ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ 12

2.3K 158 26
                                    

Sfreccio per le strade di seoul.
Fortunatamente non c'è traffico.

Mi dirigo all'ospedale.

Arrivo e mi parcheggio nel primo posto che trovo.
Scendo dall'auto e apro lo sportello posteriore,prendo jimin in braccio e corro dentro l'ospedale.

<vi prego mi serve un medico,per favore> grido nella hall di quell'edificio che tanto ho odiato.
<sono il dottor Chuck,mi dica ha bisogno?>
Mi si avvicina un signore anziano,forse sulla sessantina.
Ha i capelli arruffati e grigi e un paio di occhiali appoggiati sul naso.
<la prego il mio amico non mi risponde,ha sbattuto la testa più di una volta credo> dico con voce agitata.
Il medico mi guarda preoccupato,poi chiama un'infermiera e fa portare una barella.
<ok ragazzo appoggialo qui,lo portiamo a fare una tack e vediamo che cosa ha>
Io appoggio jimin sulla barella e gli stringo la mano.
<posso venire con voi?> chiedo al dottore.
<sarebbe meglio di no,mi dispiace.
Come ti chiami figliolo?>
<jungkook>
<bene jungkook,non ci metteremo molto,tu intanto vai pure nella sala di aspetto.
Al secondo piano c'è una caffetteria o al primo delle macchinette se hai fame,appena finiamo verrò personalmente ad avvisarti>
E stai tranquillo,il tuo amico é in ottime mani> dice lui dandomi alcune pacche sulla spalla.
<ok>

La barella viene spinta in avanti ma il mio corpo rimane fermo.
Le nostre mani,prima incrociate,si staccano, e io lo vedo scomparire dietro una porta.

Mi siedo su una delle poltrone della sala di aspetto e mi chino in avanti,appoggiando i gomiti sulle gambe e tenendo la mia testa fra le mani.
"Sta bene jungkook tranquillo,é solo una piccola botta alla testa.
Respira jungkook respira piano" continuo a ripetermi sottovoce,in modo che le altre persone non sentino.

...

Passano circa 20 minuti quando il dottore esce dalle stesse porte in cui era entrato jimin,cercandomi con lo sguardo.
Io subito scatto in piedi e corro verso di lui.

<jungkook,jimin ha sbattuto forte la testa,ma non è niente di grave.
Fortunatamente è una cosa che si può curare con farmaci e tanto riposo>

Sta davvero...bene?
<ma tutto quel sangue e,perché non si svegliava prima?> domando.
<vedi,quando si sbatte la testa forte,sopratutto sul cuoio capelluto,spesso si rompono tutti quel vasi sanguigni che passano sulla superficie delle pelle,facendo perdere molto sangue.
In realtà é meno grave di quello che sembra.
E riguardo a prima,credo fosse semplicemente svenuto.> risponde lui con non curanza.
<e posso vederlo?>
<e ancora incosciente,ma se prometti di non fare troppo rumore penso che non ci siano problemi.>
<lo prometto,grazie mille> dico allungando la mani verso di lui,che ovviamente afferra e stringe.
<stanza 3ff,secondo piano.>
Faccio un lieve inchino e comincio a correre verso gli ascensori

"Sta davvero bene?
E davvero meno grave di quello che sembra?
Non ha subito danni?"
É questo quello che penso mentre l'ascensore arriva al secondo piano,impiegandoci più tempo del previsto.

Il din di quella cabina secondo me troppo piccola mi risveglia da i miei pensieri e io scatto fuori.
Ci sono poltrone nere in un angolo probabilmente per le famiglie che aspettano e poi un lungo corridoio bianco.
Ogni porta é blu.

Arrivo davanti alla porta 3ff e non sapendo cosa fare busso.
"Idiota ma che cavolo bussi,se non e cosciente ti aspetti forze che venga ad aprirti la porta?" Penso.
Beh,effettivamente la mia coscienza non ha tutti i torti.

Prendo un bel respiro e apro la porta.
Come entro un silenzio tombale mi assale.

La stanza e carina, ha molte tonalità di azzurro e possiede un bagno,un armadio e un tavolo.
C'è anche una piccola tv.

Mi prendo qualche secondo per ammirare il luogo in cui mi trovo e poi lo sguardo ricade sul ragazzo disteso sul letto.
Lui e li,adesso respira normalmente,ha una piccola parte della testa bendata e i capelli bagnati,non so per quale motivo.
Mi avvicino piano e allungo un dito verso la sua fronte,spostando alcuni ciuffi ribelli dai suoi occhi.
Non ho mai visto persona più bella.
Non credo nella perfezione,
sono convinto che anche la creatura più perfetta abbia un punto debole o un'ammaccatura,
ma per avere solo 17 anni,è etereo.

Non volendo svegliarlo prendo la sedia e la metto il più silenziosamente possibile accanto al letto,e mi ci siedo.
Mi viene di istinto allungarmi e prendergli la mano,stringergliela,ma non troppo da svegliarlo.

<mi dispiace jimin -sussurro,talmente piano da fare quasi fatica a sentirlo- non avrei dovuto lasciarti andare da solo.
Sai,é la prima volta che mi capita di avere un amico.
Non so bene come comportarmi.
Però so che gli amici vanno protetti,e io dovevo proteggerti.
Come tu fai con taehyung,io voglio fare lo stesso con te.
Perché avevi ragione il primo giorno,io sono antipatico e arrogante,e per questo non ho mai trovato nessuno che riuscisse a sopportarmi per più di 10 minuti.
Ma sono venuto qua per cambiare,cambiare tutto quanto.
Non so se mi consideri un amico ma voglio che tu sappia che per me tu sei davvero speciale,e ti ringrazio per avermi spiegato la scuola,le lezioni,aver fumato una sigaretta con me e aver pianto tra le mie braccia>
Dico con leggero imbarazzo..
Che diavolo mi sta succedendo?

<probabilmente non te po dirò mai in faccia quindi approfitto ora per dirtelo.
Nessuno ha mai voluto un mio abbraccio e non ne ho ricevuto mai nessuno,a parte da mia madre.
Mi sento bene quando sei tra le mie braccia,vorrei poterti stringere e proteggerti da tutto>
Smetto di parlare e mi prendo qualche secondo per ammirarlo.

appoggio la testa sul lettino,accanto alle nostre mani ancora incrociate.
Sento che il sonno è vicino ma non appena chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi vengo subito svegliato da qualcosa.

Una leggera stretta sulla mia mano.

𝙝𝙪𝙧𝙧𝙞𝙘𝙖𝙣𝙚   (𝑝𝑗𝑚.𝑗𝑗𝑘)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora