Niall Pov
Quando mi sveglio, Ale è seduta accanto a me ed è già vestita, suppongo sia sveglia da molto.
-buongiorno- sussurro abbracciandola
-buongiorno a te- dice semplicemente dandomi un bacio. Bussano alla porta e lei si alza andando ad aprire.
-ecco a lei signorina, passi una buona giornata- sento qualcuno dire e lei rientra con il vassoio della colazione chiudendosi la porta alle spalle
-e questo?- chiedo quasi divertito mettendomi seduto
-buon compleanno amore- sorride mentre prendo un pancake
-oh, grazie mille-dico ed iniziamo a fare colazione parlando di come organizzare la giornata. Dopo un po', lei parla: -vado a prendere una cosa- cosa? dopo circa cinque minuti, torna con un grande pacco che mette su letto.
-no! Perchè hai speso soldi per me? Non lo accetto!-
-Niall, per favore..-
-Me la pagherai, cara-
-sisi. Ora apri- mi dice ed inizio a scartare il mio regalo, sembrando un bambino a natale.La prima cosa che trovo, è una scatolina, la apro e dentro c'è un plettro, ma non uno qualsiasi, c'è una scritta sopra: - A mille di questi giorni. A- leggo ad alta voce. Metto da parte il plettro e passo al regalo più grande, spero non sia quello che penso. La forma è sempre più quella di una chitarra, non posso crederci che abbia speso tutti questi soldi per me. Oh ma, me la pagherà cara al suo compleanno..
-Gesù Cristo! Non ci credo, l'hai fatto veramente? o mio dio- dico mentre tiro fuori la chitarra dalla custodia
-ti piace?- chiede timidamente
-se mi piace? l'adoro! E' il miglior regalo del mondo! Grazie-
-figurati-
-sei la migliore ragazza del mondo.-
-oh bhe, questo lo sapevo già- fa finta di darsi delle arie ma finiamo entrambi per ridere
-ti amo, non sai quanto-
-ti amo anche io-Questa ragazza è tutto, non mi sarei mai immaginato tutto questo, nemmeno che avesse organizzato una sorta di pic nick al parco. La amo troppo. Ci sono delle coperte sull'erba e un cestino con del cibo.
-auguri ancora- mi dice e mi bacia dolcemente, la tiro più vicino a me abbracciandola mentre di baciamo.
-grazie ancora- sorrido - comunque non dovevi spendere tutti questi soldi per me-
-l'ho fatto con piacere, davvero-
-ma solamente un regalo supera tutti e, non sarà certamente questa chitarra-
-ah si? E quale sarebbe questo regalo?-
-tu, tu sei il più bel regalo che la vita potesse offrirmi.- sorrido mentre la tiro verso di me, facendola mettere tra le mie gambe ed abbracciandola.
-che leccaculo che sei- ride lasciandomi un veloce bacio sulla guancia e poi prende da bere dal cestino -va bene questa?- dice mentre tira fuori due lattine di cocacola
-si, certo.- iniziamo a bere e mangiare e ci mettiamo a parlare di un sacco di cose, tutte quelle che ci passano per la mente.
Perchè deve essere sempre tutto così complicato? Perchè ogni volta mi tiro sempre indietro? Arrivo davanti alla sua porta e quando il mio pugno è vicino al legno bianco, lo riabbasso allontanandomi. Sono un codardo ecco tutto.
Vado verso il bagno ed entro chiudendomi la porta alle spalle, apro l'acqua e aspetto la temperatura giusta prima di spogliarmi ed entrare. L'acqua è bella calda ed inizia a scorrere su tutto il mio corpo. Devo darmi una mossa con lei oppure la perderò.
Finita la doccia, mi cambio e poi scendo di sotto trovando Ale in cucina, sta cercando di prendere un bicchiere troppo in alto per lei che le scivola cadendo a terra.
-merda!- dice abbassandosi per raccogliere i pezzi
-lascia faccio io- dico facendo il mio ingresso, non l'ho aiutata perchè mi ero fermata a guardarla..
-Dio, mi hai fatto spaventare - perde l'equilibrio attaccandosi al bancone per non cadere sui pezzi di vetro
-scusa, non era mia intenzione- dico mentre raccolgo i vetri buttandoli. E' così bella anche di prima mattina, struccata ed in pigiama.
-ahi!- dice dandomi le spalle
-che hai fatto?- chiedo andando subito verso di lei
-penso di essermi tagliata con un pezzo di vetro, ma non è nulla- dice tranquillamente -torno in camera-
-hai già mangiato?-
-si, c'è del the lì- indica la tazza -puoi scaldarlo se vuoi-
-grazie- ci sorridiamo e poi lei esce dalla cucina ed io faccio colazione, riscaldo il the che ha fatto prima mangiando un po' di biscotti.
Ale scende di nuovo e si è cambiata.
-io vado a fare un giro, devo comprare delle cose-
-okay-
-ci vediamo dopo.- mi lascia un bacio sulla guancia e va verso la porta
-se hai bisogno, chiama-
-lo farò.- detto questo esce.
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Nialle | Niall Horan
FanfictionQuella città tanto sognata che richiudeva tutta la sua felicità. Sperava di riuscire ad incontrare Niall, il suo amore proibito, o uno dei ragazzi in quel poco tempo che soggiornava a Londra. Quel giorno, quello del compleanno di Alessandra, la sua...