Identity revealed

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Erano rientrati in casa, con una nuova speranza ad animarli: Liam, desideroso di ritrovare il suo migliore amico, la sua ancora e di tentare di assecondare il suo istinto che ancora lo preoccupava e Louis, bisognoso invece di riavere al suo fianco la propria soulmate. Il Beta era ancora abbastanza confuso dai nuovi sentimenti che in quei giorni lo stavano tormentando e che lo spingevano sia ad avvicinarsi al Farshee e, allo stesso tempo, a scappare lontano da lui come un cane con la coda tra le gambe. 

I due si recano nel salotto della villa e osservano incuriositi Zayn, seduto a gambe incrociate sul pavimento, con gli occhi chiusi e attorno a lui varie candele, fasci di erbe ed alcuni talismani erano posizionati in una specie di runa. Il corvino stava mormorando a bassa voce delle frasi in qualche lingua antica che a quanto pareva soltanto Claire conosceva, visto che era seduta anche lei per terra, con aperto sulle sue gambe uno dei bestiari e osservava che Zayn compiesse il rituale in maniera pulita.

Prima che però Louis o Liam potessero chiedere qualcosa in merito, gli occhi del corvino si spalancano diventando di un bianco accecante che fa preoccupare tutti. L'Alpha, esattamente come il resto del branco, viene però tranquillizzato da un'occhiata calma di Claire che gli fa cenno di restare in silenzio.

"Sta funzionando." Mormora sottovoce l'emissario, osservando il Farshee alzarsi, facendo irrigidire tutti i presenti.

Sembrava che i suoi poteri da ambasciatore della morte si stessero manifestando, ma i suoi occhi cangianti facevano capire al capobranco e ai due Beta che non li stesse recando al corpo senza vita di Harry, bensì dalla Banshee. Per questo, i due fratelli si scambiano un fugace sguardo, apprestandosi ad inghiottire i soppressori che Claire porge loro, in maniera tale da seguire Zayn, con una nuova determinazione ad animarli. Liam, spinto dall'emissario, si appresta a chiamare Bobby Horan per avere più aiuto possibile mentre osserva Claire sedersi sul divano, con un'espressione turbata.

Quella sarebbe stata la serata decisiva.





Camminano a lungo, sotto l'effetto dei soppressori che avrebbero dovuto celare la loro aurea e la loro presenza: una nuova chicca inventata dal loro emissario e da Harry, durante le sue fughe da Claire. Era durante la creazione di quelle pillole che probabilmente il ragazzo era venuto a conoscenza delle bacche che aveva immerso nel loro the, la sera prima del loro litigio. Louis cerca di non farsi distrarre dal fatto che era da troppo tempo che non osservava il moccioso completamente immerso nel suo bestiario mentre lui, come al suo solito, tentava di distoglierlo dai suoi studi con baci rubati e dei lievi pizzicotti che, ogni volta, facevano scoppiare a ridere l'adolescente di gioia.

Perso nei suoi pensieri, sussulta quando Lottie lo blocca e, con un cenno, gli indica la figura di Zayn che si è fermata, in prossimità di una figura coperta da un grosso mantello nero. Erano ormai giunti in profondità nel bosco, permettendo ai due emissari della morte di godere a pieno della luna alta nel cielo e della natura a circondarli, completamente ignari dei due licantropi completamente rigidi a quella visione.

Improvvisamente Zayn riacquista conoscenza e, ignaro di essere seguito dal suo branco, sgrana gli occhi nel ritrovarsi per la prima volta davanti a se quella creatura, fatta della sua stessa essenza. Il suo viso pallido, i lineamenti dalle fattezze distorte e gli occhi totalmente bianchi erano in grado di immobilizzarlo solo con uno sguardo. Aveva da subito acconsentito quando Claire gli aveva proposto quel rituale, ma non sarebbe mai stato realmente pronto nel ritrovarsi davanti quel mostro che aveva rubato così tante vite innocenti, facendo del male persino ad Harry.

A storm in a tea cupDove le storie prendono vita. Scoprilo ora