Lui

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Thalia:
"Vale anche per me" vorrei rispondere.
Ma mi limito ad entrare in casa e scoppiare a piangere, mentre mi lascio cadere lungo la porta.
Non mi importa se sveglio qualcuno, per il momento ho bisogno di piangere senza sosta.
Ha ragione e non ho voglia di ammetterlo a me stessa.
Abbiamo bisogno ognuno dell'altro.
Anche dopo aver fatto la doccia con l'acqua bollente che mi brucia la pelle, io ho ancora bisogno del suo corpo su di me.
Mi metto a letto ancora col viso gonfio dal pianto.
Provo ad addormentarmi, ma nulla.
Troppi pensieri, troppi progetti.

"È realmente questo che voglio" mi chiedo.
Voglio realmente andarmene e pentirmi per il resto della mia vita.
Come farei a stare senza la sua voce, le sue mani, i suoi baci... eh si anche del suo egoismo.
Devo amare anche quello di lui.
Non lo farò, non partirò con David.
Domani andrò da Chris e ci riproveremo, perché dobbiamo almeno darci una possibilità.
Soffriremo? Per me va bene, tanto sto soffrendo di più così.

Ho bisogno di lui, non posso andarmene con un uomo che non amo.

Dormo per circa quattro ore.
Al mio risveglio ho un forte mal di testa, dovuto ai capelli bagnati.
Guardo le valigie pronte difronte a me. Mi domando se la mia scelta sia giusta, poi mi basta pensarlo.
È lui che voglio.
No ci penso due volte che chiamo David.
"Sono quasi sotto casa tua" mi dice prima di bussare e salire.
I miei sono in atelier per un incontro d'affari.
Bussa e Mary la signora delle pulizie apre la porta. Lo fa entrare e lui si accomoda.

Appena mi vede nota il mio viso.
Ha già capito tutto.
È che tutto può cambiare in un attimo.
È che tutte le cose fatte con quella persona ti passando dinanzi.

"Io ti devo dire una cosa David"
Lui fa una risatina come a dire "avevo ragione"
" ho già capito, non serve" Dice alzandosi
"Se devo scegliere un'altra persona, scegli lui, non voglio trascorrere la mia vita con una persona che potrà domandarsi se abbia fatto la scelta giusta"

Lascia casa mia sbattendo la porta.
"È fatta, non si torna più indietro"
Esco di casa di fretta e chiamo un taxi.

Chris:
Sono quasi le nove del mattino, quando afflitto dai pensieri decido di alzarmi.
Non ho chiuso occhio per tutta la notte. Sono stato a letto a pensarla mentre guardavo il soffitto.
Preparo il caffè, il quarto da stanotte.
"È già partita"
Eppure non sono mai stato il tipo di persona che lascia perdere così facilmente.
Ho sempre lottato e ottenuto. Con lei però è così difficile.
Vorrei stringerla ancora per una volta, anzi vorrei stringerla ogni giorno.
Mi vengono in mente le parole di Mark

"Non arrenderti se ne vale realmente la pena"
Ed è così che vado di corsa in stanza cercando qualcosa da mettere.
Al volo prendo le prime cose che mi capitano.
Mi vesto e prendo le chiavi della macchina.
"Non posso permetterlo"

Eh si, continuo a riprovarci, anche se solo
Io continuerò sempre a corteggiarla, l'avrei fatto anche se fosse stata già mia. Quel David non mi impedirà di averla.

Apro la porta per uscire, ma qualcuno mi ha già preceduto.

"Cosa ci fai qui"
"Tu invece dove stavi andando"

"Cosa ci fai qui""Tu invece dove stavi andando"

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la figlia del bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora