Ambra :
Parlavo con mia madre.
"Allora che ne dici di questa stoffa"
Iniziavo già a sentire la testa girare.
"Si mi piace moltissimo"
Lei aggiustava gli orli del vestito, e il mio stomaco stava per rigettare la colazione abbondante di stamattina.
"Amore di mamma hai viso pallidissimo, ti senti bene?" È l'ultima cosa che sento dire.
Svengo per terra, e riapro gli occhi solo in ospedale."Signorina come si sente?" Mi domanda un'infermiera.
"Mi gira la testa" dico
"I suoi familiari sono fuori"
Io annuisco, ma non capisco il perché mi trovo qui.
So di esser svenuta, ma in tutta la mia vita non mi è mai capitato.Qualcosa non va, quando vedo l'infermiera accarezzarmi i capelli.
Penso subito di avere qualche malattia grave, fin quando nella stanza entra dottore.
Un uomo sulla sessantina, bassino, con l'aria tremendamente seria."Congratulazioni signorina, lei è incinta "
Mi sento quasi di morire.
"Ne è sicuro?" Dico con voce tremante
"Sicurissimo, lei è incinta di tre settimane" dice guardando la cartella clinica.
"Vuole tenerlo e fare un ecografia o preferisce.."
non finisce nemmeno la domanda che io lo blocco.Non so cosa mi prende , ma sento un mix di emozioni troppo forti.
È come se le parole mi uscissero senza pensarci.
"Voglio tenerlo, ma prima ho bisogno di parlare con la mia famiglia."Io lo terrò, ma devo parlarne anche con Mark.
Un figlio a vent'anni non è da tutti i giorni.Lui annuisce e l'espressione gli diventa più calma.
Io pian piano mi alzo dal lettino e ed esco fuori.
Mia madre, thalia, mio fratello e Mark mi stanno aspettando con ansia."Tesoro tutto bene? Il dottore mi ha detto che sono arrivati i risultati degli esami" mi dice mia madre dolcemente.
Ma il mio umore ansioso si nota.
Ho paura che Mark mi abbandoni e non ne voglia sapere nulla. Alla fine sono pochi mesi che ci stiamo frequentando, e l'idea di convivere era solo un idea."Sto bene, era solo un calo di zuccheri e un po' di troppo stress accumulato " dico più a me stessa.
"Che ne dite se domani sera facciamo una cena a casa di Mark, così mi distraggo un po'" aggiungo.Tutti accettano, anche sé l'espressione di thalia mi incuriosisce.
A lei non posso raccontare bugie che se ne accorge."Mark vengo da te, ho bisogno di parlarti"
Lui mi abbraccia, mi stinge.
"Ho avuto paura ti fosse accaduto qualcosa di grave"
Sento di non potercela fare.Ci mettiamo in macchina e andiamo a casa, mentre ascolto con disattenzione la musica.
C'è un area strana, e Mark l'ha notato."Tutto bene?" Mi domanda.
"Certo, sono solo un po' stanca" dico notando che siamo appena arrivati a casa."Di cosa mi dovevi parlare?"
"Appena arriviamo di sopra ti spiego"Saliamo in ascensore, entriamo in casa e io mi fiondo sul divano.
Tolgo i tacchi e massaggio i miei piedi indolenziti.
Nonostante sia poco che stiamo insieme, Mark mi conosce abbastanza da notare qualcosa di strano.Io cerco di evadere in tutti i modi da lui. Sia con lo sguardo, sia con le parole.
Si siede accanto a me, mi guarda e mi incita a parlare.
"Mi vuoi lasciare vero?"
"No, Mark ma cosa dici!"
"E allora cosa hai ?"Lo guardo meglio occhi e scoppio a piangere.
Lui asciuga le lacrime e mi accarezza."Ambra andiamo cazzo!!" Urla preoccupato
Sento rimbombarmi le orecchie.
Il cuore batte forte."Sono incinta" Dico continuando a piangere.
Lui resta senza parole.
In Silenzio per secondi interminabili."Di qualcosa ti prego!"
Si alza, si guarda intorno poi ritorna a sedersi, ma più lontano da me.Lo sento così distante.
Una coppia normale, innamorata e stabile, sarebbe stata felice,invece noi stiamo sperando sia solo un incubo.Si mette le mani nei capelli, non degnandomi manco di uno sguardo.
"Ti rendi conto che stiamo insieme da quanto... quattro cinque mesi."
Io annuisco.
"Io lo terrò, non m'interessa quale sarà la tua scelta"
Lui mi guarda rassegnato.
"Io ho bisogno di aria."incazzato esce di casa, senza nemmeno darmi una risposta.
Era esattamente questo il motivo delle mie paure.
Mi prenderò le mie responsabilità e lo crescerò anche se sola.
Vorrei andarmene a casa, ma sono appena le nove e piove moltissimo.Vado a farmi una doccia, e alle undici sono già a letto, preoccupata perché sono ore che provo a chiamare Mark.
Mi alzo, poi mi rimetto a letto per poi rialzarmi a controllare.
Mi guardo allo specchio e accarezzo il pancino che fra qualche mese crescerà tantissimo.
Penso a cosa ne penserà la gente e la mia famiglia.
Mia madre, che ha sempre voluto il meglio per me.Io che so cosa vuol dire crescere senza un padre, sto permettendo che la cosa si ripeta.
Ma alla fine è così, mi sento anche in colpa per aspettare nostro figlio.
Non mi sarei aspettata dicerto che mi dicesse " sono felicissimo, non vedo l'ora di cambiare pannolini e preparare pappe"Ma almeno avrebbe potuto esserci anche con un semplice abbraccio.
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la figlia del boss
RomanceThalia Perez figlia del boss più temuto, viene rapita dal nemico di suo padre. Chris Santos l'uomo più cattivo mai visto, l' uomo capace di tutto pur di vincere. tra feste, droga e armi avverranno cose che scombussoleranno la vita di tutti. chissà...