Epilogo

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Niall pov

Sono passati ormai quattro anni dalla morte di Ale. Mi manca più di ogni altra cosa, non c'è giorno che non la penso. È costantemente nei miei pensieri.
Mia, per quel poco che capisce, mi chiede perché all'asilo vanno le mamme a prendere i propri figli e a lei non viene mai la sua.
In questi anni, Louis è quello che mi è stato accanto. Sapevo del rapporto che aveva con Ale, era diventata quasi una sorella per lui... ho passato dei mesi davvero brutti, nei primi sei mesi, mia mamma e la mamma di Ale si sono occupate di Mia, io non potevo farcela. Ho passato giorni a non mangiare, a non dormire, a piangere. Più volte avevo pensato di mettere fine alla mia vita ma, non potevo, dovevo pensare a Mia. Lei non aveva colpe e non potevo lasciarla da sola in un mondo troppo grande per lei. 

-papà!- Mia scende piano le scale con in mano un foglio bianco
-hei amore!-
-guarda, guarda!- mi mostra una fotografia -questa è la mamma?- cazzo. -si piccolina. Hai visto com'era bella?-
-ma anche io sono bella come la mamma?-
-sei più bella della mamma, ma non dirglielo! Altrimenti si arrabbia con me-
-ma perchè io non posso vedere la mia mamma? io la voglio vedere!-
-amore..te ne ho già parlato.. La mamma non è qui con noi ma è  qui, nel nostro cuoricino.- dico baciando la tempia della mia bambina. Mia è davvero bella, assomiglia tanto ad Ale, tranne per i capelli ed il colore degli occhi. Quelli li ha presi da me.
-la vedrò mai?- mi piange il cuore a vederla così con le lacrime agli occhi..
-si amore, la vedrai ma non ora. Devi aspettare. Sii paziente-
-va bene papi! Quando viene la nonna Maura a trovarci?-
-forse domani. Sei contenta di vedere la nonna?-
-sii!- esclama Mia -mi da sempre le caramelle!-
-cosa ti avevo detto Mia? Non devi mangiare tante caramelle, se no dopo ti fa male il pancino-
-scusa papi, non volevo farti arrabbiare. Dirò alla nonna di dare le mie caramelle a Theo.-
-amore, non sono arrabbiato con te. Solo non mangiare tante caramelle- prendo Mia in braccio portandola con me in cucina mentre preparo da mangiare.

I genitori di Ale non fanno altro che piangere, così come me ed i miei genitori. Louis è accanto a me che mi abbraccia. Come è potuto succedere? Forse è stata colpa mia, se non fossi stato male, magari potevo aiutare Ale. O forse non le ho dato le giuste attenzioni.. non lo so, ormai non so più a cosa pensare. Mi chiedo perchè proprio lei, perchè la mia vita deve essere un tale casino?
Ora come farò con Mia, riuscirò a prendermene cura? Potrò rendere fiera la mia donna?  Lo spero tanto.
Mi sposto da Louis andando verso i genitori di Ale, li abbraccio entrambi per forse la decima volta in questo giorno.
-mi dispiace così tanto- ripeto -se fossi stato con lei..-
-Niall, non è colpa tua. Davvero..-
-ma potevo accorgermene. Forse non sono stato così attendo come avrei dovuto-
-Tesoro, è un momento difficile per tutti e tu lo sai. Ma ora devi pensare a Mia, a tua figlia, devi prenderti cura di lei e pensare che una parte di Ale rimarrà per sempre legata a te.-
-Non so se riuscirò a prendermene cura, non dopo questo-
-tu devi farcela, devi farlo per Mia, lei non ha colpe. Non merita questo-
-ci proverò-

Sono le otto di mattina e come sempre, vado nella stanza di Mia per svegliarla tra un'ora devo portarla all'asilo. 
La mia piccolina è abbracciata al suo peluche di Olaf, Mia letteralmente adora quel cartone, lo guarda almeno una volta alla settimana!
-Mia, amore, sveglia- dico dolcemente accarezzandole i capelli
-mmh- si lamenta stringendo di più il peluche. Ogni mattina sempre la stessa storia, mi ci vogliono più di dieci minuti per svegliarla.
-Mia dai! Devi andare all'asilo oggi.-
-ma papà voglio stare con te- dice con voce roca
-amore pomeriggio starai con me, se fai la brava ti vengo a prendere prima all'asilo-
-davvero papi?-
-si piccolina- Mia lancia Olaf alla fine del letto e si alza velocemente  andando a prendere la sua divisa. -vai a lavarti la faccia, ti aspetto qui-
-arrivo subito!- urla correndo verso il bagno.
Io amo Mia, è davvero una bambina fantastica. Sono grato di averla, non so cosa avrei fatto senza di lei, mi tiene qui, è un motivo per cui lottare. Spero che Ale sia orgogliosa di quello che sto facendo con Mia. Sto facendo tutto il possibile per far si che Mia sia felice e che non le manchi nulla.
Vesto Mia e, quando è pronta scendiamo a fare colazione.
-è la migliore colazione papi!-
-sono contento che ti piaccia, piccola-

Nialle | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora