A storm in a tea cup

Repression

Come un grandissimo allocco, Harry si era addormentato. Aveva iniziato a smistare alcuni vestiti, il pigiama e le cose che gli sarebbero servite nei giorni a venire e si era ritrovato a provare il materasso: errore fatale.

Dà un sonoro sbadiglio, alzandosi piano, spostando la coperta. Getta un rapido sguardo alla massa di tessuto, consapevole che, quando si era addormentato, non c'era. Sospira, andando velocemente in bagno, prima di dirigersi verso il piano di sotto dal quale provenivano delle voci. Infatti, attorno al camino del piano inferiore, c'erano i tre lupi ed il corvino che alzano lo sguardo su di lui appena lo notano scendere le scale e raggiungerli.

"Ben svegliata, principessa." Zayn lo prende in giro e Harry ride a bassa voce, andando a sedersi al fianco di Liam che subito gli getta un braccio sulle spalle e lo stringe a se, sapendo quanto il suo migliore amico abbia bisogno di un bel po' di calore appena sveglio, dato che il riccio si ritrovava sempre con il naso gelido e vari brividi a percorrergli il corpo dopo aver dormito.

"Stavamo parlando del piano." Liam lo informa, osservando gli occhi dell'amico improvvisamente più svegli. Quando si trattava di cose che stimolavano la sua curiosità, Harry era in grado di svegliarsi persino di scatto, mentre quando una cosa non gli interessava, ci metteva ore a non comportarsi come un vegetale.

"Cosa avete deciso?" Domanda, con la voce ancora un po' rauca, osservando Lottie che lo osserva divertita ed ignora lo sguardo di Louis fisso sulla propria figura.

"Niall farà da esca, essendo addestrato riuscirà a rallentarlo ed io e Louis prenderemo dei soppressori, che nasconderanno il nostro odore, per passare il più inosservati possibile. Inoltre, se servirà aiuto, ci sarà Bobby e Liam accorrerà in nostro aiuto." All'occhiata confusa di Harry, il Beta si affretta a specificare le parole di Lottie.

"Io sarò qui con te. Claire ci ha dato altre informazioni sul Kameleon ed andrà tutto bene, vedrai." tenta di rassicurarlo, osservando il suo migliore amico annuire non molto convinto.

"Spero solo che, per tenere me e Beacon Hill in salvo, nessuno di voi si farà del male." Si ritrova a mormorare l'adolescente, alzando lo sguardo negli occhi di Louis che, invece, pare determinato e sicuro della sua scelta. Harry non si sentiva molto entusiasta all'idea del piano, avrebbe tanto voluto farne parte e aiutare, ma sapeva che nel combattimento lui avrebbe solo rischiato di morire e che non avrebbe potuto fare molto. Per questo, tenta di sopprimere il suo istinto e cerca di accettare la decisione del branco senza obiettare.

"Tua madre mi ha chiamato oggi, quando sei andato via..." Liam cambia discorso, intenzionato a portare la discussione su un argomento più leggero e subito nota come gli occhi, ancora un po' assonnati, del suo migliore amico lo guardano con aria scettica. "Pensa che tu te la faccia con Louis." Liam trattiene a stento il divertimento e si gode l'occhiata confusa di Harry.

"In che senso?" Si passa una mano tra i capelli leonini, tentando di non far prevalere i suoi istinti omicidi nei confronti del suo caro amico d'infanzia, ma a causa del suo sorrisino dispettoso e dei suoi occhi ilari non era affatto semplice.

"Mi ha chiesto se tu fossi ancora vergine." Scoppia a ridere il Beta, non riuscendo al trattenersi, accompagnato dalle risatine di Zayn e Lottie che appaiono estremamente divertiti dalla faccenda e l'umano si passa una mano sul volto, chiaramente esasperato ed imbarazzato.

"Da quando la mia verginità è diventata una questione di stato?" Piagnucola il minore, dando una gomitata nelle costole ben assestata al suo migliore amico che continua a ridere imperterrito, trattenendo un debole guaito di fastidio.

Anne trattava Liam come suo figlio, d'altronde lo conosceva da quando era un neonato e l'affetto era ben ricambiato dal ragazzo che la trattava come se fosse una sua seconda madre. Harry era felicissimo di ciò, odiava però che, spesso e volentieri, si coalizzassero per infastidirlo o per prenderlo in giro. Non si imbarazzava facilmente, non aveva alcun pelo sulla lingua, ma quando si parlava della sua verginità o delle questioni di cuore diventava molto schivo e riservato.