ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ 61

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pov. jimin

ci incamminiamo verso l'ultima destinazione.

le strade sono cosi colorate e piene di rumore, ma non quel rumore fastidioso, quel rumore che identifica la presenza viva.
passiamo davanti a molti negozi, già aperti di prima mattina, e a qualche bar, dove l'odore di brioches appena sfornate inonda le mie narici

ma noi continuiamo a camminare, ogni luogo per me potrebbe essere la segreta "meta" ma kook li ignora tutti e continua a camminare per la sua strada, come se il resto non gli interessasse.

e ci lasciamo sempre più il paese vivo alle spalle, entrando nella piccola periferia della città.
non sento più l'odore delle brioches e i forti rumori.
è possibile che abbiamo sbagliato strada?
guardando quell'uomo però, non posso far altro che farmi tranquillizzare da quell'espressione tanto sicura e decisa.

grandi cancelli ci aspettano alla fine di questa strada sterrata che mano nella mano stiamo lentamente percorrendo.
quel luogo è enorme, molto più del solito, e questo pensiero mi mette un po' di ansia

varcati quegli enormi cancelli percorriamo ancora e ininterrottamente tutte le piccole vie che si diramano da quella principale, e quasi per ironia, arriviamo alla fine del luogo tanto grande a prima vista ma che, una volta percorso, sembra estremamente piccolo


<ciao mamma>

spalanco gli occhi

la foto ormai rovinata dal tempo ritrae una donna bellissima, priva di qualsiasi imperfezione, e quando riporto li sguardo su jungkook, non riesco a non immaginarmi quel volto
sono uguali, due gocce d'acqua

< ne é passato di tempo dall'ultima volta che sono venuto a trovarti vero? ormai saranno passati anni , mi manchi da morire >

il bagliore dei suoi occhi lucidi si riflette sul marmo della lapide.
mi sento già di troppo, non credo sarei dovuto entrare io, vorrà stare solo

< gguk vuoi che esca? posso tranquillamente aspettarti fuori>
un cenno negativo con la testa mi viene dato come semplice risposta alla mia domanda

< non sono mai venuto a trovarti mamma, mi dispiace così tanto, ma mi sei mancata ogni giorno, ogni istante.
non ho mai dimenticato il fiore che eri, il mio fiore, e ho sempre comprato quegli stupidi gladioli bianchi, anche se li ho sempre odiati ma non importa, perché non odio te, e non ti odierò mai.
ti amo più di quanto io possa spiegare a parole m-mamma>

tiro in giù la manica bianca della mia felpa fino a coprire tutta la mano, la stringo e poi la passo delicatamente sul viso dell'uomo accanto a me

non piangere ti prego penso fra me e me, non riesco a vederti piangere

si accascia sulle sue stesse ginocchia, piangendo disperatamente.
é la terza volta che lo vedo così piccolo ed ogni volta é uno strazio  allucinante per me, fa così male, ha sempre avuto dei motivi per soffrire, la vera felicità l'hai mai provata kook?

mi abbasso e, quasi come un dejavu, lo circondo con le mie gambe e lo stringo al mio petto

<sa signora, suo figlio le assomiglia incredibilmente.
non ho mai avuto la possibilità di conoscerla ma ora che la vedo non posso far a meno di notare quanto suo figlio porti addosso il suo stesso imperfetto viso e i suoi magnifici occhi>

la sue mani stringono la mia felpa sulla schiena e la sua testa sprofonda ancora di più, per quanto possibile, nella mia spalla

va tutto bene piccolo, se non avrai le parole le avrò io per te

<deve perdonarlo, quando si lascia andare alle emozioni diventa tanto piccolo e indifeso, ma le assicuro che non è cosi sempre.
di solito è talmente tanto forte da sorreggere anche me oltre che se stesso, vero piccolo?>
sussurro guardandolo, rannicchiato tra le mie gambe

<gli ho fatto tanto male signora, per colpa della mia stupidità e della mia smisurata insicurezza l'ho ferito più di una volta, e ora che ho notato quanto i vostri occhi siano gli stessi, mi sento ancora più un mostro al ricordo delle lacrime che ha versato per me. sono tanto insulso e ho provato per anni  un odio verso di me che potrei definirlo smisurato, ma poi é arrivato questo uragano, con il suo tono da superiore e la sua faccia da strafottente, mi creda se le dico che all'inizio avevo una gran voglia di picchiarlo.
poi però mi ha salvato, e poi l'ha fatto di nuovo, e poi ancora e ancora, si è preso cura di me quando stavo male, ha deciso di ingoiare tutte le mie parole di disprezzo ed è andato oltre le mie apparenze, chiedendomi di sposarlo qualche ora fa.
e sa quale é la cosa ancora più buffa?
che nonostante tutte le sue dimostrazioni io stamattina ho continuato a dubitare, ferendolo ancora.
io non sono perfetto, e forse non sono neanche l'uomo che lei vorrebbe accanto a questo fiore che ha come figlio...>

<jimin, non dirlo neanche per->

<ma quando sta male, è me che cerca, é tra le mie braccia che si rifugia, ha scelto il mio calore e la mia protezione.
ha scelto me per stare bene, e non ha idea di quanto io mi senta speciale nel momento in cui riesco a calmarlo, quando io riesco a farlo sorridere, riesce a farmi sentire perfetto anche quando sta a pezzi.
suo figlio ha queste capacità e se ho accettato la sua proposta, é perché voglio avere più tempo, molto più tempo per dimostrargli che lo amo più della mia stessa vita, più di quanto io possa descrivere a parole.
voglio essere la causa di ogni suo sorriso, e voglio cercare un rimedio per non farlo star male, perché mai più in vita mia voglio vederlo straziato e così.
ho deciso di sposarlo perché mi serve del tempo per trovare l'origine della felicità è donargliela,  ma nel frattempo, egoisticamente parlando, non voglio che vada da nessuna parte, perché lui é la mia origine.
perciò adesso, qui, davanti a lei, ho anche io qualcosa da chiedere a suo figlio..>

jungkook alza la testa dalla mia spalla, e quegli occhi cosi curiosi non possono far altro che far sorridere la mia anima

<kookie, ho accettato di sposarti perché ti amo, e amo ogni difetto è imperfezione di te, ma vorrei chiederti la stessa cosa.
voglio sigillare il nostro noi e voglio fare anche io qualcosa per te, anche se in ritardo. voglio farti provare la stessa gioia che mi hai fatto provare tu stamattina, perciò piccolo, vorresti sposarmi anche tu?>

i suoi occhi che di nuovo si riempiono di lacrime, e il suo sorriso che lentamente si allarga sempre di più, fino a far intravedere quel sorriso da coniglio di cui mi innamoro sempre di più, sono immagini che mi terrò per sempre tatuate nella mente

<si jimin, io voglio sposarti>

i nostri occhi che finalmente si incastrano tra di loro, le mani che si cercano, e le labbra che si toccano, dando vita al bacio più prezioso che io abbia mai ricevuto.
stretti insieme e vicini, i nostri respiri si mischiano mentre continuiamo ad approfondire quel gesto d'amore cosi vero


<ti sto promettendo amore eterno jungkook>

<io te ne ho promesso il giorno in cui ti ho incontrato>


the end

𝙝𝙪𝙧𝙧𝙞𝙘𝙖𝙣𝙚   (𝑝𝑗𝑚.𝑗𝑗𝑘)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora