L'aggressione

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Chris:
La vedo difronte a me in tutta la sua bellezza. Ci guardiamo per qualche secondo, poi India a piangere .
"Hai dimenticato qualcosa?" Chiedo.
"Si" mi risponde avanzando verso di me e baciandomi.
Un bacio meraviglioso, ciò che aspettavo.
La stringo forte non capendo ancora il perché si sia presentata qui.
Non mi stacco, non ho il coraggio di affrontare tutto.
Continuiamo a baciarci fino ad arrivare in camera mia. Ci spogliamo e finiamo nel mio letto.
Quanto mi mancava il suo corpo solo dio lo sa.
Mi godo ogni centimetro, ogni secondo del tempo che sto trascorrendo con lei.
La guardo negli occhi senza mai stancarmi.
Fra di noi c'è una passione che in pochi hanno, un fuoco che si accende ad ogni movimento.
I fulmini negli occhi, i tulipani nel cuore.

"Fingerti di non amarti è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto" mi dice con voce tremante.
"Per me amarti lo è stato di più"

Per un po' restiamo abbandonati dal resto del mondo.
Lei con me ed io senza conoscere la verità.

Ambra:
Ammiro le clienti che provano i vestiti da sposa in atelier.
Ammetto di essere molto invidiosa.
Avevo sempre progettato di sposarmi per prima e poi avere un figlio.
Mi tocco la pancia ricordandomi di essere entrata nel secondo mese.
Noto già un leggerissimo gonfiore.
"Signorina Ambra prendo questo"
"Va bene, le sta proprio bene" dico alla ragazza con indosso un abito meraviglioso.
Lei mi sorride ed io vado a chiamare mia madre per il conto.
Di fretta mi chiudo in magazzino ed inizio a piangere.
Non lo so nemmeno io il perché, ma mi battono gli occhi.
Tutto quello che sto vivendo è accaduto troppo in fretta.
Attenzione io sono innamoratissima di Mark e sono felice del bambino, ma ho paura,ho paura di fallire.

Mi alzo dalla poltroncina del magazzino e mi reco in bagno.
Aggiusto il trucco in modo che nessuno si renda conto del mio piccolo sfogo.

Aggiusto il trucco in modo che nessuno si renda conto del mio piccolo sfogo

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Prima di uscire alzo la maglietta e mi metto di profilo allo specchio.
Ancora non i credo.
In quel preciso momento entra mia madre.
"Che pancino tenero" dice con dolcezza
Io annuisco sorridendo.
"Non te l'ho detto mamma, ma più tardi ho la prima visita dal ginecologo"
Le si illuminano gli occhi e poi mi abbraccia
"Ma è fantastico"
"Vorrei accompagnarti,ma ho un appuntamento con una sposa" dice guardando l'orologio.
"No tranquilla, ci vado con Mark"
Lei annuisce e mi saluta.
Esco chiamando Mark e avvertendolo che sarei uscita un quarto d'ora dopo.

Mentre chiudo il negozio, un uomo si avvicina a me.
Non lo vedo finché non mi giro, è Jan il mio ex.
Puzza di alcol e ha la cravatta scombinata.
"Cosa ci fai qui!" Domando leggermente impaurita.

Si avvicina a me minaccioso " mi è arrivato all'orecchio che aspetti un bambino"
Man mano che si avvicina io mi scanso
Annuisco ma mi sento bloccata, come se non riuscissi a reagire.
Mentre cerco di scansarmi dalla sua presenza, vado a finire contro il muro.

Mi mette le mani al collo " sei una puttana" mi dice con odio e a me manca l'aria.
Non riesco a respirare, sento il mio corpo quasi cadere.
Vado in uno stato di confusione, l'ultima cosa che vedo è la macchina di Mark.

la figlia del bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora