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Hoseok

Incheon gli ricordava la versione più piccola di Seul,ma nonostante ciò, le persone accoglienti, i locali pieni di profumo di caffè e dolci, non bastavano a riempire il vuoto che sentiva quando pensava ai suoi amici nella grande capitale.

Sapeva che ora nella sua stanza ciondolava Namjoon, era stato proprio lui a dare l'idea, prima che andasse via l'avevano condivisa. Dividere la stanza con Namjoon era stato diverso da come si aspettava; era molto ordinato, nonostante la sua scoordinatezza nel muoversi, che aveva fatto crollare un vasetto con un cactus. Avevano dovuto modificare alcune altezze di vari oggetti dopo quell'episodio. Si chiedeva in che condizioni potesse essere ora. Lasciando Seul aveva lasciato l'università, completamente rapito dalla possibilità di seguire un corso estivo di danza che poi si era prolungata fino a novembre. Ora voleva rendere quella passione qualcosa di suo; sarebbe stata un'impresa ardua.
Per ora si limitava ad essere la sorpresa di compleanno per Jin. Solo Jungkook sapeva del suo ritorno definitivo quel giorno, quindi alla fine la sorpresa sarebbe stata per tutti.

Ad aprirgli la porta fu Taehyung, più alto e con i capelli più lunghi e decisamente più scuri,neri. Spalancò gli occhi e gli gettò le braccia al collo.
-cosa ci fai già qui?- gli sembrava ridesse.
Nei mesi passati Hoseok era tornato quasi ogni weekend, e aveva ben capito la situazione che si era creata; Yoongi sembrava tornato a molti anni prima, dopo la fine della sua ultima storia, forse un po' peggio. Jin e Namjoon non si parlavano, Jimin si era fidanzato ma aveva una strana sensazione. Gli unici stranamente normali erano Taehyung e suo fratello.
Proprio lui arrivò, anche lui con i capelli più scuri e più lunghi,raccolti in una mezza coda.
-Non ti ho avvisato,Taehyung ha messo le radici qui- risero.

-Namjoon dov'è?-
-quando mi sono svegliato era uscito, nel biglietto che ha lasciato ha detto che ci vediamo da Jin- aveva votato contro l'idea di far passare una giornata con quei due insieme,ma era in minoranza, perchè "cosa vuoi che succeda, non rovinerebbe un compleanno".
-guarda Hobi,abbiamo fatto la torta, la portiamo con le candeline- l'emozione nella voce di Taehyung era troppa come sempre.

-c'è troppo vento non si accende-
-se urlate ancora un po' esce direttamente Jin a darvi una mano-
Taehyung provò ancora una volta e finalmente accese quelle tre maledette candeline. Alzò le braccia e mimò un "evvai" con la bocca.
-hai detto a Jimin di venirci ad aprire?-
Jungkook annuì.
In effetti dopo qualche minuto la porta di casa si aprì. Jimin rimase sorpreso, ricordandogli Taehyung qualche ora prima. Hoseok gli fece segno si non fare rumore.
Entrarono,lui per ultimo, dietro a Taehyung e Jimin che cantavano e Jungkook con la torta, cercando di muoversi senza far spegnere le candeline.
Sul divano,seduto vicino a Jin c'era Namjoon, ma sulle dinamiche avrebbe indagato successivamente. In quel momento si godette lo stupore di Jin e la sua risata quando lo raggiunse e gli mise un orrendo cappellino a cono in testa.

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