenerlo aggrappato alla normalità. 

A storm in a tea cupDove le storie prendono vita. Scoprilo ora