Mark:
"Ti porto in posto fantastico" dico ad Ambra.
Lei felicissima mi chiede più informazioni.
"È una sorpresa"continuo a ripeterle mentre siamo in macchina.Ho deciso di portarla nella casa in montagna di famiglia.
La mia famiglia la comprò quando ero molto piccolo.
Negli anni ci sarò venuto una decina di volte, e sono l'unico erede, quindi questa casa è mia a tutti gli effetti.
"Dai scendi che siamo arrivati"
Scende e insieme attraversiamo.
"Wow"dice appena vede la casa
"Devi vederla dentro, merita"dico contento.La casa è un po' lontana da casa, è sulle montagne e tira anche un po' vento, ma ne vale la pena.
Non ho mai portato nessuna, quelle poche volte che ci vengo, ci vengo da solo.
Il fatto che ci abbia portato Ambra è un passo in più per la costruzione di una famiglia, e credo si veda che non vedo l'ora.
Non sto più nella pelle, finalmente la vita prende senso.
Arriverò a casa e ci sarà lei ad aspettarmi, con i nostri bambini che corrono per casa.
Non ho mai avuto una vera e propria famiglia unita.
"È molto moderna"dice ammirandola
"Mia madre era un ingegnere molto brava;l'ha progettata venticinque anni fa"
"È molto bella "
Noto che sta tentennando a chiedermi qualcosa in più sulla mia famiglia.
Ma è così dolce e buona che si limita a sorridermi.
"Dai vieni che ti mostro la nostra camera"
Proseguiamo per i corridoi, la guardo mentre si accarezza la pancia.Entriamo nella camera e le si illuminano gli occhi.
"È bellissima Mark, ma non è da te"
"Vero, infatti odio tutto questo nero" dico ridendo
Lei si avvicina e mi abbraccia.
"Mark io ho bisogno di conoscerti"
Io annuisco, ha ragione.
Ambra di me non sa praticamente nulla.
Tra poco saremo genitori e lei merita di sapere tutto.
"Siediti" le dico.Lei si accomoda sul letto ed io mi stendo accanto a lei.
Sento di poterle dire tutto,ed è quello che farò."Mio padre era un boss e mia madre un ingegnere di successo. Mia madre non sapeva della seconda vita di mio padre, poi quando avevo otto anni scoprì tutto. Decise di fuggire lontano con me, così fino si miei dieci anni siamo rimasti in California."
Lei continua a guardarmi con un leggero sorriso e gli occhi arrossati.
Prendo fiato e continuo.
"Quando ho compiuto dieci anni mio padre ci ha trovati e ha prima ucciso mia madre, poi ha colpito me e dopo si è suicidato""Oddio Mark" Dice iniziando a piangere.
Io le asciugo le lacrime.
"Non piangere per me"
Lei mi abbraccia forte.
"È grazie a tuo fratello e tuo padre se oggi sono qui"dico
"Mi hanno accolto in casa loro peggio di un figlio" aggiungo.
Mi siedo e alzo la maglietta.
"So che le hai notate" dico mostrandole le cicatrici sul mio petto.
"Aspettavo che me ne parlassi tu, non mi sarei mai permessa di essere invadente." Dice dolcemente mentre accarezza quelli che erano tagli.
"Mi ha pugnalato,ed ero suo figlio. È per questo che quando mi hai detto che aspetti un bambino, ho avuto quella reazione"
"Ho paura di essere come lui"
"Non sei come lui Mark, non lo sarai mai" mi rassicura."È per questo che mi sono innamorato di te." Le dico mentre qualche lacrima scende.
Mi stringe forte a lei ed io appoggio la testa sul suo petto.
Sento il suo battito forte e le sue mani accarezzarmi i capelli.
Ora che le ho raccontato chi sono mi sento diverso, e sono ancora più convinto di sposarla.Mentre siamo ancora stesi mi domanda cosa voglio mangiare.
"Ho in mente di preparare un dolce"
Io la guardo e ridiamo insieme.Ambra:
Dopo tutto quello che ha passato, sono fiera dell'uomo che è.
"Dai alziamoci che ho fame"
"Ti preparo un fantastico piatto di spaghetti"Andiamo in cucina e ci mettiamo ai fornelli.
Prevedo un weekend d'amore.
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la figlia del boss
RomanceThalia Perez figlia del boss più temuto, viene rapita dal nemico di suo padre. Chris Santos l'uomo più cattivo mai visto, l' uomo capace di tutto pur di vincere. tra feste, droga e armi avverranno cose che scombussoleranno la vita di tutti. chissà...