la figlia del boss

Mi spaventa

Chris:
Mi provoca, mi eccito e poi mi viene a dire che è vergine.
Cazzo questa ragazza è folle.

Siamo distesi sul letto e lei mi guarda ancora con gli occhi di chi sta per morire dalla vergogna.
Che poi avrei dovuto immaginarlo, appena maggiorenne e bella come il sole, con un padre che fa paura anche agli insetti...
Poteva mai non essere vergine?

"Ti prego Chris dii qualcosa"  mi dice
"Thalia fra me e te non accadrà mai nulla, ritorna in camera tua" dico lanciandole addosso i vestiti.

Lei li prende, li indossa ed esce alla velocità della luce.
Ho dovuto per forza trattarla così, non posso permettermi più di sbagliare.
È una ragazzina, una stupida ragazzina.

Vado verso la doccia e mi ci fiondo sotto.
Oggi sono andato a casa di Beth, e il nostro incontro non è andato nei miglior dei modi.
Di solito ci divertivamo parecchio, invece oggi mentre beth si spogliava, non  facevo che pensare a thalia.
Non ce l'ho fatta e quindi ho detto a beth che ero stanco.

Mi sa che non ci ho creduto nemmeno io.

Esco dalla doccia e quella stupida ragazzina è sempre nella mia mente.
Domani la porterò con me al gala organizzato da suo padre, così finalmente capirà con chi sta avendo a che fare.

"Mark potresti avvisare thalia, che domani verrà con me a quel party?" Chiedo al mio amico
Lui annuisce, mentre io in bagno continuo a prepararmi per la notte.

Quando mi metto a letto, sento ancora come un senso di vuoto.
È come se mi mancasse qualcosa, qualcuno.

Eppure sono giovane.
Ma come mi piacerebbe avere nel letto la notte, sempre la stessa donna, la stessa donna che mi aspetterebbe a casa o sotto la doccia, la stessa con cui potrei costruire una famiglia. La stessa con cui potrei invecchiare e avere sempre una buona intimità.

Passo tutta la notte così, cercando di essere cattivo solo in presenza di qualcuno.

Thalia:
Mentre sto guardando la televisione, entra Mark.
"Thalia, Chris ha deciso che tu domani andrai con lui al gala di tuo padre"

A quella notizia mi si offusca la vista. Chi cazzo si crede di essere per comandare sulla mia vita, in più su un gala che organizza mio padre.

"Va bene Mark, grazie di avermi avvisata"
Ci penso su un po', fin quando..
Mi alzo dal letto e non fregandomene nemmeno del l'ora, vado nella camera di quel bastardo.

Busso, fino a buttare la porta a terra.
Finalmente apre, lui in boxer davanti alla porta.

"Cosa cazzo fai a quest'ora, conciata così davanti alla mia porta"

E in effetti, guardando meglio il mio outfit, mi rendo conto di essere vestita appena.
" fammi entrare" dico minacciosa
Lui mi fa spazio ed io entro.

Ritorna a letto mentre io lo guardo da non poco lontano.
" allora cosa vuoi" dice per poi accendere una sigaretta.

" come ti permetti"
Lui mi guarda perplesso.
" intendo come ti permetti a decidere al posto mio"
" ah parli del gala di domani"
Io annuisco.

Non so in questo momento cosa mi disgusta di più, lui o la puzza di nicotina presente in questa stanza.

" quindi tu sei venuta da me alle due passate, solo per dirmi questo"

Che stronzo.

Infastidita, faccio per andarmene. Lui di colpo si alza  e mi blocca.
Finiamo faccia e faccia e cazzo è dannatamente bello

" dove pensi di andare" mi dice accarezzandomi le guance
"In camera mia"
"Resta qui stanotte, ti prometto che dormiremo solo"
Dice dolcemente.

Non l'ho mai sentito rivolgersi in questo modo con me.
Resto sorpresa ma da i suoi occhi capisco che è sincero.

" resto ma a una condizione" propongo
"Quale" dice continuando ad accarezzare i miei capelli.
"Che mi baci"

Lui sorride, poi mi bacia.

Un bacio che probabilmente non dimenticherò mai più.

Ci mettiamo a letto come una coppia, lui mi abbraccia da dietro ed è così che ci addormentiamo.

Io la figlia del boss, la persona che ha rapito per farle del male. La stessa persona, ora dorme nelle sue braccia.

So che è strano e che dovrei odiarlo, ma vorrei che questo momento non finisse mai, perché non mi sono mai sentita così.

Cosa sta accadendo?
Non lo so, ed è proprio questo che mi spaventa.
Mi spaventa ciò che stiamo diventando, e ciò che diventerò io dopo.