"Se non la smettete con quelle facce da funerale, vi ficco una freccia in fronte." Niall sbotta, osservando gli occhi carichi di dispiacere di Liam e quelli colmi di preoccupazione di Harry che si rallegrano leggermente a quella sfuriata colma di sarcasmo.
Il riccio, appena si era sentito meglio ed era stato in grado di camminare da solo, senza il rischio di sfracellarsi al suolo, aveva preteso di andare all'ospedale da Niall. Quando aveva scoperto che il suo migliore amico era stato ferito dal Kameleon, scoprendo di conseguenza che glielo avevano nascosto, aveva lanciato uno sguardo di fuoco a tutto il branco ed aveva obbligato successivamente i tre fratelli a portarlo da lui. Ora, l'irlandese è su un lettino d'ospedale, con una grossa fasciatura attorno al bacino e con una flebo attaccata al braccio, eppure il suo sorriso contagioso era sul suo viso come se niente fosse accaduto e li stava giudicando con quei suoi occhi troppo chiari.
"Mi sento in colpa ed ho davvero temuto di perdervi." Liam sospira affranto, per l'ennesima volta, seduto su una sedia proprio come Harry, ed entrambi sorridono dolcemente quando Niall alza gli occhi al cielo, dando uno sbuffo divertito ai loro piagnistei. Sembrava più piccolo immerso in quel letto completamente bianco, nonostante il biondo avesse un fisico abbastanza allenato.
"Non avevo il minimo dubbio. Ricordati che sono un cacciatore, prima o poi sarebbe accaduto." Fa spallucce, osservando con sguardo attento Harry. Il ragazzo era ancora un po' pallido ed i suoi occhi erano visibilmente stanchi. Niall aveva sentito la sua mancanza. Il saperlo incosciente e il non potergli stare vicino lo aveva fatto sentire inutile. Fortunatamente, il branco lo aveva raggiunto in ospedale dal primo momento, per assicurarsi della sua salute, e gli avevano raccontato cosa fosse successo. Inutile dire che il biondo era dannatamente felice di vedere Liam ed Harry sani e salvi, aveva davvero temuto il peggio quando Zayn aveva sussurrato il nome di quest'ultimo, in preda alla sua natura. Ormai aveva capito da un bel po' quali poteri possedesse il corvino, ed il terrore lo aveva mangiato vivo nel sentire il nome di Harry pronunciato dall'ambasciatore della morte.
Prima che i tre amici possano dire altro, la porta della camera, in cui Niall era rinchiuso da quasi una settimana, si apre, rivelando il resto del branco ed il biondo sorride spontaneamente nel vederli lì. Persino Louis si era mostrato preoccupato della sua salute e quella piccola vittoria, il sapere di essere stato accettato nel branco, lo aveva fatto stare subito meglio.
Le costole che gli dolevano la pensavano in maniera un tantino differente, grazie tante.
L'avere la mamma di Liam che lavorava in quell'ospedale come medico, aveva permesso una rimpatriata nella camera privata del cacciatore ed il piccolo gruppo ne aveva subito approfittato per parlare delle vicende avvenute. Volevano aspettare le dimissioni di Niall, ma il cacciatore aveva giustamente affermato che dovevano agire il prima possibile.
"Avete informazioni in più sulla creatura che ha assalito Liam ed Harry?" Domanda subito l'irlandese, appena i nuovi arrivati si accomodano anche loro sulle sedie e dopo aver risposto alle numerose domande inerenti alla sua salute. Cerca di non soffermarsi sulla strana vicinanza tra Harry e Louis: da quando era avvenuto quello spiacevole episodio, l'Alpha sembrava non abbandonarlo mai e se ne erano resi conto un po' tutti. Persino a lui, che non poteva avvertire l'odore del licantropo sul suo migliore amico, era evidente che tra i due fosse successo qualcosa.
"Non l'abbiamo vista in volto, ma da ciò che Harry mi ha raccontato e da ciò che ho potuto costatare anche io, si tratta di una Banshee." Louis parla per primo, osservando l'adolescente al suo fianco che prende parola.
"Ho anche controllato sul mio bestiario e l'urlo agghiacciante, la capacità di privarti dei sensi e lo sballottolarti da una parte all'altra è tipico di quelle creature." Mormora Harry, passandosi una mano tra i capelli leonini, lanciando delle occhiate di sottecchi a Zayn, che ricambia lo sguardo con un sopracciglio alzato. Erano da un paio di settimane che Harry, nonostante si comportasse in maniera normale con lui, gli lanciava delle occhiate strane e non c'era voluto molto al corvino per comprendere che lo stesse studiando.
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A storm in a tea cup
FanfictionDal testo: "Liam non si concentra durante gli allenamenti perché ha una fottuta paura di poterti ferire!" Gli occhi di Harry si spalancano a quella rivelazione e Louis percepisce un forte odore di ansia attanagliare il corpo del minore, ma continua...