la figlia del boss

Santana

Chris:
Torniamo a casa dopo il matrimonio.
Thalia è leggermente brilla, ma cosciente
"Chris ho solo bevuto tre bicchieri di vino"
Io scoppio a ridere perché i bicchieri erano abbastanza abbondanti.
Le apro la porta della camera e l'aiuto a togliersi il vestito viola che indossa.

Abbasso la zip e mi godo la schiena della mia fidanzata.

Lei si gira e aggrappa le mani al mio collo.
"Lo sai che sei proprio bello?"
"Thalia sei ubriaca"
"No che non lo sono, sono cosciente al cento per cento"
Mentre ci baciamo arriva una chiamata da Mark.

"Che strano mi sta chiamando Mark" dico a thalia.
Rispondo e mi ritrovo un amico molto agitato
"Chris corri fa presto, in pratica dopo che abbiamo... vabbè hai capito, ad Ambra le si sono rotte le acque"
"Cazzo, arrivo"
Mi manda la posizione -ospedale proseres-
"Ha rotto le acque" dico a thalia mentre le rimetto il vestito e riabbottono la mia camicia.
Ci mettiamo in macchina e in pochissimo arriviamo all'ospedale.
Vedo mia sorella su una barella che grida, e Mark che suda e a breve sviene.

Ambra:
Lo sento che esce.
Sono praticamente al limite. Ho dolori fortissimi ma ne sono talmente tanti che è come se fossi sotto effetto di morfina.
Mi portano in sala parto ed io continuo a tenere la mano a Mark.
"Non mi lasciare Mark ti prego"
"Non mi muovo da qui"
Inizio a spingere sempre più forte.
Lo faccio con tutte le mie forze.
"Spingi Ambra"
"Ahhhh"
"Un ultima spinta"
E mi passa tutta la vita davanti.
La prima volta che ho fatto l'amore con Mark, il primo piatto che mi ha cucinato, la prima volta che mi ha guardata, quando mi sono innamorata di lui.

Do quell'ultima spinta e sento un pianto.
"È una femminuccia" dice il dottore alzandola.

Mark ha il viso completamente pieno di lacrime mentre taglia il cordone.
Me la mettono sul petto e la sento mia.
"Come la chiamiamo?" Mi domanda l'ostetrica
Guardo Mark e poi mia figlia.
"Santana, Santana Garcia"
Lui mi guarda stupito.
Accarezza quella piccola creatura, che al tocco di suo padre si calma.
Ha due occhioni marroni meravigliosi.
Ci guarda e sorride.
"L'hai chiamata come mia madre"
"Lei lo merita"

La fantastica scena prima di addormentarmi.
Mark che culla Santana.
Le canta una canzoncina e la stringe a se con delicatezza.
Chiudo gli occhi dalla stanchezza.
Mi sento senza forze.
Dopo qualche ora mi sveglio con le carezze di mio fratello.
"Hey"
"Dov'è Mark?"
"È con la piccola Santana, tra poco devi allattarla."

E non descrivo la gioia.
Molto doloroso ma giuro che è stata una sensazione bellissima.
Thalia mi guarda sorridendo.
"Ti ho portato una tutina rigorosamente rosa"
La ringrazio poi si avvicina e ci abbraccia.

Durante i tre giorni all'ospedale mi ritrovo sommersa da rose e palloncini.
Ma il bello avviene a casa.
La cameretta di Santana è addobbata con giochi e vestitini.
Anche se la prima notte è stata un disastro, io e Mark non abbiamo mai perso le speranze.
Siamo stati ore a fissare mentre quell'esserino minuscolo dormiva sul letto.
Ci siamo assicurati che stesse bene e poi non abbiamo fatto altro che ripeterci quanto bello fosse quello che abbiamo costruito.