Mi sono liberata di un altro peso

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Thalia:
Passano giorni, ma continuo a pensarlo.
Nonostante mi mandi cioccolatini e fiori ogni giorno, non ho intenzione di cedere.
Non siamo fatti per stare insieme, e io lo so. so che provarci non basta.

Amo tutto di lui, ma il suo egoismo, rovina ogni cosa.

Mi alzo dal divano, un altro corriere.
"Ho un pacco per la signorina Perez"
"Sono io" dico prendendo la scatola e chiudendo la porta.

Apro delicatamente il pacco decorato con un fiocco rosso.
Dentro c'è un libro

-La tentazione di essere felici.

Uno dei miei libri preferiti. Lui lo sa, come sa che può puntare sul romanticismo con me.

non lo sembro affatto, ma sono la persona più romantica che io conosca.
Ho una corazza apparente chiamata stronza, ma dietro si nasconde una persona dolce.
Una persona che ha bisogno di attenzioni, di gesti, di fatti.

Prendo il bigliettino ,e lo leggo immaginando nella mia testa la sua voce.

"Alle anime fragili che amano senza amarsi."

Non è da lui ma lo apprezzo.
Sta cercando di recuperare.spero solo provi qualcosa per me, e non stia facendo  per puro divertimento.

Apro il libro e inizio a rileggerlo.
Ogni volta, un'emozione in più.
Ogni frase che leggo, mi riporta ad un momento trascorso con lui.
Alla prima volta che abbiamo fatto l'amore.
Alla prima volta che ci siamo guardati.
Alla prima volta che mi sono resa conto di amarlo.

Io ho aspettato la persona giusta per anni, così da rendermi conto, di aspettare proprio questo.
Un uomo egoista che pur di proteggere il suo onore, non mi ha mai dimostrato di tenere a me, o forse l'ha fatto quando era troppo tardi.

Un uomo egoista che pur di proteggere il suo onore, non mi ha mai dimostrato di tenere a me, o forse l'ha fatto quando era troppo tardi

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Leggo il libro e quasi piango.
Rivivere tutte quelle emozioni, mi fa paura.
Strano però, perché quando ero con chris, l'unica paura che avevo era quella di innamorarmi.

Quando ero con lui mi sentivo protetta, ma non dal suo cuore. Sono stata sua prigioniera per qualche giorno, ma non sono mai riuscita veramente a scappare da lui.
Un pezzo di me lo amerà sempre.
Io cerco di dimenticarlo ,di non pensarlo, ma mi risulta essere sempre più difficile.

Chiamo Ambra e dal telefono la sento felice.

I miei occhi si illuminano quando mi comunica che è la fidanzata di Mark.
Sono felicissima per lei. "Se lo merita" penso.

"Hai più sentito mio fratello"
"No, e non intendo sentirlo"

Lei non dice più nulla, conoscendomi sa che è meglio lasciarmi nella mia decisione.

Chiamatemi scema, ma anche se sono innamorata non posso permettere che un uomo rovini la mia vita.

Sono certa che col suo egoismo, rovinerebbe tutto.

Fa niente, ci rifaremo una vita, con persone diverse.

Poi un giorno potremmo dire di esserci amati veramente.

Ambra:

La mia preoccupazione per thalia, cresce ogni volta che la sento.
Lei e mio fratello si fanno del male avvicenda, pur amandosi alla follia.

Non so quale siano le loro ragioni,ma vorrei aiutarli.

"Non dobbiamo intrometterci, finiremo solo per peggiorare tutto" mi ha detto Mark, quando gli ho proposto la mia idea d'aiuto.

Sotto sotto so che il vero motivo che spinge ammari a non volersi intromettere, è che ha paura di rovinare anche la sua di relazione.

"Non succederà" vorrei dirgli per rassicurarlo.

Mi preparo per uscire e raggiungere il negozio.

Parlo con mia madre della mia giornata, e della mia relazione con Mark.
Le confesso così, di essere finalmente più felice.

Mi sorride, come non ha mai fatto.

Mentre continuiamo a parlare della mostra vita, entra chi non avrei voluto vedere.

Jan, il mio ex è qui.

Non gli do confidenza, e lo lascio parlare con sophie.
I due iniziano a flirtare, come se davanti a loro non ci fosse nessuno.

La stronza mi manda sguardi acidi e cattivi, convinta di ferirmi.

"Sai jan, la nostra bella Ambra, si è fidanzata con un ricco imprenditore che però svolge anche azioni...come dire..azioni illegali"

Il sangue mi ribolle in corpo.
Ho voglia di ammazzarla, ma la signora che è in me, affronta tutto diversamente.

Mia madre senza parole, sta però per rispondere Ale sue provocazioni.

Quel bastardo di jan, sta al suo gioco, iniziando a fare sorrisetti falsi e malefici.

Prendo coraggio e divento chi non sono mai stata.

"Sai Sophie, credo proprio che sia arrivata l'ora che tu vada, ti farò mandare da mia cugina il foglio di licenziamento"

Lei resta un attimo muta, poi replica.

" non puoi farlo, non è tuo il negozio"
Risponde convinta.

"E qui ti sbagli" dice mia madre
"Il 50%del negozio è di mia figlia, l'altra parte di thalia, lei può decidere se licenziarti o meno"

La puttana abbassa lo sguardo, prende le sue cose e esce, Insieme a jan, che ancora incredulo della situazione rivolge un piccolo sguardo a me.

Faccio il dito medio, in segno di risposta.

Finalmente mi sono liberata di un altro peso.

la figlia del bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora