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Jin

Passò tutto il giorno in camera dopo essere tornati a casa.
Se fosse uscito i sensi di colpa gli sarebbero ricaduti sulle spalle, intrecciati per tutto il busto,come una pianta rampicante,mentre se a casa avesse svolto qualsiasi azione che avesse richiesto impegno,si sarebbe dichiarato colpevole di ipocrisia.
Poteva ormai considerarsi un campione nel mantenere la stessa posizione per 3 ore di fila,muovendo meno muscoli possibili e spostando lo sguardo solo nella sua visione periferica.
-hyung-Irruppendo nella stanza,Jimin fece entrare nuove molecole d'aria,che accostandosi a quelle ormai prigioniere già presenti,fecero muovere in modo impercettibile una delle sue ciocche di capelli.
-mi ha scritto Jungkook,vuole sapere se andiamo a ballare stasera,"prima di iniziare una settimana produttiva"-marcò l'ultima frase con le dita,sorridendo.-dice che sul vostro gruppo non rispondi-
-non mi va molto,se vuoi vai-
-si va bene,ma tu-
-non ho niente e se avessi qualcosa non vorrei parlarne con te-lo bloccò.
-fidati,non avevo dubbi-sbuffò.-pensavo uscissi oggi-
-perchè avrei dovuto?-
-parlavi con Yuna stamattina,con gli altri pensavamo usciste per il terzo appuntamento-
-dovevo uscire,come vedi non è successo-
-come-
-mai? So che ti interessa e forse sei anche preoccupato per me data la mia scarsa produttività di questo pomeriggio,ma ripeto che non ho voglia di parlare-
Jimin,ormai arreso,sollevò le braccia in segno di resa e uscì.
Jin sospirò,chiuse gli occhi e tornò "nel giorno delle farfalle";con la mente era lì,in quel lasso di tempo di 24 ore in cui tanti di quegli insetti alati e colorati volavano nel suo stomaco.
Poi li riaprì;come una farfalla,certe cose vivono solo un giorno

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