Empathy

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La preoccupazione non faceva altro che crescere e la tensione sembrava mangiare vivo ogni singolo componente del branco che, in quei giorni, sembrava aver perso la vitalità che lo caratterizzava, dando spazio ad un umore nero che aveva ormai infestato la villa dei Tomlinson.

Louis si era ormai abituato ad avere ad ogni ora del giorno e della notte Niall e Liam per casa, accompagnati spesso e volentieri da Bobby che cercava di contribuire il più possibile. Claire si era stabilita ormai in quella casa dato che non poteva abbandonare i suoi tre figliocci in un momento difficile come quello e provava un immenso dolore nel vedere l'Alpha diventare giorno dopo giorno l'ombra di se stesso. Era difficile persino farlo mangiare: soltanto il fatto che le forze gli servissero per salvare la sua soulmate era in grado di interrompere quello stato vegetativo, in cui ogni tanto cadeva, per nutrirsi, allenarsi e passare la maggior parte del tempo a perlustrare Beacon Hill ,sempre in compagnia di Lottie e Liam che non lasciavano mai il fianco del loro capobranco.

Se abituarsi nuovamente alla presenza degli umani fosse stato difficile per tutti e tre i fratelli, il passare giorno dopo giorno senza la solita allegria e la pungente ironia di Harry sembrava quasi impossibile da sopportare. Quel dannatissimo moccioso era entrato nei cuori di tutti loro e il solo pensiero di perderlo e di saperlo in pericolo li devastava.

Uno dei problemi principali era stato nascondere ad Anne il fatto che suo figlio fosse sparito e la donna metteva a dura prova il controllo di Louis, praticamente inesistente da giorni. L'Alpha era stato tentato dal rivelarle tutto, dal metterla al corrente della sua natura, del sovrannaturale, ma Liam gli aveva aperto gli occhi: Harry non avrebbe mai e poi mai voluto mettere in pericolo l'unico genitore che gli restava e il branco doveva fare il possibile per tenerla al sicuro. Poteva sembrare un pensiero completamente incoerente da parte del riccio il fatto di voler essere sempre partecipe e, allo stesso tempo, tentare di tenere il più possibile al sicuro le persone che amava, ma Louis lo amava proprio per questo. Per quelle piccole incoerenze che alimentavano Harry e in cui, puntualmente, ricascava maledicendosi e provando ogni volta ad imparare dai suoi sbagli. Amava che fosse umano e, proprio per questo, un piccolo ammasso di fragilità, insicurezza ed incoerenza perfettamente controbilanciati da forza, determinazione e coraggio. 

Era inutile anche tentare di spiegare quanto dolore provasse nel sentirsi privato della sua soulmate, nel saperlo in pericolo, forse ad un passo dalla morte, senza poter fare nulla per salvarlo. Sentiva il suo lupo graffiare, anche lui agonizzante per la mancanza del ragazzino e più volte si era svegliato di soprassalto, durante quei pochi momenti in cui riusciva a prendere sonno, con il terrore vivo di sentire Zayn urlare il nome del suo compagno. In realtà non avevano definito cosa fossero, la soulmate andava oltre la misera etichetta di fidanzati, compagni o altro, erano ormai un'unica entità e Louis odiava il fatto che le ultime parole che gli aveva rivolto fossero così crude e dolorose. Se solo ripensava alla loro ultima conversazione desiderava di distruggere tutto e di farsi male, pur di far trovare sollievo ad Harry di cui non riusciva neanche a percepire l'odore. Quella, era una delle cose che lo spaventava di più. Anche prima del marchio, riusciva sempre a sapere dove fosse, essendo in grado di percepire il suo odore anche da molta distanza, invece adesso percepire solo il nulla, se non un forte dolore che ormai non sapeva neanche più se provenisse da lui o da Harry, lo rendeva folle.

"Ti disturbo?" Liam mormora, osservando Louis fumarsi una sigaretta in veranda, con lo sguardo perso lungo i boschi, e la mente da tutt'altra parte. Si avvicina, quando vede il suo Alpha scuotere il capo in dissenso e sospira, accostandosi al suo fianco, poggiando le braccia lungo la ringhiera e portando anche lui lo sguardo lungo la distesa verde. "Claire dice che ha trovato un rituale per provare a mettere in collegamento Zayn e la Banshee...stanno facendo delle prove, ma non si sa se andrà a buon fine." Mormora, anche lui estremamente demotivato, abbassando lo sguardo sulle proprie mani.

A storm in a tea cupDove le storie prendono vita. Scoprilo ora