Il rumore del silenzio

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Thalia:
Questa situazione mi è così difficile. Non riesco ancora a schierarmi dalla parte di nessuno dei due. Per me sono importanti entrambi.

Mi stendo sul letto ancora con il viso umido dal pianto.

Perché è così difficile?, eppure non dovrebbe.
Dovrei stare dalla parte di mio padre, e invece mi ritrovo forse a provare qualcosa per l'uomo che continua a bussare alla mia porta da minuti.

"Magari i sentimenti che provo per lui sono solo frutto dell'abitudine" borbotto fra me e me.

Ma alla fine poco importa, oramai ci sono già dentro.
Mi addormento sul letto, ancora in cerca di capire cosa fare a questo punto della mia vita.

Sono talmente stanca che non sogno, sono talmente pensierosa che vorrei non svegliarmi più.

Purtroppo però, mi sveglio.
Mi sveglio sudata e con un forte mal di testa.

Mi affaccio alla finestra sentendo la macchina di Mark andare via.

Fuori la luce inizia a diventare meno appariscente, guardo l'orologio che segna le 18.
Senza fare rumore esco dalla mia stanza e attraverso il corridoio. Vado nella stanza di Ambra, ma lei non c'è.
Resto un attimo ferma, pensando a dove sia potuta andare a quest'ora.

Mi avvicino alla porta socchiusa dell'ufficio di chris, sta parlando con una persona al telefono.

Sembra agitato e nervoso.
"Ti ho detto che domani troverò il modo di affrontare tutto, ma mi dovete giurare di non intromettervi"

Di cosa sta parlando?, ma soprattutto con chi sta parlando?

Ambra:
Alle 16 finisce il mio turno, così dopo una giornata di merda a sopportare quella stronza in negozio, esco recandomi al primo bar.
Bevo un caffè macchiato, ripensando a quanto sia difficile per me lavorare con l'amante del mio ex ragazzo.
Io e Jan stavamo insieme da anni. Lui è stato il mio primo ragazzo ed io ne ero molto innamorata.
La scorsa estate al giorno del mio diciannovesimo compleanno, mi ha chiesto di sposarlo.
Io ero al settimo cielo ;il ragazzo di cui ero pazza dall'elementari, sarebbe diventato mio marito.
Insieme abbiamo comprato casa, la macchina e organizzato il matrimonio.
Mancava poco, circa dieci giorni e poi ricevetti una chiamata sul mio cellulare.
Era thalia che aveva visto le telecamere al retro del negozio, e in poche parole c'era jan che scopava con quella stronza di Sophie.
Quando in lacrime sono andata da lui per cercare spiegazione, lui mi ha quasi implorato di perdonarlo.

"Ambra è stato solo uno sbaglio"
"Si mettermi con te lo è stato sicuramente"gli risposi cacciandolo.

Non l'ho più perdonato, ho venduto la casa e sono ritornata da mia madre.
Thalia l'aveva anche licenziata, ma sua madre l'ha riassunta dicendo che Sophie ha molta esperienza e questi fatti personali non devono influire sul lavoro.
Poi thalia è stata rapita, e non ne abbiamo più riparlato.
Ma giuro che se potessi, la caccerei all'istante.

Mentre cammino per le strade della città, una macchina si ferma.
È Mark.
Io continuo a camminare come se non ci fosse.
"Ambra dai sali, devo parlarti"  mi dice serio
" Mark va via, con te non ci voglio più avere a che fare"
Lui da un pugno sul volante "Ambra cazzo vuoi almeno ascoltare ciò che ho da dirti!!" Dice mentre urla furioso.
Io quasi mi spavento, così decido di fermarmi ed entrare in macchina.

Nessuno parla, si sentire solo il rumore del silenzio.
Fuori fa più freddo, le strade iniziano a bagnarsi, dalla forte pioggia.
Si ferma in un parcheggio.
"Scendi siamo arrivati"
Io lo guardo cercando una spiegazione.
" sono le sette e mezza Ambra, sta piovendo e da freddo,quale posto migliore per parlare se non casa mia" mi dice scendendo dall'auto.

Lo segno e insieme entriamo a casa sua, che si trova al trentaquattresimo piano di un grosso edificio.

Appena entro in casa ne resto affascinata.
La casa dei miei sogni e qui davanti a me.
Rispetto a quella di chris, questa è più luminosa.
Quella di mio fratello è completamente nera, cupa e scura.

Un odore di Ambra, mi invade le narici.
Lo guardo accennando un sorriso, così lui capisce che il dettaglio del profumo non mi è affatto sfuggito.

"Non è colpa mia se ti chiami come la mia fragranza preferita" mi dice ironico

All'improvviso è come se tutto l'odio che provavo per lui sia scomparso.

"Allora di cosa volevi parlarmi" dico sedendomi sul divano nero di pelle.
Lui si siede accanto a me, poi prende la mia mano e la unisce con la sua.

A quel gesto il mio cuore quasi si ferma.
"Ambra ho provato a starti lontano, ma credimi... non riesco che pensarti"  mi dice non smettendo mai di guardarti negli occhi.

"Quindi niente guerra" penso
Con lui non ci riuscirei.
Prendo l'altra mano e accarezzo il suo meraviglioso viso.
Mi avvicino lentamente e poso le labbra sulle sue.
Prima un bacio casto che si trasforma pian piano in qualcosa di più passionale.

Forse sto sbagliando ma mai potrei perdere a possibilità di  questo momento .

Ci stendiamo sul divano, ancora mentre ci baciamo.
Sento le sue mani accarezzarmi la schiena.
Iniziamo a spogliarci senza nemmeno rendercene conto.

I suoi umidi baci mi invadono il collo.
"Non ti fermare" è l'ultima cosa che dico, prima di sentirlo in me.

 "Non ti fermare" è l'ultima cosa che dico, prima di sentirlo in me

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la figlia del bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora