Harry si morde il labbro, osservando il forte silenzio che avvolge il branco a quello scatto d'ira del loro Alpha. Non aveva mai visto i fratelli litigare e sapeva quanto tutti e tre stessero risentendo di quella discussione: Liam, per tranquillizzarli, aveva infatti una mano poggiata su quella di lottie ed un braccio attorno alle spalle di Zayn, il quale si era nuovamente accasciato sul divano dopo quello sfogo. Il Beta alza i suoi occhi nocciola in quelli del migliore amico che sembrava tormentato tanto quanto loro, guardandolo alzarsi.
"Vado a parlargli, voi finite di recuperare le informazioni che ci serviranno." Harry osserva Liam, premendo una mano sulla sua spalla per dargli conforto. Seppure non fosse un legame di sangue ad unirlo ai fratelli Tomlinson, il legame di appartenenza al branco faceva ricadere tutta quella tensione anche su di Liam.
Harry lancia un breve sguardo d'intesa a Claire e sospira, facendosi forza e salendo le scale.
Non sapeva bene cosa volesse fare in realtà, stava semplicemente assecondando il suo istinto e tentando di sciogliere il peso che aveva attanagliato il suo cuore nel vedere Louis così ferito e terrorizzato. Rimugina un po' quando si trova davanti alla porta della stanza del capobranco, ma dopo poco entra, colpendo leggermente il legno dello stipite per annunciare la sua presenza, cercando di mettere a fuoco la camera avvolta dal buio. Il sole era tramontato da un bel po' e Louis non aveva acceso alcuna luce, preferendo restare nell'ombra.
Harry si chiude la porta alle spalle e si avvicina piano al letto, ringraziando che la lieve luce della luna illumini la porzione del letto su cui è steso Louis, permettendogli una visione perlomeno parziale. Seppure l'adolescente non fosse un licantropo e non avesse la capacità di annusare lo stato emotivo del suo lupo preferito, era consapevole che il maggiore fosse avvolto da fitte emozioni negative. Per questo, si avvicina piano e si siede titubante sul letto, portando lo sguardo lungo il suo volto contratto. I raggi lunari mettevano in evidenza la mascella tesa, coperta da un filo di barba ed i suoi occhi, dolorosamente chiari, risaltavano ancora di più grazie al fascio di luce.
"Perché ci hai messo tempo per entrare?" Domanda l'Alpha con un tono di voce indecifrabile e finalmente si decide a guardare l'adolescente negli occhi. Sorriderebbe nel vederlo così impacciato, se solo non sentisse il bisogno di squarciare vivo qualsiasi cosa. Eppure, l'averlo lì, lo stava aiutando nel non cadere vittima dei suoi pensieri.
"Perché non sapevo se la mia presenza potesse darti o meno fastidio." Rivela il più piccolo, dando un sospiro e si fa coraggio, passando piano la mano aperta lungo il suo braccio muscoloso, in un debole tentativo di dargli conforto. Sorride, quando il capobranco si rilassa sotto le sue mani ed Harry si tranquillizza, capendo che si era fatto solo delle stupide paranoie. "Zayn ha ragione, Lou." Rompe quel piccolo silenzio, continuando con quei leggeri tocchi e si morde il labbro, osservando gli occhi di Louis brillare di rosso mentre lo guarda, prima di spostare nuovamente l'attenzione alla luna.
"Lo so." Sbotta in un ringhio, facendo sbattere in maniera perplessa le palpebre al ragazzo. Harry aveva immaginato di dover insistere molto di più per fargli aprire gli occhi e non poteva essere più sorpreso di così nel sentire quella risposta secca e convinta.
"E?..." Domanda, sentendolo dare un sospiro frustrato prima di deglutire. Era evidente il fatto che l'Alpha stesse combattendo con i suoi tumulti interiori, in una lotta tra il raziocinio ed il suo cuore.
"Io credo in lui, come credo in Lottie. So che potrebbe fare un sacco di cose, ma so anche che il suo potere è realmente un potere represso." L'Alpha riporta lo sguardo su Harry che lo ascolta, senza giudicarlo e non può fare a meno che aprirsi davanti a quegli occhi verdi così limpidi. "Da quando ha ucciso i cacciatori, per anni ha tentato di reprimere ciò che era. Non ha mai usato i suoi poteri fino a quando il suo essere non si è ribellato, ma non li ha mai usati nella loro totalità. Non si è mai allenato, non ha mai avuto un vero e proprio scontro in cui poteva usare la sua forza e adesso, dovrebbe combattere con una Banshee che invece chissà quante cose orribili ha fatto oltre quelle che già sappiamo." Sospira, mordendosi frustrato il labbo. "Non voglio rischiare di perderlo, anche se so che è la cosa giusta..." Ammette infine, ottenendo una carezza delicata sul viso da parte di Harry che gli sorride debolmente, intenerito e addolcito dalla sua evidente preoccupazione.
STAI LEGGENDO
A storm in a tea cup
FanfictionDal testo: "Liam non si concentra durante gli allenamenti perché ha una fottuta paura di poterti ferire!" Gli occhi di Harry si spalancano a quella rivelazione e Louis percepisce un forte odore di ansia attanagliare il corpo del minore, ma continua...