ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ 35

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POV. JUNGKOOK

Uscito da quella casa comincio a correre come un disperato. Voglio solo tornare a casa e dormire ora,non voglio pensare più a niente. Corro per quasi tutte le strade principali di questa grande e misteriosa città finché non raggiungo il viale di casa mia. Grandi lacrime gia minacciano di uscire e alcune crollano,sfuggendo al mio controllo.

Entro in casa ma non resisto,come chiudo la porta,mi accascio contro di essa e inizio a piangere,piu forte di oggi pomeriggio. Quasi non riesco a respirare mentre i miei singhiozzi rompono tutto il silenzio che si era creato in questo appartamento troppo grande per una cosa persona.

Io non volevo questo,io volevo solo essere felice. Lui è uscito dalla mia vita,non mi ama,non mi vuole e io sono qui in terra che piango per lui. Che diavolo ho fatto di male per meritarmi di soffrire cosi? Cosa ho sbagliato? Perché non posso essere felice come tutti?
Dopo la morte di mia madre pensavo che niente mi avrebbe più scalfito,ma quel ragazzo,dio se lo odio.
Lo odio per aver distrutto le mie barriere.
Lo odio perché non mi ama.
Lo odio per avermi trattato uno schifo.
Per avermi preso in giro
Per aver creduto alle parole di jackson.
Lo odio perché ha permesso che il mio cuore battesse per lui,ha lasciato che mi innamorassi di lui per poi rifiutarmi.
E così,accasciato vicino alla porta e con il volto rigato profondamente da grosse gocce salate,mi addormento,mentre i miei pensieri si fanno sempre più forti

Vorrei soltanto che tutto questo non fosse mai iniziato
amore mio

...

Dire che ho dormito sarebbe una cosa molto buffa..
E come si fa a dormire quando la tua mente continua a farti sprofondare?
Mi rendo conto che sono le 8,ma io non ho voglia di alzarmi da qui in terra,sto cosi bene.
Dopo minuti interminabili passati a fissare il niente,decido di alzarmi. Non passo neanche dalla cucina,da ieri sera il mio stomaco si é chiuso completamente. Vado direttamente in bagno. Mi piazzo davanti allo specchio e perdo altro tempo fissando quell'immagine che viene riflessa.
Il mio viso è pallido,i miei capelli arruffati,i miei occhi sono gonfi,rossi e lucidi mentre le mie guance quasi brillano quando la luce del sole arriva a contatto con le lacrime secche che hanno lasciato una scia durante il loro corso.
Sono davvero orribile. Ma un'altra cosa non sfugge al mio occhio, sotto al mio mento: una grande chiazza rossa e viola e posta proprio sotto la mia mascella, un simbolo che dimostra a chi appartengo veramente.
Al solo toccarlo tutte le sensazioni ritornato,le sue labbra contro al mio collo,le mie mani che lo stringono come per paura che possano portarmelo via,il calore che il mio collo emana e la mia voglia di farlo mio,proprio li,in quel momento.
Una lacrima cade al solo pensiero che io non sono più suo.
Per evitare di piangere ancora sciacquo la faccia sotto l'acqua fredda e vado in camera a vestirmi,indossando un paio di jeans neri strappati e una larga felpa dello stesso colore.
Sono gia le 9:30,perfetto direi.
Prendo la cartella ed esco di casa,chiudendola a chiave.
Infilo le cuffie nelle orecchie e le mani nelle tasche,tirando su il cappuccio della felpa e mi avvio verso la scuola..

...

Arrivo a scuola verso le 10. Non ho la minima voglia di rivederlo stamattina,sono sicuro crollerei di nuovo ma devo andare in classe se non voglio essere preso a pugni dalla professoressa.

<buongiorno,mi scusi prof ho avuto dei contrattempi> dico entrando in classe.
<tranquillo jungkook,vatti pure a sedere> da quando sono arrivato qui l'insegnante di scienze è sempre stata quella che mi ha aiutato in tutto. Le sono molto grato.
Per una frazione di secondi il mio sguardo si intreccia nel suo, ma subito interrompo tutto,non volendo crollare davanti a quegli occhi che ormai mi comandano.
Mi siedo sulla sedia e come al solito tiro fuori il mio quaderno da disegno,insieme ad una penna.

<jungkook possiamo ehm... parlare?>
Dice jimin,picchiettando la mano sul mio braccio che ora ha la pelle d'oca. Perché ogni suo contatto ha questo effetto su di me?
<ho gia detto tutto ieri,e non voglio parlare con te> dico cercando di mantenere la mia posizione
<si ma->
<no jimin,non parlarmi,non oggi> rispondo guardandolo serio negli occhi,per poi tornare a guardare quelle spiegazioni alla lavagna di cui non mi interessa molto.

E passiamo cosi quelle lunghe tre ore prima della campanella definitiva,nel silenzio,privandoci di qualsiasi contatto necessitiamo. Vorrei che mi abbracciasse, che mi dicesse ti amo e mi facesse dimenticare tutto quello che è successo..vorrei soltanto sentirmi importante per lui per una volta. Ma per tutta la giornata lui rimane in silenzio,senza degnarsi nemmeno di guardarmi,come se la cosa non lo toccasse minimamente.

<ok ragazzi,potete andare,vi auguro un buon pomeriggio> dice con la sua solita eleganza la professoressa di inglese, al termine dell'ultima lezione scolastica.
Lancio un occhiata fuori dalla finestra notando solo ora di quanto il cielo si sia fatto scuro,devo muovermi a tornare a casa. Butto il quaderno e l'astuccio nello zaino e poi lo metto in spalla di fretta,uscendo di corsa da quella scuola.
A dir la verità il motivo della mia fretta è che io non posso sopportare di stare nella stessa stanza con jimin e non potergli neanche parlare,dio,vorrei ammazzare qualsiasi persona lo guardi troppo. Oggi l'ho visto all'intervallo,io sono rimasto in classe ma lui dopo aver provato a rivolgermi la parola è uscito,rimanendo fuori alla porta della classe. Ha davvero molto amici,a differenza mia,e la cosa mi infastidisce perché ognuno di loro cerca un contatto fisico con lui,che sia una mano sulla spalla o un pugnetto sul braccio,e la cosa mi da fastidio,troppo fastidio.

Esco dalla scuola incamminandomi verso casa,sentendo un leggero vento che comincia ad alzarsi.
Percorro velocemente quel pezzo di strada che ormai conosco a memoria,ma a metà strada una mano sulla mia spalla richiama la mia attenzione,una mano che ormai conosco fin troppo bene...

♥♥  ♥♥  ♥♥

Ehm...si.....
Gia...
Ho voglia di scrivere sooo,stasera tardi o domani mattina presto arriva il continuoo 💘💫

𝙝𝙪𝙧𝙧𝙞𝙘𝙖𝙣𝙚   (𝑝𝑗𝑚.𝑗𝑗𝑘)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora