Capitolo50

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Ci saranno un sacco di passaggi da un personaggio all'altro. È che non volevo scrivere in terza persona. Spero non vi dispiaccia.

PER FAVORE LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE. VI AMO.

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Secondo il dottor Hamilton, manca solamente una settimana alla nascita di Mia. Sono felice ed anche spaventata ma penso sia normale, no?
Niall è qui accanto a me, con la testa appoggiata sulla mia spalla mentre mi accarezza la pancia. In queste ultime settimane mi è stato davvero vicino. Ad ogni minimo dolore che avevo, voleva portarmi al pronto soccorso, aveva paura che io potessi partorire a casa ed era nel panico più totale. Gli uomini...
-è piuttosto agitata Mia in questi ultimi giorni- dice Niall guardandomi negli occhi
-si, abbastanza-
-si starà preparando per nascere. Ancora non mi rendo conto: saremo genitori-
-già-
-però devi perdonarmi..- dice. Cosa?
-perdonarti per cosa?- chiedo preoccupata
-scusa se ti amerò un po' meno per amare Mia-
-oh, come sei carino. Puoi anche smettere di amarmi e dare tutto il tuo amore a lei. A me basta vederti felice e, vedere anche lei felice quando crescerà. Voglio che possa sempre contare sul suo papà, per qualsiasi cosa. Che non debbano esserci segreti o cose del genere.-
-non potrò mai smettere di amarti, Ale. E si, spero anche io che Mia sia felice di avermi come padre..-

Niall pov

-porca puttana, Niall! Evita le buche!- Ale è entrata in travaglio e la sto portando all'ospedale ma sto facendo delle vie di città allungando la strada visto che in autostrada c'è stato un incidente e sono dovuto uscire.. troppa coda. Non potevo permettermi di rimanere lì.
-scusa- dico cercando di mantenere la calma. Sembra che sia io quello che deve partorire!
Ho chiamato Louis ed Harry, hanno detto che mi raggiungeranno direttamente in ospedale.
Non posso credere davvero che tra poco sarò papà, compiró un altro passo importante della mia vita.
-stai bene?- chiedo
-mi stai fottutamente prendendo in giro? No che non sto bene, Niall! Cazzo, sto per partorire!-
-scusa volevo solo assicurarmi...-
-chiudi la bocca, ti prego- dice quasi in un sussurro mentre con la coda dell'occhio la vedo stringere in un pugno la sua maglietta.
Cerco di sbrigarmi più che posso ed arriviamo all'ospedale dopo circa dieci minuti. Aiuto Ale a scendere dalla macchina e l'accompagno fino a dentro.
-salve...- non lascio finire di parlare l'infermiera
-mia moglie sta per partorire, non abbiamo tempo da perdere. - dico con il fiatone. La ragazza dall'altra parte del vetro chiama qualcuno e poi ci dice di seguirla. Fa sdraiare Ale su una barella e poi un altro infermiere la porta verso l'ascensore. Lo seguo ed arriviamo al terzo piano diretti alla sala parto.
-signore, deve aspettare qui. Dobbiamo fare dei controlli. Quando sarà il momento una mia collega verrà a chiamarla-
-O-okay- dico semplicemente sedendomi su una sedia gialla nella sala d'aspetto. Tiro fuori il telefono mandando un messaggio a Louis: 'terzo piano, sono nella sala d'attesa. Stanno facendo dei controlli ad Ale.' una decina di minuti dopo, i due ragazzi sono affianco a me.
-Niall! Stai per diventare papà!- esclama Louis
-perché non mi hanno fatto entrare? Voglio stare con Ale-
-Niall, sta tranquillo. Stanno solo facendo dei controlli di routine. Ti faranno entrare.-

Ale pov

Perché Mia non può nascere e basta?
Non pensavo fosse così doloroso!
Stringo di nuovo le mie mani intorno al lenzuolo sotto di me, mentre caccio un urlo. Vorrei qui Niall, perché non l'hanno fatto entrare? Ho bisogno di lui, non voglio che Mia nasca senza suo padre.
-chiamate il caposala, è grave- sento dire. Che cosa sta succedendo?
-cosa?- dico
-signorina, si rilassi. Sono solo controlli-
-è da più di un'ora che state facendo controlli! Non c'e la faccio più!- dico
-si rilassi, okay? Tra poco iniziamo- porca merda. Niall aveva ragione, dovevamo andare in una clinica privata ma io ho insistito a venire qui. Perchè fanno sembrare il parto una cosa così semplice? Dio, non lo é per niente!
Nella sala, entra un uomo, sulla cinquantina con un camice bianco. Iniziano altri controlli mentre continuo a contorcermi dal dolore.
-non riuscirà da sola. Ha già perso un sacco di sangue!- sento sussurrare -dovete procedere subito-
-perfetto dottore- il medico e l'ostetrica mi spostano in un'altra parte delle stanza -può chiamare il ragazzo che c'è fuori?- chiede
-certamente-
Non riesco più a trattenermi, devo spingere. D'un tratto, sento qualcuno stringermi la mano, giro la testa trovandomi Louis in piedi, vicino al lettino.
-Louis- dico con un filo di voce -dov'è Niall?-
-è uscito con Harry, non si sentiva bene. Ci sono qui io ora, okay?- mi sorride riuscendo a tranquillizzarmi un poco. Annuisco sentendo di nuovo il bisogno di spingere.
-forza signorina, ancora- porca troia, perché non sta zitto? So che devo spingere, cazzo.
-respira Ale- Louis passa un fazzoletto sulla mia fronte piena di sudore. Mi manca l'aria qui dentro, Mia ti prego, esci! Dopo un altro respiro profondo, spingo ancora stringendo i denti ed urlando.
-brava, continua così. Sei forte, puoi farcela-mi incoraggia Louis. Non posso farcela, non ho più le forze.
-Ale, hei. Non puoi fermarti ora, ti prego-
-Louis, io non c'e la faccio-
Il dottore di prima rientra ancora nella stanza posizionandosi a fianco del medico.
Questa volta però non riesco a capire che cosa stiano dicendo.

Nialle | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora