Wolf

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Era notte fonda ed Harry piagnucola, sentendosi svegliare, nonostante tutto ciò che volesse fare era dormire.

Si erano addormentati tardi: il knot si era sciolto dopo un paio di ore e mentirebbe se dicesse che Louis in quel frangente non lo avesse stuzzicato e portato al limite dell'esasperazione altre volte. Solo che adesso era letteralmente distrutto e desiderava solo riposare. "Louis...che vuoi..." Borbotta infatti in un lamento, sbiascicando, aprendo piano gli occhi e abituandosi a fatica alla penombra. I suoi occhi, quando si abituano alla sola luce che proviene dai raggi lunari, riesce a vedere il fisico statuario del licantropo impegnato in quel momento a guardarlo con un sorriso emozionato ed uno sguardo felice. Harry non l'aveva mai visto in quello stato.

"Devo farti vedere una cosa, non te ne pentirai." Louis lo sprona, osservando il minore guardarlo con un'occhiata scettica mentre si accinge a recuperare piano dei pantaloni della tuta ed una felpa, dando un debole verso di dolore. Ghigna soddisfatto a quel lamento, ancora per niente sazio di quel piccolo uomo che lo faceva impazzire.

Harry fa per parlare, iniziando a trotterellare lentamente verso il piano inferiore, dando uno squittio nel sentirsi prendere in braccio dall'Alpha che, in poco tempo, conduce entrambi fuori. L'aria è abbastanza fredda a quell'ora e infatti si stringe istintivamente al corpo sempre caldo dell'uomo che, a quel gesto, sorride e lo stringe maggiormente a se. L'adolescente getta uno sguardo vicino al grande albero dove il giorno prima avevano fatto il picnic e sorride, notando ancora le coperte lasciate lì: i fratelli Tomlinson non erano noti per il loro ordine nella cucina. Da quando viveva alla villa, era Zayn che si occupava in primis di tenere la zona pranzo curata, dato che i due lupi lasciavano dietro di se un disastro. Si imbarazza, nel ricordare che lui e Louis durante il pomeriggio erano letteralmente spariti, lasciando il resto del branco e Lilibeth a domandarsi dove diamine fossero finiti, eppure in cuor suo sapeva che il branco sapesse che avessero bisogno di un po' di tempo da soli.

"Cosa vuoi farmi vedere?" Domanda curioso il riccio, sentendosi finalmente poggiare con i piedi per terra e incrocia lo sguardo luminoso di Louis che gli stampa un veloce bacio sulle labbra, prima di fare qualche passo indietro. Era ancora un po' intontito e confuso, ma era estremamente felice di vederlo sorridere in quel modo che non gli importava ne del freddo e ne di avere l'erba a solleticargli i piedi.

"Tra qualche secondo lo vedrai..." Sussurra il maggiore, percependo l'euforia crescere e le sue membra tremare d'aspettativa a ciò che stava per accadere. Il suo essere, la sua natura, era stata soppressa per troppo tempo e finalmente l'agonia provata durante quei lunghi mesi era definitivamente scomparsa.

Davanti agli occhi carichi di confusione dell'adolescente, Louis inizia a mutare: i suoi occhi diventano rossi e il licantropo si siede piano sulla coperta, vestito con dei soli boxer, senza risentire per niente del freddo. Harry sgrana gli occhi osservando l'uomo davanti a se prendere in pochi istanti le sembianze di un grosso e bellissimo lupo, senza alcun cenno di dolore e fastidio: aveva letto nel suo bestiario che gli Alpha nati lupo non provassero nessun dolore nell'assumere la forma del loro lupo. Adesso, nel vedere quella meraviglia davanti a se, Harry percepisce il cuore scoppiare nel petto. I suoi occhi corrono ad osservare ogni minimo dettaglio di quella creatura maestosa: il folto manto era prevalentemente nero con alcune striature bianche vicino al muso e lungo gli arti. I suoi occhi, meravigliosamente ritornati al suo bellissimo blu lo fanno apparire così regale ai suoi occhi da metterlo in soggezione.

Era bellissimo.

Harry si ritrova a sussultare appena quando l'osserva avvicinarsi, piano, quasi con timore che l'umano possa scappare e quando percepisce sotto la sua mano il muso del licantropo premere, sente il cuore sciogliersi. Quella visione, il vederlo in quella forma che faceva parte della sua natura lo stava inevitabilmente emozionando. Non riusciva neanche ad immaginare il dolore che aveva potuto provare Louis in quei mesi nel sentirsi privare di una parte fondamentale di se. Per questo, appena osserva la sua coda muoversi in uno scodinzolio e la lingua umida e vivace iniziare a lasciargli dolci lappate sul viso, scoppia a ridere e avvolge il suo morbido collo con le braccia, godendosi Louis anche in quella forma. Quando Liam era stato morso era accaduto tutto così in fretta che Harry non aveva avuto modo di osservare la creatura che l'aveva così tanto spaventato quella notte. Adesso, nello stringere quella stessa creatura, percepisce solo tanto conforto e tanta felicità.

A storm in a tea cupDove le storie prendono vita. Scoprilo ora