Capitolo 32

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CAZZO FA? DIO SANTO MA SI VEDE? CHI PENSA DI ESSERE? GESU' BENEDETTO. (ditemi se.si vede la foto)
VI LASCIO AL CAPITOLO.
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Los Angeles non smette mai di stupirmi, Gem mi ha fatto conoscere posti nuovi e ne sono contenta. Amo viaggiare e, grazie a Niall sto scoprendo il mondo. Ad avere soldi infiniti, viaggerei ogni giorno.
Non capisco come certe persone preferiscano stare a casa ed evitare di spostarsi.
Ora io e Gemma stiamo andando in un ristorante a mangiare. Ha deciso lei dove andare ed a me va bene così. Quando entriamo nel ristorante, una giovane ragazza che avrà più o meno la mia età, ci accompagna ad un tavolo e ci lascia due menù. Cinque minuti più tardi, prende le nostre ordinazioni e poi sparisce in cucina.
-allora avete risolto quella piccola questione su Ashton?-
-si, certo.- dico sorridendo -Niall è troppo geloso-
-si era capito- Gemma ride contagiando anche me. Più la guardo, più mi sembra di avere davanti a me Harry. So che sono fratello e sorella ma la loro somiglianza è assurda. Il nostro pranzo arriva ed iniziamo a mangiare: io il mio risotto al pesce mentre Gemma un piatto orientale di cui non ho mai sentito parlare. Il cibo è squisito e forse la prossima volta che tornerò a Los Angeles, tornerò anche qui a pranzare.

-entriamo qui dentro!- praticamente Gem mi urla in un orecchio. Ci siamo fermate davanti ad un negozio di vestiti di cui non avevo mai sentito parlare prima.. così seguendola entriamo e wow, è fantastico. Già guardando in giro, ci sono un sacco di cose che mi piacciono, vorrei comprarle tutte!
Gemma si allontana andando a passo spedito verso un vestito nero che ha adocchiato. Io invece ho visto delle magliette carine ed una salopette di jeans. Se tornerò da Niall con tutta questa roba, è probabile che mi uccida. Poi con tutte le cose che sto comprando in questi giorni, penso che avrò bisogno di altre due valige per tornare a casa.
Io e Gemma abbiamo un sacco di vestiti in mano e stiamo andando verso i camerini per provarli. Fortunatamente non c'è tanta gente in fila e facciamo abbastanza in fretta. Di tutte le cose che ho provato, ho comprato quattro magliette, due felpe, la salopette che avevo visto appena entrata ed un paio di jeans color cenere. Usciamo dal negozio entrando in quello di mac dove compro un rossetto -che forse userò due volte in tutta la mia vita- ed un ombretto che mi ha consigliato Lottie. Il mio shopping si conclude con l'aver comprato un paio di scarpe mentre quello di Gemma ancora non è finito.

Io e Gem abbiamo lasciato le nostre cose in hotel ed ora siamo insieme ai ragazzi nel backstage mentre le Icona Pop si stanno esibendo.
Il mio telefono vibra e lo sblocco per vedere il destinatario del messaggio, è mia madre. Quando leggo, rimango come paralizzata, quelle quattro parole mi hanno fatto cadere il mondo addosso. 'Papà è in ospedale..' recita il messaggio. I ragazzi intorno a me stanno continuando a ridere e scherzare mentre io mi sono fermata, il respiro bloccato. 'Cosa, perchè? Sta bene?' già una volta mi sono spaventata tantissimo quando avevano ricoverato mio padre all'ospedale e la paura di perderlo è stata tanta. Continuavo a ripetermi che era tutta colpa mia, anche se non avevo fatto effettivamente niente, ma continuavo e continuavo a ripetermi piangendo: 'è tutta colpa mia se lui sta così' 'aveva la febbre alta ed aveva dei dolori al petto.. l'hanno ricoverato' ditemi che è tutto uno scherzo, vi prego. 'domani parto e torno a casa. Ora come sta?' domani partirò e tornerò a Milano, non posso stare qui quando mio padre sta male. 'Hanno detto che ha tipo una vena che porta al cuore chiusa e, forse per quello aveva i dolori. Ieri sono andata all'ospedale ma, al posto di portarlo in reparto, mi hanno detto che era ancora in terapia intensiva e, che la situazione era grave.' dio santo, non può dirmi queste cose per telefono. Perchè non me lo ha detto prima? Mi alzo dal divanetto sotto lo sguardo di tutti e senza dire una parola mi allontano uscendo dal backstage e tornando al tour bus. Siccome lo trovo chiuso, mi siedo a terra appoggiandoci contro la schiena ed inizio a piangere. Ci sarà mai qualcosa che andrà bene nella mia vita? Non chiedo tanto, solo che nessuno soffra. Perchè deve succedere alle persone a cui tengo di più? Mi chiedo perchè -chiunque sia lassù- c'e l'abbia tanto con me. 'quanto grave? Perchè non me l'hai detto prima?' non so con quale forza sono riuscita a scriverle un messaggio. Appoggio il cellulare al mio fianco e mi porto le ginocchia al petto continuando a singhiozzare. Sento delle braccia circondarmi, è Niall. Appoggio la testa sul suo petto mentre lui mi accarezza i capelli.
-hei, sta tranquilla- come faccio a stare tranquilla dopo una notizia del genere? Il mio telefono vibra di nuovo ed immediatamente lo prendo leggendo il messaggio di mia mamma. 'tanto... Mi dispiace, non pensavo si aggravasse la cosa..'
-posso sapere chi è che ti fa piangere così?-
-mia madre..- il suo piccolo sorriso di conforto scompare dalle sue labbra -mio padre è in ospedale- dico piangendo ancora di più ripensandoci.
-o mio dio. Mi dispiace, sappi che per qualunque cosa io ci sono, amore.- mi da un bacio sulla fronte ed io annuisco.
-mia madre dice che la situazione è grave. I-io non c'e la faccio. Ho paura di perderlo e, non saprei cosa fare dopo. Mio padre, mi ha sempre dato tanto, c'è sempre stato per me, mi ha sempre trattata bene, avuto belle parole mentre io a volte gli rispondevo male o lo facevo arrabbiare. Io sono fiera di lui e senza sarei una nullità.-
-hei, davvero cerca di stare tranquilla. Non lo perderai, tuo padre è forte e si rimetterà. Te lo prometto e, non sei una nullità senza di lui anzi devi essere solamente orgogliosa di essere quello che sei.-
-domani parto.-
-si, certo. Ti accompagnerò io in aeroporto. Promettimi che in questi giorni gli starai accanto e lo conforterai. Non farti vedere debole ai suoi occhi, non in questo momento. Fatti vedere forte e lotta insieme a lui.-
-te lo prometto.-
-ora asciugati quelle lacrime e fammi un bel sorriso. Pensa positivo e andiamo, su.- Mi aiuta ad alzarmi e dopo aver preso il cellulare, torniamo nel backstage dove gli altri stanno mettendo gli auricolari e sistemando i microfoni. Niall si ferma un attimo per baciarmi prima di andare a prendere il suo microfono e mettere gli auricolari.

Nialle | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora